Il referendum ha portato il tema petrolio in tutte le case. Gli incontri nei quartieri, lo studio del problema, l’informazione on line sono un patrimonio: occorre andare avanti, concessione per concessione, comunità per comunità
di Maria Rita D’Orsogna*
There is something magnificent about fighting a battle you know you cannot win
Non ci siamo riusciti. Nonostante tutta la nostra buona volontà e il nostro entusiasmo, la macchina del no, dell’astensionismo, dei geologi al soldo delle fossili, dei lobbisti del petrolio hanno avuto la meglio su di noi. Lo sapevamo tutti che non era una partita alla pari fin dal primo giorno: una data a casaccio, la stampa ufficiale contro di noi, poca e cattiva informazione, gli spauracchi immaginari della disoccupazione e delle luci spente, un primo ministro che invita all’astensione. Onore a noi tutti per averci provato e per averci creduto fino all’ultimo voto.
Mi dispiace molto, e per prima cosa voglio ringraziare tutti quelli che si sono adoperati condividendo post su Facebook, promuovendo incontri di quartiere, facendo passaparola. Voglio ringraziare ogni nipote che lo spiegava al nonno perché votare sì, e ogni nonno che ha capito che era importante. Voglio ringraziare tutti quelli che sebbene lontani da comunità trivellate o trivellande si sono presi la briga di studiare, e sono diventati piccoli attivisti. Anche se non ci siamo riusciti è stato lo stesso una bella pagina di democrazia sana, in cui molti si sono sentiti investiti, con il desiderio di poter far qualcosa di buono.
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L
La sconfitta ci insegna che abbiamo ancora tanta strada da fare. Ma non tutto è perduto. Questo referendum ha avuto il merito di aver portato il tema petrolio nelle case degli italiani, e quantomeno il dubbio che le trivelle non siano benessere e non siano ricchezza per l’italiano medio. Purtroppo per noi, ci sono altre concessioni in terra e in mare previste in varie parti dello stivale per i prossimi mesi, per i prossimi anni. Grazie a tutti i dibattiti referendari quelli che avranno la sfortuna di viverci vicino avranno vita più facile nel contrastare questi progetti, se lo vorranno. Sapranno che si può e si deve lottare, anche se si è in pochi, anche se è difficile. Avranno materiale ed esempi. È tutto scritto, documentato, dai pesci ai terremoti. È scomparso il vuoto mediatico che c’era dieci anni fa e questo anche grazie al referendum che ha obbligato stampa e Tv ufficiali a parlarne, seppure spesso in modo distorto.
A suo modo questa sensibilizzazione è già una vittoria. E adesso cosa fare? Occorre andare avanti, concessione per concessione, comunità per comunità. È persa la battaglia, non la guerra, non la storia.
Anche se Matteo Renzi e Claudio Descalzi andranno a brindare, la storia è dalla nostra parte. Cent’anni fa facevamo buchi perché pensavamo che far buchi fosse lo stato dell’arte. Lo stato dell’arte nel 2016, nonostante il referendum, nonostante chi ci governa, non è fare buchi. È fare tutto quello che abbiamo fatto fino ad oggi con le fonti fossili senza trivellare ad infinitum, senza distruggere la vita di nessuno, senza martoriare l’unico pianeta che abbiamo.
Dobbiamo continuare a opporci alla petrolizzazione d’Italia come fatto finora, ogni santo giorno, e cioè dal basso. Dobbiamo continuare a esigere un ambiente e una democrazia pulite, un Italia che guardi alle rinnovabili e al futuro e non alle trivelle e al passato.
Vinceremo. La storia è più grande di Matteo Renzi.
teri volini dice
cara Maria Rita, sono pienamente in sintonia con te, con le tue parole e il tuo fare, sfido che nn sia gradito alle lobbies, io cimunque diffondo a palla i risultati delle tue ricerche , devo a te la presa di coscienza dei veri danni delle trivellazioni, anni fa le appresio da una tuia conferenza a potenza… da allora sono diventata più “scientificamente” una paladina dell’ambiente, non più solo come atista biofila, ma come areticolista e blogger
grazie infinite e procederemo, ripartendo dai vantaggoi che ci offre questa apparente sconfitta, su cui molti ora rifletteranno..
teri volini
ALCUNE RIFLESSIONI da miei articoli o ricerche , + LINK DA BLOG M.R D’ORSOGNA :
3 MARZO 16 – IO MI FACCIO IN QUATTRO PER LA NATURA E TU?
Azione Simbolica x il SI
blog: http://terivolini.blogspot.it/2016/03/io-mi-faccio-in-4-per-la-natura-e-tu.html
29 marzo 2016 – IO MI FACCIO IN QUATTRO PER UN SÌ – articolo su Comune-info.net (Roma) https://comune-info.net/2016/03/referendum-si/
3 aprile – IO MI FACCIO IN QUATTRO – articolo su La Grande Lucania http://terivolini.blogspot.it/2016/04/articolo-per-il-si-referendum-17-aprile.html
e
Il Popolo dei Baccelli- Articolo su Grande Lucania –
http://terivolini.blogspot.it/2015/01/il-popolo-dei-baccelli-fantascienza-o.html
Trivelle di morte e trivelle di vita di vita
Pubblicazione testo integrale articolopubblicato sul mensile La Grande Lucania http://terivolini.blogspot.it/2015/07/trivelle-di-morte-e-trivelle-di-vita.html
lettura integrale dell’articolo sulle alternative al petrolio
La rivincita del Pyrococcus furiosus Ovvero: è possibile fare a meno del petrolio? pubblicato su La Grande Lucania maggio – giugno
http://terivolini.blogspot.it/2015/07/la-rivincita-del-pyrococcus-furiosus.html
Apocalipse Now? Un reportage dall’inferno 7 – 7 -15 (MARIA RITA D’ORSOGNA)
http://terivolini.blogspot.it/2015/07/apocalipse-now-un-reportage-dallinferno.html
e
Stupro della donna e stupro della terra –
Articolo su la Gazzetta del Mezzogiorno http://terivolini.blogspot.it/2014/10/stupro-della-donna-e-stupro-della-terra_7.html
L’Arte bene comune -articolo su La grande Lucania http://terivolini.blogspot.it/2015/02/larte-bene-comune-articolo-pubblicato.html
ARTE IN DIFESA DELLA NATURA http://terivolini.blogspot.it/2015/05/teri-volini-arte-e-difesa-della-natura.html
e
· “Un Concetto di Arte al Servizio del Mondo”
di Maddalena Salvia
http://issuu.com/andypower/docs/concetto-al-servizio/1?e=0
Articolo: Anche l’Arte è un Bene Comune – Parte prima: e- Un prestigio appannato – La cosiddetta arte-
sulla rivista on line La Pretoria.it http://www.lapretoria.it/cultura/arte/item/2543-di-teri-volini-artista-biofila
articolo Anche l’Arte è un bene Comune
– seconda parteArte natura e società- La Land Art per Teri Volini- Difesa della Natura. sulla rivista on line LaPretoria.it
http://www.lapretoria.it/cultura/arte/item/2556-anche-l-arte-e-un-bene-comune-di-teri-volini-parte-seconda
Anna Bruno dice
concordo! Il tema è stato ormai sollevato. E l’impegno dell’informazione ora si fa dura ma ancora più importante e incisiva! Deve entrare nelle scuole… sempre di più!
Tilly dice
Au moins que les taxes soient identiques ce qui est le cas dan beaucoup de pays. Vous verrez dans qq années les pneumopathies voire cancers qura&quo;rusont la génération du 80% diesel. Dans le bassin lyonnais en moyenne 1 jour sur trois d’alertes pollution aux particules fine et dioxyde d’ azote. Et je peut vous dire que la majorité s’en fout.
Lorenzo Marzano dice
Non mi sembra un risultato da disprezzare considerato che ,parlando di astensione media nelle recenti elezioni ,la percentuale sfiorerebbe o supererebbe il quorum dei partecipanti.
Non sono d’accordo che Emiliano sia stato dannoso .Saremo capaci di mobiltarci fin d’ora per il referendum costituzionale in cui il fuoco di sbarramento della maggioranza sarà fortissimo?
Giancarla Ceppi dice
Sono pienamente d’accordo con Lorenzo . Inoltre se consideriamo che coloro che hanno votato sì corrispondono a più di 13 milioni di persone non mi sembra un risultato disprezzabile. Anzi . E quando mai le maggioranze non hanno avuto opinioni conformemente condizionate ?
Lorenzo Marzano dice
sfogliando in biblioteca CORSERA ,in un intervista la Boschi ha detto che questo era un referendum con un quesito complesso perché tecnico mentre quello costituzionale sarà più semplice ..in effetti (dixit) si vota la modifica a quaranta articoli della Costituzione . No comment
gaetano stella dice
CHI HA VINTO? la mia opinione…
…un poeta latino diceva: “est modus in rebus”…
-http://blog.gaetanostella.it/