L’addio ai sacchetti di plastica usa e getta ha provocato molte polemiche. Il provvedimento, come evidente a tanti, non è giusto ma necessario. “Il problema è l’idiozia del ministero dell’ambiente che con una circolare assurda nega la possibilità di portarsi da casa borse riutilizzabili – spiega Marco Boschini dell’associazione dei Comuni virtuosi”.
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La soluzione più efficace resta prima di tutto non usare affatto borsine, in plastica o biodegradabili, e prendere la frutta a chilometro zero direttamente dal produttore locale (a cominciare da quelli che propongono un’agricoltura naturale) e per quanto possibile riscoprire l’autoproduzione. Nel frattempo però servono provvedimenti intelligenti maturati dal basso. I Comuni virtuosi studiano e soprattutto sperimentano e condividono da diversi anni principi e pratiche sui temi dell’ecologia. Qui segnaliamo un documento su dieci azioni per l’industria utilizzatrice di packaging e la distribuzione per una prevenzione eco efficace dei rifiuti da imballaggio e la promozione del riuso, a seguire il video che racconta la campagna “Mettila in rete”, sempre contro lo spreco degli imballaggi.
Insomma, non era poi così complicato avere qualche buona idea per scrivere un provvedimento decisamente diverso e utile…
Stefano dice
Perché non obbligare le aziende, alimentari e non, ad utilizzare imballaggi totalmente riciclabili?
Mirko M dice
Potreste allegare la fonte/circolare citata che dice l’opposto di un’altra circolare che si trova qui http://www.ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2017/12/All.-AOO_PIT-REGISTRO-UFFICIALE-2017-0537605.pdf ?