Una masseria abbandonata può diventare tante cose, ad esempio uno spazio dedicato a musica, danza, teatro, fotografia, pittura, poesia. Il Polo Catanese di Educazione Interculturale, nato intorno all’istituto Fontanarossa, raccoglie associazioni culturali, Ong, comunità di migranti e Università: è nato, spiegano, per essere un ponte tra il quartiere satellite Librino e il resto della città di Catania e ha scelto una masseria per avviare un percorso di scuola aperta e partecipata
![](https://comune-info.net/wp-content/uploads/2020/12/IMG-20200122-WA0021.jpg)
Questo articolo fa parte dell’inchiesta su Catania, Lapilli di comunità
Librino, città satellite, è una grande opera incompiuta con ampi spazi verdi e una vista mozzafiato sul mare e sull’Etna. Nella periferia di Catania, per decenni ha vissuto un totale abbandono e degrado. Un territorio complesso che offre scarse opportunità soprattutto ai giovani. Qui opera, tra gli altri, l’istituto comprensivo Fontanarossa (attualmente diretto dalla preside Concetta Tumminia).
Nato nell’anno scolastico 2000/2001, a seguito del Piano di Dimensionamento della rete scolastica, l’istituto è ubicato in un contesto riconosciuto “area a rischio”, con edilizia prevalentemente popolare, scarsamente attrezzato di spazi verdi e di strutture adeguate ai bisogni degli alunni. La scuola, composta da sette plessi, comprende un territorio molto vasto che si estende fino al limite con la provincia di Siracusa. La varietà del territorio determina una notevole diversità sociale e culturale degli studenti e delle studentesse. Accoglie quasi novecento alunni e alunne che, dallo scorso anno, hanno la possibilità di scegliere lo studio di uno strumento musicale tra pianoforte, flauto traverso, percussioni o tromba.
![](https://comune-info.net/wp-content/uploads/2020/12/Diala-at-work.jpeg)
![](https://comune-info.net/wp-content/uploads/2020/12/IMG-20200123-WA0027-1024x768.jpg)
Al fine di creare opportunità di arricchimento dell’offerta formativa, l’istituto nel corso degli anni ha intessuto un’ampia rete di relazioni con il territorio attraverso varie forme di collaborazione con enti privati e pubblici. Nel 2014 ha dato vita alla rete “Polo Catanese di Educazione Interculturale – Global Teacher Centre”, un patto territoriale tra scuole, associazioni culturali, Organizzazioni non governative, comunità di immigrati e Università, nata per affrontare l’emergenza educativa.
È annessa al plesso ubicato nel cuore di Librino una bellissima masseria, una struttura spesso vandalizzata, che ha trovato nel progetto “Scuole aperte” la possibilità di divenire un Polo delle Arti, un luogo di aggregazione che ruota intorno all’arte e alle sue molteplici forme: musica, danza, teatro, fotografia, pittura, poesia…
![](https://comune-info.net/wp-content/uploads/2020/11/Territori-fb-1.jpg)
Il Polo delle Arti nasce dunque già forte di una rete consolidata di partner. Così, lo scorso 26 gennaio, si è realizzato il primo passo preparatorio prima dell’apertura. La direzione era di rafforzare e ampliare la rete dei partner invitando prima in un tavolo di lavoro e poi in un’assemblea pubblica membri del “Polo Catanese di Educazione Interculturale”, i rappresentanti delle istituzioni comunali, dell’Università, degli istituti scolastici presenti nel quartiere e di numerose associazioni sia culturali che di promozione sociale, molte delle quali avevano già collaborato in passato con l’Associazione Musicale Etnea (Ame), referente territoriale del progetto.
Ame è un’associazione concertistica riconosciuta dal ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo che opera a Catania da oltre quarantacinque anni e che da diverso tempo ha scelto di espandere le proprie attività in realtà molte delicate – ospedali pediatrici e carceri minorili – offrendo il proprio contributo a sostegno di comunità a rischio di esclusione sociale e povertà educativa: per queste ragioni Ame ha sposato subito il progetto con entusiasmo.
![](https://comune-info.net/wp-content/uploads/2020/12/Murales-Polo-Librino-1024x683.jpg)
L’obiettivo degli incontri era avviare la costruzione, nel tempo dato dal progetto, di un ponte tra il quartiere satellite e la città metropolitana nel suo complesso. L’assemblea di gennaio, molto partecipata, è stata l’occasione per presentare l’esperienza romana del Movi, il progetto a Librino e di ascoltare le proposte e i suggerimenti dei presenti.
Nella stessa intensa mattinata è stato presentato il murale realizzato dall’artista siriana Diala Brisly in collaborazione con gli alunni di Fontanarossa e si sono esibiti i giovani allievi di due laboratori musicali che operano nell’istituto. Bella conclusione, sempre in musica, con il concerto di Eleonora Bordonaro e Puccio Castrogiovanni. Immagini e suoni per un territorio diverso.
![](https://comune-info.net/wp-content/uploads/2020/12/Diala-Brisly-Biagio-Guerrera-Preside--1024x683.jpg)
Qui un’intervista a Diala Brisly I murales di Diala Brisly, dal Libano al carcere di Acireale: «L’arte dona l’infanzia perduta»
Sulla nascita del Polo delle Arti leggi anche: “Anche senza orchestra il metodo Abreu dona ai ragazzi di Librino il piacere della musica”