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Lapilli di comunità

Redazione di Territori Educativi
29 Marzo 2021

Sarà per la sua natura incantevole e apparentemente poco conciliabile, tra mare e montagna, rocce di pietra lavica dell’Etna e fondali di sabbia e sassi, sta di fatto che Catania sembra essere una città ricca di contrasti anche a livello sociale, come dimostra questa parziale, fragile ma originale inchiesta. Per imparare ad ascoltare il territorio siamo partiti da una masseria del quartiere Librino, noto per il suo stato di abbandono e per alcuni gruppi criminali: in quella masseria è nato un percorso di “scuola aperta e partecipata”, una delle diverse esperienze che in città tentano di ripensare il modo di stare insieme

Palazzo della cultura di Catania: un momento del Sabir fest 2018, festival di cultura e cittadinanza mediterranea, promosso a Catania, Messina e Reggio Calabria da Sabir, Edizioni Mesogea,People on the Move, Cospe, AME, Officine culturali e International House (foto tratta dalla pag. fb Sabir Fest)

Il sindaco di destra Salvo Pogliese sospeso dopo una condanna per peculato e poi riammesso alla carica. La guerra dell’ex ministro Matteo Salvini alle navi delle ong. Gli abusi e le violenze contro i migranti nel Cara di Mineo, arrivato ad “accogliere” quattromila richiedenti asilo. Di Catania e del sul territorio negli ultimi mesi i grandi media si sono occupati spesso e non solo per qualche spettacolare eruzione dell’Etna.

Sarà forse per la sua natura travolgente e apparentemente poco conciliabile, tra mare e montagna, rocce di pietra lavica dell’Etna e meravigliosi fondali di sabbia e di sassi, sta di fatto che Catania sembra essere una città ricca di contrasti anche a livello sociale, come dimostra questa parziale, fragile ma originale inchiesta.

Per imparare ad ascoltare il territorio siamo partiti da una masseria abbandonata del quartiere Librino, nella parte sud-ovest di Catania, progettato nella metà degli anni Sessanta come città satellite (arrivato a poco meno di centomila abitanti) ma noto oggi per il suo stato di abbandono e per le attività di alcuni gruppi criminali. In quella masseria è nato un percorso di “scuola aperta e partecipata” e grazie all’istituto Fontanarossa e diverse realtà, a cominciare dall’Associazione Musica Etnea, la masseria si prepara a diventare uno spazio dedicato a musica, danza, teatro, fotografia, pittura, poesia. Del resto in questo pezzo lacerato di periferia c’è chi già ha cominciato a proporre, malgrado mille difficoltà, spazi destinati al gioco e centri aggregativi per ragazzi.

In realtà sono numerose le iniziative che in tutta la città si prendono cura in diversi modi del tessuto sociale, in particolare di bambini e bambine, ragazzi e ragazze e dei loro genitori. C’è chi, ad esempio, durante l’inizio della pandemia ha avviato doposcuola online e raccolto riso per rispondere a una richiesta della moschea più grande del sud. Molti altri, da tempo, si dedicano alla città-migrante offrendo sostegno ma anche monitorando quello che accade e accompagnando i percorsi di giovani associazioni e gruppi informali di migranti. Altri ancora puntano sull’educazione all’aperto in scuole pubbliche e in associazioni, sull’agricoltura bio e sull’economia solidale, e perfino a diffondere cultura ed educazione portando libri e letture in scuole, biblioteche, parchi pubblici, musei, strade e fermate dei bus. Infine, c’è chi si ribella alla mafia con il movimento per il riuso dei beni confiscati, facendo comunicazione indipendente, rifiutando di pagare il pizzo e costruendo reti.

Il filo rosso che tiene insieme queste e altre esperienze sembra essere il tentativo di creare modi diversi di stare insieme, di fare comunità. Di sicuro, in un contesto così complicato, pochissimi qualche tempo fa immaginavano che un percorso di “scuola aperta e partecipata” potesse non solo suscitare interesse ma trovare energie per partire.


Gli articoli dell’inchiesta

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Librino aperto

Melita Cristaldi e Biagio Guerrera
436812Lapilli di comunità

Costruire relazioni nei territori e nel mondo

Ong Cope
436831Lapilli di comunità

Fare e pensare insieme

Maria Elena Trovato
436834Lapilli di comunità

Occhi migranti sulla città

Karamo Ceesay e Silvia Di Meo
436846Lapilli di comunità

È tempo di mettersi in viaggio

aa.vv.
436864Lapilli di comunità

Catania, la scuola, la natura

Teresa Garaffo
436868Lapilli di comunità

Abbiamo riempito il territorio di libri e letture

Mario Giuffrida
436878Lapilli di comunità

Una città surreale

Redazione di Territori Educativi
436899Lapilli di comunità

Casa nostra

Dario Pruiti e Matteo Iannitti
436918Lapilli di comunità

Rambo, galline felici e mondi nuovi

Roberto Li Calzi

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Indirizzo: Via Del Casaletto 400, ROMA

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Un progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il progetto è coordinato da Mo.V.I. - Movimento di Volontariato Italiano
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