Come redazione di Comune-info siamo stati invitati a raccontare la nostra esperienza editoriale a un gruppo di oltre cinquanta studenti e studentesse del liceo classico Luciano Manara di Roma. L’iniziativa è nata nell’ambito di un bel progetto intitolato “Dentro e fuori Manaradio”, curato dal professor Paolo Vernaglione Berardi, per esplorare il mondo dell’editoria e la sue grandi trasformazioni. “Manaradio” è anche il nome di una trasmissione radiofonica gestita da diversi anni dagli studenti.
Abbiamo ragionato a lungo di comunicazione e informazione (prima di tutto raccontando come oggi ognuno di noi si informa, quali media e quali fonti privilegia e quali temi segue con più attenzione), ma anche di comunicazione indipendente, di scrittura (richiamando, tra gli altri, un grande narratore come Eduardo Galeano) e ci siamo interrogati se davvero è possibile, nel momento in cui raccontiamo una notizia, separare nettamente il fatto dal commento. I ragazzi hanno mostrato grande attenzione e hanno partecipato alla discussione che volta per volta ha preso forma.
Abbiamo anche segnalato i temi di cui si occupa Comune ogni giorno, soffermandoci su Territori Educativi, testata interna pensata – insieme al progetto nazionale Scuole Aperte Partecipate in Rete – per approfondire la relazione tra scuola e territorio. Abbiamo allora raccontato come è nato il video “Boncompagni 22” e quindi l’esperienza del liceo Righi di Roma, dove da diversi anni studenti e studentesse hanno le chiavi della scuola per tenerla aperta ogni pomeriggio e gestire un’aula studio e diverse attività. Insomma, non si sono accontentati di tenere aperto il liceo il pomeriggio ma hanno voluto dare un senso alla parola partecipazione. I ragazzi hanno spiegato come anche il liceo Manara ha vinto un progetto del bando “Scuole Aperte” di Roma Capitale – grazie al quale negli orari extrascolastici vengono proposti laboratori di teatro, canto, yoga, incontri mensili con autori, cineforum e concerti (qui la locandina generale del progetto e il flyer curati dalla scuola) -, tuttavia sono rimasti molto sorpresi e incuriositi dall’esperienza del Righi dove i protagonisti sono gli studenti e le studentesse.
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