
La comunicazione nonviolenta (Ed. Altreconomia) è un libro di Nathalie Achard che aiuta a capire e sperimentare la forza della comunicazione non violenta.
“In un’epoca in cui la violenza sembra permeare ogni aspetto della società, emerge con chiarezza un bilancio inconfutabile: questa è un’illusione di soluzione rapida che non porta a nulla. Oggi, più che mai, le persone si arroccano sulle proprie posizioni, bloccando qualsiasi possibilità di dialogo costruttivo e alimentando un clima di scontro costante…”. Achard sottolinea con queste parole come la sopravvivenza sul pianeta degli esseri umani è strettamente legata alla capacità di cooperare.
Il suo libro attinge al pensiero dello psicologo Marshall Rosenberg, fautore della comunicazione non violenta nata negli anni Sessanta, e offre strumenti concreti per “superare il classico dualismo pro/contro, giusto/sbagliato”, cercando soluzioni condivise ai conflitti, basate sull’ascolto e sull’empatia, che permettono di considerare l’altro non come un avversario da combattere, ma come un interlocutore con cui è essenziale collaborare”.
Mediatrice impegnata per organizzazioni non governative come Amnesty International e SOS Méditerranée, Achard ci regala un saggio utile in un tempo nel quale “l’umanità non è mai stata così vicina all’estinzione, per il suo devastante impatto con l’ambiente e per le sue profonde divisioni…”.
La traduzione di Emanuela Bussolati – architetta, ma anche illustratrice e scrittrice di molti libri per bambini in Italia e in Francia – restituisce freschezza e attualità al pensiero della scrittrice francese ancora inedita in Italia.