Un artigiano di Firenze ha riciclato pezzi di bici per montare uno spremiagrumi e lo ha messo a disposizione di un’associazione: come mettere in regola col fisco la possibilità di vendere spremute di arance antimafia il cui ricavato è destinato alla vita del quartiere?
L’Oltrarno è un quartiere di Firenze dove operano ancora tanti artigiani creativi. Uno di questi da anni organizza progetti con le scuole per il riciclo dello sterminato tesoro di biciclette abbandonate nei depositi comunali: un progetto che tocca tanti campi, dall’educazione tecnica, a quella ecologica, allo studio della storia, della fisica, ma anche della letteratura.
Adesso, il nostro amico ha inventato una macchina spremiagrumi, fatta interamente con pezzi di queste biciclette, senza spigoli pericolosi. Lui vuole piazzare questa macchina davanti alla sua bottega, con arance che provengono dalle cooperative che lavorano sulle terre sequestrate alla mafia. I bambini che vanno a scuola la mattina o giocano nel giardino il pomeriggio, anziché prendere le merendine industriali, metterebbero un euro nella macchinetta e prenderebbero un bicchiere di spremuta di arancia.
Tutto il ricavato andrebbe in progetti per la piazza, ad esempio per risistemare la rete del campetto di calcio.
Insomma, un progetto utile lungo tutte le tappe. Ed è un’idea che si potrebbe estendere a tanti luoghi, magari non solo a Firenze.
L’unico ostacolo: non abbiamo idea come mettere il tutto in regola con il fisco. Qualcuno ci può aiutare, dandoci una dritta tra i commenti oppure scrivendoci in privato a ?
Associazione Amici del Nidiaci in Oltrarno Onlus
L’Amici del Nidiaci in Oltrarno Onlus di Firenze è un’associazione di un centinaio di abitanti che gestisce lo storico giardino locale del Nidiaci del rione di San Frediano (foto). L’associazione promuove iniziative sociali per affrontare insieme piccoli e grandi problemi, a cominciare da quelli del rione, analoghi a quelli di molti quartieri, ovvero impoverimento, gentrification, sfratti e collasso delle istituzioni. Tuttavia, qui convivono felicemente artigiani, migranti dal Senegal e musicisti americani, si diffondono vecchi e nuovi saperi e pratiche di decrescita e voglia di partecipare. Questo è il blog dell’associazione: http://nidiaci.blogspot.it/. L’associazione ha aderito alla campagna “Ribellarsi facendo“.
DA LEGGERE
Bambini, smartphone, facebook, libertà: qualcuno ha idee tgda mettere in comune?
La situazione in Calabria è la stessa di quando scoppiò la rivolta dei migranti. Tuttavia, dal momento che il loro mezzo più utilizzato è la bici, c’è chi promuove la ciclofficina itinerante per offrire la manutenzione delle bici e chi raccoglie materiale catarifrangente nelle ciclofficine
Vendere cibo fatto in casa non è reato
Maria de Biase | Pane e olio a merenda (anche se illegale), orto-sinergico, recupero dei saperi: accade nel salernitano
Pietro dice
Una posibilità potrebbe essere vendere le spremute ai soci dell’associazione. In pratica si tratta di stabilire una parte minima del costo della spremuta destinata a finanziare la tessera associativa (volendo temporanea), così oltre a distribuire la preziosa bevanda aumentano anche i soci. Molte associazioni lo fanno.