La comunità conviviale in festa

Noi di Comune siamo stati invitati, con altre amiche, amici e compagni, a partecipare a una nuova tre-giorni di festa dedicata all’editoria indipendente, “Atobiu 2022: Autogestione, informazione, autoproduzione. Per una transizione dal capitalismo”. Tra i promotori, la bella comunità dell’Asce Sardegna insieme al Movimento per la Decrescita Felice – Gruppo di Cagliari/Quartu e i produttori del mercato contadino agroecologico. Tante le storie quotidiane di una comunità che si prende cura della terra e vive in armonia con essa, sviluppandone le potenzialità e le relazioni di trasformazione. Una gran bella occasione, insomma, per alimentare la convivialità e la solidarietà anche grazie alla discussione, ai libri di Nova Delphi, alla musica e al cibo sano prodotto con criteri equi e di giustizia ambientale. Non ci siamo fatti nemmeno mancare nemmeno l’originale tombolata contadina, adesso c’è da pensare a un futuro

Domenica 4 novembre si è conclusa la tre giorni dedicata all’editoria indipendente, organizzata dall’ASCE, dal Movimento della Decrescita Felice di Cagliari – Quartu Sant’Elena, dalla comunità Il pane e le Rose e dal Mercato Contadino.

Sono stati tre giorni vissuti intensamente, all’interno dei quali abbiamo parlato di cultura e di modelli comunicativi. Abbiamo partecipato, grazie agli interventi dei relatori che si sono succeduti, alle varie esperienze della nascita e crescita di radio e testate “libere”.

Ci siamo addentrati, tramite un laboratorio ad hoc, nei meccanismi della costruzione di una casa editrice indipendente. Abbiamo ascoltato delle vere e proprie lezioni sul Medio Oriente, sulla situazione in Turchia e in Rojava e sulle relative correlazioni.

Ci siamo confrontati sui vari modelli economici possibili. Ci siamo addentrati, grazie agli interventi in presenza ed online, nei meccanismi di autoproduzione ed autogestione nei vari territori, partendo dalla nostra realtà isolana per arrivare sino in Sudamerica.

A completamento di questo discorso sull’autoproduzione, si sono tenuti dei laboratori, che ci hanno permesso di immaginare e toccare con mano dei possibili sistemi di produzione alternativi a quelli della Grande Distribuzione Organizzata.

A tutto questo dobbiamo aggiungere la bella selezione di libri messi in mostra dalle case editrici indipendenti organizzate da Germano Panettieri.

Possiamo affermare, riprendendo quanto detto da Riccardo Troisi, che non ci siamo fatti mancare nulla, né il buon cibo cucinato dalle volontarie e dai volontari delle associazioni aderenti, né i momenti conviviali, né la buona musica offerta dai musicisti a noi vicini: Andrea Andrillo, La banda Sbandati, Alessandro Lilliu, che ringraziamo di cuore, per non parlare dei prodotti messi in mostra durante il mercato contadino. Siamo convinti che tutti coloro che hanno partecipato siano usciti più informati e più consapevoli.

Certamente tutto ciò ha comportato uno sforzo organizzativo superiore a quanto ci immaginavamo, ma questo sforzo ci ha permesso di centrare gli obiettivi che ci eravamo prefissi:

–   continuare a costruire un luogo di incontro, 

–   offrire uno spazio di riflessione.

–   discutere di tematiche per noi interessanti

Luoghi, tempi e modalità di discussione per poterci confrontare e continuare a lavorare in maniera programmatica, in controtendenza rispetto al tentativo di farci passare da un’emergenza all’altra, per non permetterci di costruire possibili scenari alternativi. Questi tre giorni ci hanno fornito spunti per nuove iniziative.

Per questo, alla domanda se ne è valsa la pena, la risposta è affermativa.

Sì perché nonostante un lavoro di informazione non impeccabile, nonostante eventi concomitanti dettati dall’ennesima emergenza, nonostante la pioggia, nonostante fosse la prima volta che organizzavamo un evento così vasto e complesso, nonostante tutto ciò, ci siamo riusciti, la partecipazione c’è stata ed è stata una partecipazione attenta e preparata.

Questo ci permette di immaginare un futuro per questa iniziativa. Abbiamo iniziato ad immaginarlo.