Con il progetto Scuole Aperte e Partecipate, intorno alla comunità studentesca del Liceo Regina Margherita di Palermo nasce un laboratorio ambizioso dedicato al tema dell’alimentazione: uno spazio pubblico di ricerca e confronto aperto a tutta la città. “Solo attraverso la collaborazione e il dialogo con le nuove generazioni – scrivono i ragazzi liceali di Scuole aperte Partecipate di Palermo – sarà possibile costruire un sistema alimentare sostenibile ed equo per il futuro…”
Questo articolo fa parte dell’inchiesta Tutti a tavola
Negli ultimi anni il tema dell’alimentazione è diventato sempre più centrale nella discussione pubblica per l’evidente insostenibilità nel tempo dell’attuale sistema alimentare, causa di importanti questioni socio-economiche e ambientali che riguardano il presente e soprattutto il futuro dell’intera umanità. Il tema ci mette di fronte a questioni più ampie come la sostenibilità ambientale, la salute, la giustizia sociale e l’equità economica; tematiche che, più che mai, interessano i nostri giovani, i cittadini del mondo di domani, gli stessi (ben il 75 per cento) che in un sondaggio condotto da Spi Cgil – Rete Studenti Medi e Universitari affermano “di aver paura del futuro”.
Ad aver paura del futuro non sono gli unici, ma spesso sono proprio loro a restare esclusi da tante discussioni pubbliche su tematiche che li riguardano direttamente, abituandosi a ricoprire l’umile ruolo di inermi spettatori. La necessità di instaurare un reale e condiviso dibattito pubblico non è solamente un obbligo morale, ma è una vera e propria necessità sociale. Coinvolgere maggiormente i giovani, fornendo loro tutte le informazioni utili, arricchisce il dibattito, dandoci la possibilità di valutare insieme nuove e innovative soluzioni.
LEGGI ANCHE:
Il nostro laboratorio nasce proprio dall’esigenza di innovare il dialogo sul tema dell’alimentazione, e delle più ampie questioni annesse, dando vita a uno spazio pubblico di confronto, aperto all’intera cittadinanza, in cui si possa dibattere periodicamente sulle diverse sfide socio-economiche e ambientali che ci aspettano.
La prima tematica trattata sarà “la sostenibilità ambientale del settore agro-alimentare”. La letteratura scientifica ci insegna che l’agricoltura intensiva e l’allevamento intensivo hanno un significativo impatto sull’ambiente e sul clima, rientrando tra le principali cause dell’inquinamento ambientale a causa delle grandi quantità di acqua, energia e pesticidi utilizzati. La soluzione a tale problema potrebbe essere banale ed è rappresentata dall’agricoltura biologica e dall’allevamento a pascolo: ma se da un lato è vero chetali pratiche riducano l’impatto ambientale, dall’altro non possiamo esimerci dal constatare che le stesse risultino essere più costose e meno accessibili, in virtù ad esempio delle maggiori risorse umane necessarie a produrre le stesse quantità di beni.
La seconda tematica oggetto di dibattito sarà il legame che intercorre tra lo “star bene” e il “mangiar bene”. Come sappiamo, la malnutrizione è un problema globale che richiede soluzioni sia a livello individuale che collettivo. L’educazione alimentare e la promozione di diete sane e sostenibili possono aiutare a ridurre il rischio di malattie legate all’alimentazione e a migliorare la qualità della vita. Tuttavia, non sempre ciò è possibile, soprattutto in un periodo storico come il nostro in cui la crescente povertà economica e il conseguente impoverimento culturale, che dovrebbero rappresentare concetti ormai lontani, sembrano essere più presenti che mai. Per questa ragione, il nostro laboratorio tratterà il tema dell’alimentazione anche dal punto di vista economico, focalizzando l’attenzione sulle questioni di “giustizia sociale ed equità economica”. La società sembra essersi abituata al concetto di diseguaglianza economica, facendoci confrontare quotidianamente con “comunità di serie A” e “comunità di serie B”. Questa infelice abitudine rende più che mai necessario un dibattito che suggerisca nuove soluzioni affinché un bene così essenziale non venga più distribuito in modo talmente disuguale da consentire a pochi, pochissimi, l’accesso a cibo di alta qualità, condannando i molti, moltissimi a una vita di stenti.
Affrontare queste tematiche con i giovani significa fornire loro degli spazi per esprimere le loro idee e preoccupazioni. Il progetto Scuole Aperte e Partecipate e l’intera comunità studentesca del Liceo Regina Margherita di Palermo nutre la convinzione che i dibattiti e le conferenze aperte ai giovani possano aiutare a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere soluzioni sostenibili e giuste per tutti: solo attraverso la collaborazione e il dialogo con le nuove generazioni sarà possibile costruire un sistema alimentare sostenibile ed equo per il futuro.
[Questo articolo è stato scritto da Francesco Ignoto del progetto Scuole aperte Partecipate Palermo e un gruppo di liceali del Regina Margherita]
LEGGI ANCHE: