di Penny*
Dite alle bambine che non devono essere sempre gentili. Che la rabbia è uno stato d’animo normale, e che è bene provarla. E se qualcuno le tratta male possono difendersi e pure protestare. Se vengono prevaricate, possono mettere da parte la gentilezza e farsi sentire. Arrabbiarsi è un loro diritto.
Dite alle vostre bambine che il “no” è una risposta lecita come qualsiasi altra. Qualcuno, nella vita, si aspetterà che siano compiacenti e sottomesse. E devono essere preparate. Insegnate alle vostre bambine a dire ciò che pensano e che ci sono cose non negoziabili. Come il rispetto e la vita. Insegnate che anche l’assertività può essere un valore. E che possono ottenere ciò che vogliono, a patto che ci si mettono d’impegno e ne abbiano le capacità.
Lasciate che si appassionano alle scienze, alla matematica, a tutte quelle materie scientifiche monopolio dei maschi. Questo le porterà a darsi obiettivi elevati e non contribuirà a quella che viene definita la “femminilizzazione della povertà”.
Ditegli che non è necessario piacere a tutti i costi e che il loro modo di agire, non deve sottostare al gradimento degli altri, bensì al proprio.
E se non si vogliono indossare un vestito per una festa, se non vogliono mettere la gonna o il contrario, rispettate il loro volere. Sono altre le contrattazioni importanti.
Dite alle bambine che l’impegno e la perseveranza contano, e pure gli errori. E se hanno ottenuto un successo ripetete loro che se lo sono meritato. Nessuno regala niente, soprattutto alle femmine. Molte donne non pensano di meritare i loro successi.
https://comune-info.net/2018/10/alle-figlie-ci-sono-cose-da-dire/
E se sono delle leader non etichettatele come prepotenti, cercando di modificare continuamente il loro comportamento. La leadership non è un’attitudine dei maschi.
Parliamo alle nostre bambine, spendiamo parole affinché diventino donne indipendenti. Responsabili. Autonome. Che sappiano prendere decisioni. Che non la smettano mai di credere in se stesse. Nei loro progetti. Nel loro valore.
Non limitiamole perché sono bambine. Le parole quelle dette, sentite, percepite diventano atti. Stai ferma. Stai composta. Non ti arrampicare. Incrocia le gambe. Non sudare. Non correre. Non disturbare. E così nella vita lo facciamo. Non disturbiamo. A volte stiamo così ferme che siamo infelici.
Sta a noi difendere e proteggere la loro libertà. Costruire il loro futuro, nella speranza che sia migliore del nostro.
Per favore, dite alla vostre bambine …
Penny14 Aprile 2019
Fiorella Palomba dice
Sono più che d’accordo.
Mia nipote Viola di 1 anno e mezzo ha tutte le caratteristiche descritte. È una bimba fortunata essendo secondogenita con un fratello maschio.
Dico fortunata, perché la grinta che si ritrova, i NO che esprime (ancora non parla, ma si fa capire) sono e saranno la sua salvezza.
Raffaele dice
Tutto giusto,,tutto bello a dirsi ed a tentare a farsi. Il problema non è fare il genitore il meglio possibile impartendo una educazione al passo con i tempi ma anche quello che il bambino trova a scuola. Un ambiente che deve favorire un buon rapporto tra i bambini e tra i bambini e la maestra: sicuro, pulito, rispettoso dei ruoli. L’apprendimento infatti nasce anche dal rispetto reciproco che deve essere parte integrante dell’educazione di un bambino. Il compito ed il ruolo sia dei genitori che dell’insegnante scolastica è importante tenendo anche conto che i bambini di oggi non sono più quelli di ieri ! Vuoi per i sistemi di informazione, vuoi per le tecnologie applicate sin dall’infanzia a giocattoli, vuoi per le divulgazioni telematiche e televisive, vuoi per la insistente pubblicità che cattura i minori, oggi i bambini sono cambiati. Essi sanno già cosa vogliono, sanno utilizzare i cellulari, apprendono con facilità anche cose brutte e sono portati a ripeterle. Occorre attenzione. Buon lavoro a tutti !
sandra dice
Bravissimo! Concordo in pieno, avendo una bambina di quasi quattro anni mi sento chiamata in causa, ma spesso mi rendo conto che quello che si cerca di costruire con fatica in famiglia, viene poi, pesantemente leso dall’ambiente esterno in primo luogo quello scolastico … insomma è una dura battaglia, molto più dura di ciò che sembra… Ma cerchiamo di mettercela tutta comunque!!
Elena dice
Sembra curioso e quasi impossibile che tutte queste sacrosante verità non siano ovvietà acquisite. A mettere maggiore tristezza sono proprio le donne che vivono come se il 68, il femminismo e tutte le conquiste di dignità della donna non fossero mai esistite
Martin Randriatiana dice
Tutto vero
Clara dice
Grazie. ..da tenere a mente ! ! ! ☺
Vlad dice
che le bambine stidino ciò che vogliono scienza o letteratura, danza, recitazione, calcio, moda, ingegneria, e nessuno impedisce di appassionarsi alla scienza