A meno di un mese dalla nomina avvenuta il giorno 17 di Aprile, il ministro della salute Nelson Teich chiede le dimissioni. Come giá era sucesso con il suo predecessore Mandetta quando ci si trova in disaccordo con il presidente , l’unica strada sono le dimissioni .
Che il ministro potesse durare poco era evidente, basta vedere i commenti della stampa a seguito delle dimissioni di Moro il 24 aprile, che aveva costretto Bolsonaro ad una riunione urgente con tutti i ministri.
Teich risultava al secondo posto nell’ordine della lista nera del presidente, al primo Guedes, Ministro dell’Economia, che invece sembra essergli sopravvissuto, non si sa bene ancora per quanto.
All’indomani del discorso di Bolsonaro, molti sono stati i commenti ilari sullo stato di salute del ministro che appariva stanchissimo e visibilmente provato. Del resto la situazione in Brasile é cosí tragica che i memes vengono spesso utilizzati per sopravvivere alla disperazione della novela tragicomica del governo. Simbolicamente il consacrato orario della ‘novela das oito’ é stato sostituito dal ‘jornal nacional’.
Mandetta, responsabile del ministero sin dall’inizio del governo nel gennaio 2019 aveva acquisito – anche grazie alla pessima gestione da parte del presidente – maggiore visibilità con la crisi causata dal nuovo coronavirus in quanto l’unico che sembrasse in grado di dare delle direttive di contenimento di una situazione, allora ancora in fase iniziale.
Ció non toglie che l’ex ministro della salute si dichiarava nemico del Servizio Sanitario Publico (SUS) – che invece ora non perde occasione di elogiare ricordando la giravolta Macroniana europea – e si dichiarava sostenitore dei piani sanitari privati; la sua provenienza è legata al settore agroalimentare, grande sostenitore dell’uso di pesticidi, nonché, responsabile nel 2018, dell’allontanamento di 11 mila i di medici cubani dal Brasile. Comunque, la situazione é cosí trágica da suscitare una forte mobilitazione “#ficamandett” nei giorni precedenti alla sua dimissione
Era prima stato chiamato al Planalto dal presidente per smentire una possibile dimissione, e il giorno dopo il ministro si è dimesso. Anche grazie all’appoggio popolare era riuscito a mantenere il suo incarico malgrado i forti contrasti con il presidente, ma le ultime settimane erano state caratterizzate da diversi disaccordi pubblici sulle strategie per frenare la velocità del contagio con Covid-19 al punto che l’ex-ministro ha affermato che la popolazione non sapeva “se ascoltare il presidente o il ministro della salute in relazione alle misure”.
Ugualmente sembra che Teich si sia lamentato in privato sulle difficoltá di conciliare i desideri del presidente Jair Bolsonaro con ciò che è possibile fare con le risorse disponibili nel paese e ciò che la scienza sostiene.
Del resto Bolsonaro, in linea con il suo modello di gestione filo-Trump, ha sminuito ripetutamente il ruolo della Organizzazione Mondiale della Salute arrivando a criticare direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità esplicitamente (“Sono stato accusato di genocidio per aver difeso una visione diversa dall’OMS. Le persone parlano così tanto di seguire l’OMS, giusto? il Direttore dell’OMS è un medico? no!”) approfondendo il disagio tra l’agenzia e il governo Brasiliano.
Se i due erano riusciti a trovare un accordo sulle contrastanti posizioni riguardanti le misure di distanziamento sociale, Teich a favore della distanza sociale mentre Bolsonaro radicalmente contro, come dimostrato dalle innumerevoli manifestazioni di giubilo pubblico da lui promosse con i suoi ormai definiti quasi dei fan ( da fanatico ) che rimangono un 30% dell’elettorato, l’ultima goccia sarebbe stata la nuova mossa di Bolsonaro per difendere l’uso della clorochina nei pazienti con covid-19, contrariamente alle raccomandazioni mediche e scientifiche che hanno già disapprovato questa decisione a cui anche Teich si oppone.
Negli ultimi giorni i due si sono trovati in disaccordo non solo sulla proposta del presidente di cambiare il protocollo del sistema pubblico di salute (SUS) permettendo l’applicazione del farmaco dall’inizio del trattamento ma anche sull’ampliamento delle attività essenziali durante il periodo della pandemia che portava ad includere saloni di bellezza, negozi di barbiere e palestre. Inoltre i due non riescono a trovare un accordo sulle linee guida per l’uscita dell’isolamento. Isolamento che in realtà non è mai stato totale e che in conseguenza della crescita del numero dei morti dovrebbe invece essere irrigidito.
I commenti dei governatori che il 1 di maggio erano stati richiamati a Brasilia, per una riunione speciale dovuta alla emergenza sanitaria, erano allarmanti: “Il ministro della salute è perso, è istruito dai militari e il governo di Bolsonaro non è nemmeno in grado di acquistare respiratori […] Il controllo militare su Teich è totale.
L’incontro non si é nemmeno tenuto al Ministero della Salute ma al Planalto, ed è stato aperto dal ministro generale della Casa Civile, Braga Netto. Confermando una tendenza ormai in voga nella maggior parte degli incarichi di governo – lo stesso sta succedendo al Ministero dell’ambiente che sta rimuovendo responsabili di carriera dalle principali funzioni di preservazione e tutela quali la FUNAI e l’IBAMA – il ministero sembra voler essere affidato nelle mani del generale Eduardo Pazuello rafforzando così la presenza di personale militare nel governo.
Altri nomi potrebbero essere quelli del deputato Osmar Terra (MDB-RS) nome allineato alle idee del presidente ma che, essendo del ex partito del presidente, membri dell’MDB hanno già avvertito che se viene invitato e va al governo, dovrà lasciare il partito.
Un altro nome che viene preso in considerazione è quello dell’oncologa medica Nise Yamaguchi, che è persino a Brasilia questo venerdì e che giá era stata nominata tra i possibili successori di Mandetta meno di un mese fa.
Chiamato per una riunione al Planalto questa mattina, subito dopo il rientro al Ministero Teich ha annunciato le proprie dimissioni. Diverse le reazioni del mondo politico e da parte delle autorità del paese.
Il presidente dell’Ordine degli Avvocati brasiliano (OAB), Felipe Santa Cruz, ha dichiarato che, con metodo e pazienza, “Bolsonaro sta distruggendo il Brasile e seminando morte e discredito”.
Le dimissioni sono state accolte da una onda di panelaços in varie cittá brasiliane ( proteste dai balconi nelle quali si usano padelle come casse sonore, a dire il vero manifestazione utilizzate originariamente dalla destra a cui molta gente ancora si oppone sviluppando altre forme di esprimere la propra contarietá al governo, come l’utilizzo di proiezioni laser – ne sono un esempio quelle della foto che accompagna questo articolo).
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