Cos’è un “territorio”? Le definizioni potrebbero essere molte. Non sappiamo cosa ne pensano a Melendugno (Lecce), al Presidio NoTap promosso in questi giorni (lunedì 27 è arrivata la sentenza del Consiglio di Stato che ha respinto gli appelli di Regione e Comune sulla questione dell’impatto ambientale: via libera dunque alla grande opera) a ridosso del cantiere del gasdotto che dovrebbe devastare alcuni tratti delle coste pugliesi. Sappiamo però che quel presidio è fatto di famiglie giovani con bimbi da allattare, di bambini che dipingono cieli e salgono sugli ulivi, di gente che arriva in bici o a piedi, di professori che digiunano, di persone che preparano e mettono in comune cibo. La voce dei territori, fatta di singoli, di associazioni, di comitati, di popolazioni, ma anche di Comuni e Regione, “non è stata abrogata. Ha le radici ben salde e lo sguardo rivolto al sole…”. Dicono nella Selva Lacandona: «Siamo persone comuni e pertanto ribelli»
di Rosaria Gasparro*
La voce dei territori è fatta di famiglie giovani con i bimbi da allattare, con la tenda multiuso per cambiare i panni, per colorare,
di bambini che dipingono cieli e alberi, che salgono sugli ulivi e si sbucciano le gambe, che corrono lungo la recinzione del territorio rubato, che giocano a pallone,
di papà coi passeggini,
di sessanta che arrivano in bici per le vie interne,
di quelli che ci arrivano a piedi,
del ragazzo down che sorride nella sua maglia No tap che dice né moi né mai,
di donne dai capelli colorati di donne dai capelli bianchi,
di ragazzi generosi, i Marco, i Gianluca e tutti gli altri, che offrono il loro corpo, il loro tempo, il loro senso in questa lotta d’amore,
di persone che coltivano il futuro, le relazioni,
di proprietari che mettono a disposizione la loro terra,
del professore scalzo al suo quinto giorno di digiuno, che poi si ritrova con due scarpe spaiate,
di sindaci e sindache appassionati e degni nel rappresentare luoghi e umanità, della loro dichiarazione d’amore per il Salento,
del cane Zeno, della coscienza e delle anime libere,
del pane appena sfornato, del cibo dei volontari, del pic-nic all’ombra degli alberi,
del poeta che parla della gioia e della festa come modo d’esserci e di opporsi,
di una comunità determinata e pacifica, che conversa, si interroga, propone, fa musica, poesia, ecologia.
La voce dei territori è fatta di bellezza, di natura, di legami di terra e di mare, con San Basilio, San Foca, con la sacralità dei luoghi che non si toccano, che non s’intubano, che non si fanno deserto, che resistono.
La voce dei territori, fatta di singoli, di associazioni, di comitati, di popolazioni, di Comuni e Regione, non è stata abrogata. Ha le radici ben salde e lo sguardo rivolto al sole.
* maestra, vive a San Michele Salentino, ha aderito alla campagna Facciamo Comune insieme
Crocifisso Aloisi dice
In questo momento, a Melendugno nei pressi del cantiere Tap, lo Stato autoritario e colonizzatore del meridione sta inviando un piccolo esercito di poliziotti e carabinieri per imporre con la forza un’opera inutile non solo per il Salento, ma per tutto il paese. Nessuno ha ancora fornito, dati alla mano, l’utilità di questa ‘opera’. Non hanno ancora tutte le autorizzazioni ma stanno lo stesso preparando il teatrino per il 30 marzo, quando verrà in Salento un commissario Ue per accertarsi che i furbetti italiani stiano facendo il lavoro e consentire così il prosieguo del finanziamento.
Una farsa come quella degli oliveti rinsecchiti dei Sauli lasciati lì come teatrino per le visite periodiche degli ispettori Ue e come sponsor per diffondere l’epidemia mediatica di xylella.
Oggi il clima sarà surriscaldato ma non cadiamo nella trappola della protesta violenta, per favore! #NoTAP
gaetano stella dice
LA PACE TRA GLI ULIVI
gli “umani” tra gli ulivi
coltivano la pace
in secolare abbraccio
con LA MADRE TERRA
mentre lo stato tap-peto
coltiva il profitto
sequestra i territori
ed espianta le radici
la democrazia e la dignità
lorsignori intonano
nello spettacolo mediale globale
il mantra della “crescita in-finita”
mentre le loro “grandi opere”
grondano devastazione ….
la lotta è per LA VITA
e il futuro dei bambini
è molecolare e non ha più “rappresentanti”
è nei mondi e nei corpi reali
è collettiva e individuale
è per piantare speranze
e orti frugali dell’abbondanza
è UNA PRIMAVERA DIFFUSA
plurale e planetaria
contro TUTTI I SUD DEL MONDO
e le ILVE e le valli “petrolifere”
e i deserti attraversati e insanguinati
da esodi disperati
e i mari cimiteriali e senza croci
e le città senza respiro
dove dare da mangiare agli affamati
E’ REATO…
e le campagne GLIFOSATE stuprate
ESPIANTATE…
aspettano di essere liberate… g.s.
-http://blog.gaetanostella.it