… E delle trivelle sai qualcosa? Le domanda Antonio una notte in cui osservano il riflesso bianco della luna sulla superficie nera del mare. Giulia scuote appena la testa. E così viene a sapere del petrolio sotto le montagne, il più grande giacimento in terraferma d’Europa, e scopre i piani del governo per trasformare in gruviera il terreno di quella splendida regione…
Ogni sera Giulia aspetta che Antonio finisca di richiudere gli ombrelloni e le sdraio e poi si incamminano mano nella mano lungo la spiaggia, alla ricerca di un posto tranquillo da cui godersi il tramonto, tra un bacio e l’altro.
Giulia ascolta, attenta. Stenta a riconoscere il ragazzo che ha conosciuto fino a quel momento, le sembra di avere di fianco un uomo. Antonio si scalda. Lottiamo per difendere la nostra terra e la nostra salute e ci accusano di essere contro il progresso. Ci hanno detto che vogliamo rimanere pecorai, come se fare il contadino o il pastore fosse un disonore. Ho sedici anni, una vita davanti. Voglio viverla tutta, fino in fondo, non voglio che qualcuno me la porti via.
Arriva l’ultima sera della vacanza. A mezzanotte si immergono nudi nell’acqua tiepida, poi si amano sotto le stelle, leccandosi il sale sulla pelle.
Il mattino dopo Giulia e Antonio si salutano, promettendosi di scriversi e telefonarsi, ma entrambi in fondo sanno che ognuno andrà per la sua strada, che la distanza che li separa farà diminuire poco a poco l’intensità di quell’amore estivo.
Il viaggio in macchina fino a Verona è lungo. Giulia guarda fuori dal finestrino. Non ha voglia di tornare a casa. La mente corre ad Antonio e alle loro passeggiate in riva al mare. Quando si fermano all’autogrill per fare benzina, fissa il cartello con il cane a sei zampe che sputa fuoco e ripensa alle trivelle. Meno male che in Veneto non c’è il petrolio, sussurra a se stessa, sarebbero capaci di bucare l’Arena. Poi chiude gli occhi e si addormenta, ripetendo a mente le province della Basilicata.
Alessandra dice
In questi giorni sto chiedendo a molte persone che mi capita di incontrare la stessa cosa:
“TU COSA FARAI IL 17 APRILE?”
Quasi tutte queste persone mi riguardano perplesse, non pensando minimamente al referendum (…come se la cosa non gli riguardasse?)
Li lascio pensare per un po’ a cosa io possa intendere, poi non vedendo spiragli… gli rammento dell’esistenza di questo referendum e di quello che significa.
Mi rivolgo a tutti voi che leggete qui, cerchiamo tutti di sensibilizzare più persone possibili a questo enorme problema che ci riguarda TUTTI! Nessuno escluso.
Chi intende ancora IGNORARE questo referendum deve sapere che se non andrà a votare (per il SI), è come se votasse per il no (anche se resta a casa)!
Ricordo a tutti che questo NON è un voto politico, questo è un ATTO DI COSCIENZA!
E siccome purtroppo siamo circondati da persone che hanno smarrito la propria COSCIENZA, è bene rammentargli cosa devono fare il prossimo 17 Aprile.
GRAZIE