Lino ha valutato con attenzione se rendere nota la vicenda di Moussa, giovane ivoriano richiedente asilo, che vive in Valle Susa, e della sua bimba. Poi ha pensato di raccontarla per diverse ragioni ma di farlo attraverso Comune. Perché le relazioni che nascono nelle scuole di italiano per migranti sono una finestra su un mondo nuovo, perché la dignità di Moussa e dei migranti non può misurarsi con la capacità di produrre reddito né può dipendere da un pezzo di carta chiamato permesso di soggiorno, perché la risonanza di fratellanza/sorellanza che certe vicende provocano, anche quando c’è di mezzo molto dolore, non va dispersa ma alimentata ogni giorno in molti modi, anche con piccoli gesti di solidarietà come quelle qui proposto
di Lino Di Gianni
A Moussa, un giovane ivoriano richiedente asilo, dopo due anni che abita in Valle Susa, arriva una notizia terribile: la sua piccola bimba di quattro anni muore, dopo un’operazione allo stomaco. Non mangiava più, né giocava con i suoi amichetti. Da diverso tempo Moussa mandava i pochi soldi che gli davano (2,5 euro al giorno) per pagare l’operazione.
Un gruppo di amici che ha conosciuto Moussa a scuola o attraverso la pittura o il teatro, insieme ai volontari e alla cooperativa, ha pensato di alleviare almeno un poco lo strazio di Moussa, raccogliendo fondi per pagare il funerale. Moussa non può prendere l’aereo e esserci nel momento del commiato della sua piccola bimba, non avendo ancora il permesso di soggiorno, né i soldi per pagare l’aereo.
Moussa è in attesa del permesso di soggiorno, ha conseguito la terza media e sta facendo un tirocinio lavorativo. Si spera che nell’appello di Settembre, dopo i dinieghi ricevuti, tutte le esperienze di inserimento portino all’ottenimento del permesso di soggiorno.
Potevano dare un permesso temporaneo per il funerale, ma ancora dopo due anni di inserimento virtuoso oppongono dinieghi alla sua permanenza qui. Io l’ ho avuto in classe per due anni, so quanto sia riservato e pudico del suo dolore. Spero di fargli sentire anche l’affetto di persone che non lo conoscono. Ci fa molto piacere segnalare infatti come molti amici italiani abbiano deciso di manifestargli un segno di solidarietà concreta inviandogli un bonifico, anche di piccole cifre, sulla sua carta prepagata. Grazie. (per avere iban e coordinate scrivete su o su facebook).
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Lino di gianni dice
Grazie molte, la privacy è un confine che il dolore scavalca senza ritegno
Potevano dare un permesso temporaneo per il funerale, ma ancora dopo due anni di inserimento virtuoso oppongono dinieghi alla sua permanenza qui. Io l’ ho avuto in classe per due anni, so quanto sia rissrvato e pudico del suo dolore. Ho sperato di fargli sentire anche l’ affetto di persone che non lo conoscono
lino di gianni dice
Oggi questa mattina il volenter d Almese sono venuti a darmi 225€ sono davvero superato sono Molto felice vi Ringrazio Molto tutte ? (Moussa Keita)
lino di gianni dice
LUN 22:36
buonanotte maestro oggi i vi € 215 sulla Mia carta
vi Ringrazio ancora per tutto quello che ha fatto per me fu Grazie a voi ho dimenticato un sacco di dolore mio cuore
(Moussa Keita Ttf)
(anche 50 euro inviate da Cpia5To)
lino di gianni dice
Un grande ringraziamento da parte
di Moussa Keita.
In un momento di grande dolore, per la morte della sua bimba,
ha sentito la solidarietà di tante persone che hanno voluto essergli vicino, senza nemmeno dire il proprio nome
La raccolta per recuperare i soldi per l’operazione, per le spese
del funerale, per un sostegno alla sua famiglia
è arrivata stasera alla cifra di 2345 euro
Una signora anonima, una signora anziana-dalla voce, penso
ieri ha donato 500 euro per Moussa.
Questo gesto, e i tanti piccoli versamenti individuali,
riempiono il cuore di speranza
Grazie ai giornali ” Comune -Info” Luna Nuova” La ValSusa”
e il Manifesto che hanno fatto circolare la notizia
grazie ai volontari, alla cooperativa e alla scuola di Moussa,
grazie a tutti gli amici di Moussa che lo hanno aiutato
Grazie agli amici di Facebook, che hanno trasformato
un contatto virtuale in un abbraccio concreto a
un amico in grande difficoltà e che per la burocrazia
di un foglio di carta (il permesso di soggiorno che attende)
non ha potuto essere presente nell’ultimo saluto alla figlia