Proporre un laboratorio per bambini e bambine con cui progettare e realizzare “La panchina che vorrei”, scambiare idee e condividere desideri su come vivere in modo diverso gli spazi comuni della città, ma anche piantare lavanda, elicrisio e salvia. All’Associazione Genitori Scuola libera tutti di Roma ne sono convinti: ci sono molti modi con i quali cominciare a a rendere qualche angolo della città più accogliente e colorato, fare dell’architettura un percorso partecipato, consolidare le relazioni sociali
Nell’ambito del Festival dell’Architettura ideato dall’Ordine degli Architetti di Roma, l’Associazione Genitori Scuola libera tutti – che fa parte della Rete romana Scuole Aperte Partecipate – ha ricevuto una richiesta di disponibilità da parte del Municipio VIII di Roma, per realizzare una serie di interventi volti alla promozione della “comunità educante” creando spazi comuni e partecipazione della cittadinanza.
Così nel pomeriggio di giovedì 5 ottobre l’associazione ha realizzato prima di tutto un laboratorio con i bambini e le bambine con lo scopo di creare e progettare “La panchina che vorrei” (è stato realizzato un rivestimento di carta con la tecnica del mosaico in ceramica). La panchina è infatti uno spazio che, comunemente, richiama momenti di incontro ricreativi, di sport, di relax e di socializzazione. Oltre al laboratorio didattico realizzato con gli alunni e le alunne della scuola primaria, utilizzando diversi materiali, è stato proposta un‘attività con i ragazzi e le ragazze della scuola secondaria di primo grado (“Lo spazio verde che vorrei”) e sono piantate più di sessanta piante, dalla lavanda all’elicrisio, ma anche salvia, mirto ed euryops per rendere quel pezzo di città più accogliente.
Infine è stata realizzata un’attività con le famiglie per immaginare e descrivere “Il viale che vorrei”. Il rapporto ormai consolidato tra comunità scolastica e territorio contribuisce così ad arricchire l’offerta formativa delle scuole ma arricchisce il territorio e valorizza l’attaccamento delle famiglie al luogo nel quale vivono. Gli abitanti del quartiere sono stati invitati a scrivere su un biglietto come immaginano l’area individuata: i biglietti sono stati affissi creando la Lista dei desideri.
In questa occasione sono state anche installate luci con pannelli solari per incentivare la produzione di energia con fonti alternative e rinnovabili ed è stato offerto un aperitivo, prima dell’intervento finale musicale della banda della Montagnola.
LEGGI ANCHE QUESTO ARTICOLO DI MAURO GAGGIOTTI:
LEGGI ANCHE QUESTO ARTICOLO DI ELENA ANDREONI: