
Un gruppo di scuole di Firenze e Pistoia, con i relativi comitati di genitori e alcune associazioni in primavera ha cominciato un interessante confronto per ripensare la scuola in questo tempo difficile. In ottobre la rete ha raccolto alcune domande, che sono diventate lo spunto per un programma di ricerca azione. Le domande legano, ad esempio, l’idea di scuola all’aperto (dunque di educazione diffusa e di educazione in natura) con quella di scuola aperta e partecipata (cioè in cui associazioni di genitori e altri attori del territorio promuovono attività culturali e sociali negli orari extrascolastici e collaborano con gli istituti scolastici).
C’è bisogno, dicono nella rete fiorentina-pistoiese (“Scuole aperte in rete”), di aprire la scuola non solo rispetto al territorio, ma anche al confronto generazionale e intersoggettivo tra tutte le componenti della comunità scolastica. Un documento, aperto a costanti aggiornamenti e approfondimenti, raccoglie le idee intorno alle quali cresce questo percorso che per i prossimi mesi prevede corsi di formazione per docenti, workshop aperti anche ad associazioni e genitori, laboratori e incontri aperti al pubblico (per ora tutti on line): si tratta di appuntamenti su didattica digitale integrata, cooperative learning, pedagogia della cura, pedagogia istituzionale, educazione diffusa (con Paolo Mottana) e outdoor education (qui il programma completo).

Intanto negli incontri delle ultime settimane nella nascente rete è stato constatato come i patti territoriali tra scuole e spazi limitrofi sono stati attivati per la riapertura post-lockdown soltano in forma residuale: alcuni interventi di edilizia leggera finanziati per adattare gli spazi scolastici al distanziamento fisico, come in molti altri istituti scolastici, hanno di fatto limitato l’utilizzo di laboratori, mense e palestre. Le forme di didattica all’aperto che avrebbero potuto contenere i rischi sanitari sono state paradossalmente impedite dalle norme, mentre, come moto, le scuole secondarie sono state costrette alla didattica a distanza.

“Scuole aperte in rete” è composta da diversi istituti comprensivi – Montagnola Gramsci, ITT Marco Polo, Gentro Storico di Firenze; IG Leonardo da Vinci, Raffaello, Liceo artistico Petrocchi di Pistoia, IC Bonaccorso da Montemagno di Quarrata – alcune associazioni – Associazione La città bambina (Firenze-Pistoia), Centro Educativo Popolare dell’Isolotto di Firenze, Piccola scuola di pace dell’Isolotto “Gigi Ontanetti’ di Firenze -, infine, da comitati di genitori (Comitati di genitori aderenti Comitato genitori in movimento scuola Montagnola Gramsci, Comitato genitori Barsanti, Gasp/Gruppo genitori alunni Scuola città Pestalozzi, Associazione genitori Vittorio Veneto di Firenze).