Nelle «zone de gratuité» diffuse in alcune città francesi ognuno porta quello che vuole e prende ciò di cui ha bisogno. Non è beneficienza, non ci sono obblighi di reciprocità. Un modo per recuperare oggetti e spazi pubblici conviviali. Spazi che sfidano la nostra immaginazione
La sartoria a cielo aperto
Comune-infoMacchina da cucire in strada per riparare abiti, conversare: decrescita, relazioni
Sin dinero
Città invisibile*Quando una parrucchiera di Valladolid ha chiuso il salone per la crisi ha cominciato a scambiare pasti e altro in cambio di tagli. In Spagna le banche del tempo e i mercati dello scambio sono raddoppiati. Quelle banche rispondono a bisogni e generano speranza
Pneumatici in cerca di futuro
Città invisibile*Aumentano le discariche illegali di vecchi pneumatici sequestrate. Idee per il riciclo
Ecco il neo baratto, tra crisi e web
Città invisibile*Aumentano gli scambi di beni e servizi, tra cittadini ma anche imprese
Cinema Palazzo, cantiere possibile
Daniela FestaQuattro giorni di autorecupero e autocostruzione, tra partecipazione e creatività
I rifiuti non esistono
Città invisibile*Connet: riduzione alla fonte, porta-a-porta, riuso e riciclo. Da Londra a Roma
Riano. Prima il piano per la differenziata
Città invisibile*Lettera aperta della Rete Zero waste a governo e enti locali del Lazio, mentre prosegue a Riano la protesta dei cittadini contro la discarica. La rete chiede subito il piano straordinario per il porta-a-porta e poi una discussione su quale discarica e dove realizzarla
Falegnami e sarte senza sbarre
Città invisibile*Basta un po’ di creatività e bancali di legno diventano accoglienti salottini, pantaloni delle forze armate borse o coprimaterassi. E se riciclo e riuso si intrecciano con l’inclusione sociale dei detenuti, a partire da Rebibbia, allora nasce l’emporio carcerario «Recuperiamoci!»