Festeggiare Halloween può essere un’occasione per stare insieme nei quartieri, per riallacciare legami di prossimità, per sostituire solitudini e individualismi con fiducia e gioia. Bisognerebbe ringraziare bambini e bambine e accompagnarli per le strade. A Reggio Emilia, ad esempio….
Le politiche securitarie sono da tempo il primo punto, imprescindibile, nell’agenda politica territoriale. Negli ultimi anni un vero e proprio cambiamento, sia antropologico che sociale, ha investito i luoghi dove abitualmente usciamo e ci incontriamo, basato sulla paura e la percezione della sicurezza, dove la diversità non è più vista come ricchezza ma come minaccia. In questo modo il tessuto si è come sfilacciato, incrementando la solitudine e l’individualismo. Infatti, le politiche del decoro urbano, articolazione in loco della sicurezza, distorcono la reale condizione sociale, omettendo i tagli al welfare pubblico e la negazione di diritti come quelli della casa, la sanità e la scuola, invertendo il conflitto sociale dall’alto verso il basso anziché viceversa e colpevolizzando le persone impoverite e le classi sociali più deboli per la loro stessa condizione. In questo modo agiscono sulle persone, minando la solidarietà e la cooperazione sociale.
Pensiamo che, per uscire da questa situazione, ci sia bisogno di ricomporre la comunità partendo dai nostri quartieri e dalle nostre strade, con gioia e colori, facendo la cosa nel contempo più facile e difficile: stare insieme.
Per questo, giovedì 31 ottobre alle 18, come ogni anno, festeggeremo Halloween a modo nostro – socializzando un momento che altrimenti viene vissuto singolarmente – partendo da Casa Bettola per sciamare lungo le strade del quartiere, chiedendo alle persone di aprire la porta di casa per accogliere e festeggiare insieme, mettendo da parte la paura e abbracciando una forma di sicurezza che si basa sulle relazioni e la prossimità.
Non mancate, da perdere abbiamo solo la nostra solitudine!
[Casa Bettola Casa Cantoniera Autogestita]
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