di Domenico Finiguerra*
Tutti, dal presidente del consiglio al ministro dei trasporti assicurano che troveranno i responsabili del disastro ferroviario pugliese che ha causato la morte (al momento) di ventisette persone. In realtà i responsabili morali e politici ci sono già. Sono tutti coloro che hanno effettuato le scelte infrastrutturali di questo paese negli ultimi venti anni. Coloro che invece di assegnare priorità alla messa in sicurezza delle linee pendolari, raddoppiando i binari, dotandole tutte di efficienti sistemi di sicurezza, hanno inseguito sogni di grandeur, lasciando milioni di pendolari su carri bestiame, insicuri, non manutenuti, in Puglia come in Lombardia, in Calabria come in Piemonte, in Sardegna come in Sicilia o in Emilia Romagna, tagliando linee perché non sufficientemente redditizie ed assegnando ingenti risorse pubbliche a grandi opere spesso inutili o dannose, come le autostrade lombarde da 3 miliardi l’una su cui si può giocare a pallone.
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IL MIO GIORNO PIÙ LUNGO NICOLA NOCELLA
“Non ho molta voglia di scrivere, ma se c’è stata mai una volta in cui ho avuto bisogno di farlo, quella volta, è stasera. Io sono coratino – scrive Nicola Nocella, attore – Oggi, molti di voi, hanno scoperto dov’è Corato, che è vicina ad Andria, e che tra Corato e Andria noi abbiamo viaggiato per cinquant’anni su un binario unico. Già. E pare che sia l’unica cosa che gli esperti in giro per l’Italia sono in grado di sottolineare. Ho sentito una valanga di cazzate… SEGUE QUI“
Eccoli dunque i veri responsabili. Coloro che approvando l’elenco delle opere pubbliche strategiche per il paese non si accorgevano oppure facevano finta di non accorgersi che la modernità di un paese passa prima dalla sicurezza dei servizi di base. Perché sulla linea a binario unico Corato-Andria non ci sono servizi di sicurezza ma ci si avvisa tramite messaggi telefonici preregistrati.
Certo, magari troveranno chi ha sbagliato ad inviare il messaggio. Ma sarà solo un caprio espiatorio. Buono per continuare a investire dove prevalgono interessi dei soliti pochi rispetto ai tanti, che stavolta hanno anche pagato il prezzo più alto.
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Giancatlo dice
I nostri politici hanno a fare a chi ruba di più . Sulla nostra pelle….