Le previsioni sono ormai da tempo note quanto drammatiche: entro i prossimi tre o quattro decenni, se la situazione non peggiorerà prima, quasi 150 milioni di persone che vivono nell’Africa subsahariana, in Asia meridionale e in America Latina saranno costrette a migrare dai cambiamenti del clima. Non è più consentito restare a guardare. Nelle prossime settimane un corso di formazione prova a fornire conoscenze concrete per costruire un percorso, con le associazioni, gli operatori e i professionisti del settore per lanciare una sperimentazione che miri a far ottenere protezione a chi fugge da disastri ambientali o dai danni del cambiamento climatico
Com’è noto a tutti e ormai da molto tempo, le migrazioni sono spesso legate a disastri ambientali che arrivano fulminei e sono poco o per nulla prevedibili come i terremoti e le inondazioni. In molti altri casi, invece, a spingere le persone alla fuga sono processi di devastazione lenti che si aggravano in modo progressivo, come avviene per esempio con le siccità o l’erosione dei fiumi. Naturalmente, anche le conseguenze dei terremoti e delle inondazioni possono provocare emergenze che perdurano per tempi lunghi minacciando la stessa sopravvivenza degli abitanti del territorio.
In tutte le situazioni descritte, si verifica però la necessità di fuggire dal territorio in cui si è vissuti. Le migrazioni generate dai cambiamenti climatici, probabilmente in larga parte ancora non censite e classificate come tali, sono però già in atto da diversi anni. Non è più rimandabile una preparazione seria e specifica che affronti le conseguenze pratiche, ma anche quelle che investono la comunicazione e l’informazione, in relazione a fenomeni che, nella migliore e assai improbabile delle ipotesi, potrebbero essere solo mitigati.
Parte il 24 maggio 2021 il corso di formazione “Crisi e migrazioni climatiche”, organizzato da Systasis – Centro Studi per la prevenzione e la gestione dei conflitti ambientali.
Il corso è un’occasione di formazione e informazione sul tema delle migrazioni ambientali e climatiche, in chiave operativa: l’idea è quella di costruire un percorso, con le associazioni, gli operatori e i professionisti del settore per lanciare una sperimentazione che miri a far ottenere protezione a chi fugge da disastri ambientali o dai danni del cambiamento climatico.
Lo scopo è di riflettere, tutti insieme, con l’aiuto dei relatori e delle associazioni coinvolte, per far emergere il fenomeno, studiarlo e approntare le strategie più adeguate.
Per informazioni e iscrizioni scrivere a:
Lezione 1 (24 maggio – ore 17.30 -19.30)
2.Cambiamenti climatici: le basi scientifiche e gli scenari futuri (Prof. Stefano Caserini)
Lezione 2 (31 maggio – ore 17.30 -19.30)
1.Agricoltura e clima – land grabbing (Avv. Veronica Dini)
2.Percepire il cambiamento climatico: narrazioni dal monitoraggio civico (Dott.ssa Anna Berti Suman)
Lezione 3 (7 giugno – ore 17.30 -19.30)
3.La Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Avv. Raffaele Cesari)
4.L’Accordo di Parigi e il diritto internazionale al clima) (Avv. Raffaele Cesari)
Lezione 4 (14 giugno – ore 17.30 -19.30)
5.Gli impatti del cambiamento climatico su scala globale, nazionale e locale (Avv. Luca Saltalamacchia)
6.Politiche climatiche, target e scenari delle emissioni in Italia; il PNIEC (Avv. Luca Saltalamacchia)
Lezione 5 (21 giugno – ore 17.30 -19.30)
7.I paradigmi della giustizia ambientale e climatica e le loro implicazioni sul sistema dei diritti”(Dott.ssa Marica Di Pierri)
8.Giurisprudenza sovranazionale/nazionale e danni ambientali causati dalle imprese (Human Rights International Corner ETS)
Lezione 6 (28 giugno – ore 17.30 -19.30)
9.Il rapporto tra cambiamento climatico e diritti umani fondamentali (Avv. Veronica Dini)
10.Migranti ambientali, rifugiati climatici e migrazioni indotte da cause ambientali (Avv. Anna Brambilla)
Lezione 7 (5 luglio – ore 17.30 -19.30)
11.Il quadro normativo internazionale in materia di migrazioni climatiche – il caso Teitiota (Dott.ssa Michela Castiglione)
12.L’applicazione degli strumenti di protezione internazionale ai migranti ambientali e climatici (Dott.sa Masetti Zannini e Martina Flamini -Tribunale di Milano)
Lezione 8 (12 luglio – ore 17.30 -19.30)
13.Il quadro normativo nazionale: dalla protezione umanitaria al permesso di soggiorno per calamità (Avv. Eugenio Alfano)
14.Casi studio e prospettive di tutela (Avv. Veronica Dini)
Tavola rotonda (19 luglio – ore 17.30 -19.30)
15.Tavola rotonda operativa, con i relatori e i referenti delle Associazioni organizzatrici e degli Enti patrocinatori (modera e introduce l’Avv. PaolaRegina)
16.Domande, feedback, discussione e proposte operative
E’ inoltre prevista la registrazione delle lezioni, che saranno disponibili anche per chi non potrà partecipare agli incontri formativi.
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