
Mercoledì 22 settembre il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi ha risposto alla Camera ad alcune question time, tra cui quella di Federico Fornara (Leu) che ha chiesto se il ministero intende salvaguardare il progetto di educazione all’aperto e diffusa “Bimbisvegli”, promosso dal maestro Giampiero Monaca con il supporto della comunità (altri insegnanti, genitori, ex studenti, cittadini e associazioni locali) di Serravalle d’Asti. “La sperimentazione di iniziative innovative va autorizzata – è stata la risposta del ministro – Da quanto risulta a noi, allo stato attuale la Direzione generale del ministero non è stata interpellata ad esprimere il proprio parere tecnico sul cosiddetto metodo Bimbisvegli; quindi la attendiamo. Le proposte relative ad esperienze innovative possono essere comunque segnalate a Indire, che è la nostra agenzia che segue e sostiene il movimento delle ‘Avanguardie educative’…”.
“Ciò premesso… – ha aggiunto Bianchi – posso volentieri riferire quanto ci è stato comunicato dall’Ufficio scolastico regionale del Piemonte… L’esperienza didattica Bimbisvegli, che non appare in contrasto con l’ordinamento vigente e con i princìpi sottesi alle indicazioni nazionali, non è stata inserita dai competenti organi collegiali nel piano triennale dell’offerta formativa della scuola, passaggio necessario a rendere stabile e condivisa questa esperienza… L’Ufficio regionale del Piemonte ha invitato la dirigente e gli organi collegiali a valutare nuovamente la possibilità di fare segnalazioni dell’iniziativa al citato movimento ‘Avanguardie educative’ e, soprattutto, a supportare gli insegnanti che adottano tale approccio didattico a presentarlo allo stesso collegio dei docenti, corredato da una dettagliata progettazione del percorso…” (la risposta completa su Gazzettadasti.it).
LEGGI ANCHE Proteggere Bimbisvegli