Non c’è molto spazio sui media per i paesi del Centro Italia colpiti dal terremoto. Chi non ha rinunciato a portare sostegno, come i volontari e le volontarie di Brigate di Solidarietà Attiva (Bsa, rete nata dopo il terremoto dell’Aquila del 2009), è spesso punto di riferimento anche per un’informazione diversa quanto diffusa.
Così, ad esempio, tra le note diffuse da Bsa in questi giorni si alternano notizie sui turni per l’autogestione dello spaccio ad Amatrice, le continue iniziative di raccolta fondi sparse in tutta Italia, gli incontri nelle scuole, ma anche l’apertura dello sportello legale per la popolazione terremotata promosso insieme a Terremoto Centro Italia e ScossaSolidale presso il campo di San Cipriano ad Amatrice.”Si tratta del primo appuntamento di una consulenza gratuita che porteremo avanti, ogni fine settimana, nelle zone del cratere. L’intento è assistere i cittadini nelle problematiche che hanno incontrato nella fase post emergenziale o che potranno incontrare nella fase della ricostruzione – spiegano i promotori – Ma anche fornire gli elementi per comprendere una normativa fin troppo complessa e non esente da criticità, dando a tutti gli strumenti per poter essere parte attiva nelle scelte che riguardano il futuro del proprio territorio. Nessuno si deve sentire solo dinanzi a una burocrazia soffocante ed a delle norme spesso incomprensibili o inadeguate. Assistenza ed informazione sono, per noi, mezzi necessari per avere piena consapevolezza dei diritti spettanti ai singoli e alle comunità…”.
La notizia della settimana è sicuramente l’adesione di molte realtà, tra cui Brigate di Solidarietà Attiva, alla nuova grande manifestazione “Noi con voi” del Primo aprile organizzata dai terremotati: questa volta, oltre a piazza Montecitorio a Roma, saranno presidiate diverse località nei centri più colpiti dal sisma. Da Amatrice a Pieve Torina passando per Norcia e L’Aquila, i terremotati faranno sentire la loro voce “denunciando i troppi ritardi e le inadeguatezze amministrative che stanno portando il Centro Italia allo spopolamento”.
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La protesta di sabato Primo aprile promossa dai due Comitati spontanei già organizzatori delle manifestazioni del 25 gennaio e 2 febbraio, aggiunge ansa.it, si svolgerà dalle 10 a Montecitorio e nei dieci stalli individuati nelle vicinanze delle zone più colpite (Torrita, Grisciano, Trisungo, Visso, Pieve Torina, Salvalagli di Gaiole, Tolentino, Porto Sant’Elpidio e L’Aquila). In numerose città verranno poi esposti, in segno di solidarietà con i manifestanti, gli striscioni dell’evento.
È dunque la capacità di autorganizzare solidarietà ma anche protesta con le comunità locali a fare la differenza, a spezzare il tempo corto del terremoto dettato da media e istituzioni. Ha scritto in un interessante articolo lo scrittore e poeta aquilano Alessandro Chiappanuvoli: “Avviene più o meno così: scossa, cordoglio, vicinanza, condivisione mediatica, trasformazione di luoghi colpiti in simboli, lento distacco, rimozione. È così. Tutti noi, a un certo punto, rimuoviamo la catastrofe, o quantomeno le sue conseguenze reali… Viviamo sempre più nell’immediato, sempre più in un presente senza passato e senza futuro, e questo è controproducente se il fenomeno che dobbiamo affrontare ha invece un “tempo di ritorno” lungo (in quella pratica che potremmo definire “disastrologia”). La terra si muove di continuo sotto i nostri piedi ma noi ce ne accorgiamo e ne prendiamo piena coscienza solo quando gli effetti sono distruttivi…”.
carla dice
Ho trovato molto interessante questo articolo.Grazie