Proseguono tra marzo e aprile gli appuntamenti della “Road map per il diritto d’asilo e la libertà di movimento”, una mobilitazione portata avanti a livello nazionale da nove organizzazioni (Forum per Cambiare l’Ordine delle Cose, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, Rivolti ai Balcani, Europasilo, Italy must act, Refugees Welcome Italia, Mediterranea Saving Humans, Recosol e Stop Border Violence), per conoscere le conseguenze che avrà sui territori il “Patto europeo migrazioni e asilo” che sarà approvato definitivamente dal parlamento europeo entro il prossimo aprile, prima della conclusione della legislatura.
Nelle diverse tappe vengono raccontati e analizzati i servizi per l’accoglienza dei richiedenti asilo presenti nel territorio, tra ostacoli e buone prassi, processi di marginalizzazione e politiche securitarie. L’intenzione è tracciare un filo comune di riflessione e ragionamento nei quali la stessa frontiera prende forma sul territorio.
L’approvazione del Patto europeo, così come è stato elaborato, comporterebbe sia profonde violazioni dei diritti umani – spiega il Forum per cambiare l’ordine delle cose -, sia un problema di realizzazione sui singoli territori e, più in generale, provocherebbe un pessimo impatto sulla società tutta. Per questo è necessario mobilitare tutti i territori, dalle grandi città alle aree interne, per un’Europa dei popoli più giusta e aperta verso chi cerca di costruirsi una vita migliore, lontano da guerre, violenze e fame.
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