Da un’esperienza di accoglienza diffusa promossa a Camini, piccolo comune calabrese, nasce l’iniziativa Fuori dal buio: i migranti della cooperativa Jungi Mundu pronti a cucire giubbotti coi catarifrangenti per i braccianti della Piana di Gioia Tauro
Persone migranti che aiutano i braccianti della Piana di Gioia Tauro, realizzando per loro giacche con catarifrangenti, per scongiurare che vengano investiti mentre in bicicletta si recano nei campi, per la raccolta della frutta e della verdura. È questo il cuore di “Fuori dal buio”, un nuovo progetto solidale, dal basso, partecipativo in Calabria.
L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra Cooperativa Eurocoop “Jungi Mundu” di Camini, Mediterranean Hope e Sos Rosarno, che insieme promuovono azioni di tutela dei migranti e di prevenzione degli incidenti stradali.
“Fuori dal Buio – spiegano i promotori – nasce dall’esperienza di accoglienza diffusa sviluppata nel Comune di Camini dalla Cooperativa Eurocoop “Jungi Mundu”, e si propone di raccogliere 10.000 euro per donare 3.000 indumenti protettivi con strisce catarifrangenti, per prevenire i numerosi incidenti stradali in cui restano coinvolti i braccianti che si spostano durante le ore notturne in bicicletta per recarsi al lavoro nei campi”.
Gli indumenti saranno cuciti dai migranti del laboratorio di sartoria di Camini.
Gli operatori di Mediterranean Hope, programma rifugiati della FCEI, li distribuiranno ai migranti impiegati in agricoltura, a partire dai mesi autunnali, quando le giornate sono più corte e purtroppo il rischio di essere vittime di incidenti aumenta.
Qui la campagna di crowdfunding. Qua invece l’articolo completo di Nev.
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