Tra Padova e Torino è nata una app per trovare aziende che abbattono o annullano l’impatto ambientale dei loro prodotti: per ora sono state censite oltre 180 aziende, il 95% in Italia. L’ha ideata l’associazione Pop Economix, che ora sta portando avanti il “Blue revolution tour”, per parlare di economia civile e circolare, raccontando quello che di bello c’è nel mercato. Un mercato che siamo anche noi, che possiamo scegliere cosa e come consumare, abbattendo le nostre emissioni e dando spazio alle tante realtà che si muovono nella giusta direzione di rispetto dell’ambiente naturale
di Luca Cirese*
A Padova e Torino, città universitarie e di snodi per molte persone, opera dal 2013 Pop Economix, una realtà che si occupa di economia civile e circolare.
Tra gli ultimi progetti realizzati c’è la app Mercato circolare, che per prima permette di scegliere attività commerciali che abbattono o annullano l’impatto ambientale dei loro prodotti. Ne abbiamo parlato con due dei fondatori dell’associazione, Nadia Lambiase e Paolo Piacenza, che l’hanno ideata a seguito del loro spettacolo Blue Revolution, L’economia ai tempi dell’usa e getta.
Il tema di Blue Revolution è l’economia civile come risposta al drammatico inquinamento di plastica nel mare. È stato scritto da Alberto Pagliarino, direttore artistico e attore fondatore dell’associazione, e viene interpretato di volta in volta da lui, da Fabrizio Stasia o da Christian Castellano.
È la loro seconda rappresentazione, dopo Pop Economix Live Show che decise di raccontare, tre anni dopo, la crisi economica iniziata nel 2008. “Dopo aver raccontato il ‘brutto’ del mercato – dichiara ad Ecopolis Paolo Piacenza – abbiamo deciso di raccontare il bello, l’economia civile e circolare”.
“Siamo partiti da Antonio Genovesi, un professore di economia che, nella stessa epoca del più noto Adam Smith, già parlava di «felicità pubblica» – prosegue il direttore editoriale dell’associazione – per arrivare al 2001, quando Tom Szaky, un giovane canadese che studiava a Princeton, inventa, con il suo socio Jon Beyer, Terracycle: un’azienda che nasce producendo fertilizzante dagli scarti e oggi è un modello di impresa circolare, che prospera, ha creato lavoro e ci indica l’economia circolare come un orizzonte necessario”.
Ed è dalla responsabilità ambientale dell’impresa che l’associazione è partita per la creazione della app Mercato Circolare, realizzata collaborazione con l’agenzia torinese The Connective, allo scopo di raccontare le buone pratiche di economia circolare in giro per l’Italia e non solo. La app è disponibile gratuitamente negli store Apple e Android, censisce ad oggi 183 realtà, di cui il 95% in Italia, che hanno attività e prodotti a impatto zero o vicino allo zero.
È un’app pensata sia per singoli che per le aziende, che, oltre alla ricerca libera (per “negozi” e “prodotti”), permette anche di conoscere le realtà della blue economy – quelle che rispettano il principio generale dello scarto come risorsa – vicine alla propria posizione e di fare ricerca tramite le tag. Importante soprattutto la parte Partecipa in Prima Persona, dove si possono trovare non solo eventi sul tema dell’economia circolare ma anche associazioni e organizzazioni eco-sostenibili.
“L’idea della app è nata in seguito allo spettacolo, che ci ha fatto scoprire tante realtà virtuose di economia circolare – dichiara ad Ecopolis Nadia Lambiase – abbiamo così deciso di creare un sistema semplice per renderle accessibili a tutti, a partire da i nostri spettatori”.
“Tra le più belle realtà trovate mi piace ricordare – prosegue la presidente dell’Associazione Pop Economix – Le due di latte e la siciliana Orange Fiber che usano una lo scarto del latte e l’altra quello degli agrumi per creare un filamento per i vestiti; così come Arcadia design che produce sedie e tavole che poi possono essere portati indietro per essere rigenerati. E ancora Ecoplanner, azienda creata da tre donne di Roma che organizza matrimoni eco-sostenibili”.
Ma Paolo Piacenza e Nadia Lambiase non si fermano qui: stanno ragionando di trasformare l’app in una start-up, rendendola così un luogo dove vendere e acquistare prodotti online. Adesso vanno avanti con il Blue revolution tour per raccontare le belle esperienze che già oggi provano a muoversi nella direzione giusta.
E voi, che aspettate a scaricare la app? Serve il contributo di tutti per dare spazio a queste nuove realtà, anche grazie alla possibilità di fare rete e segnalare quelle ancora non censite: sul Sole24ore trovate la mappa delle prime realtà di economia circolare censite a Nord Est.
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*redazione Ecopolis
Viviana Taccione dice
Buongiorno, dato che non ci sono riferimenti di contatto sul sito indicato,
mi rivolgo agli autori della APP tramite questo articolo.
Ringrazio Luca Cirese per la segnalazione. 🙂
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Buongiorno,
sono un’autrice di ebook, libri e trainer di corsi di formazione
e mi occupo, tra le altre cose, di decrescita e downshifting
Sarei interessata al vostro progetto di censimento
delle aziende dell’economia circolare
https://www.mercatocircolare.it/
ma sono rimasta molto colpita dal fatto
che o si scarica l’APP oppure non ci sono riferimenti
per chi vuole navigare da personal computer.
So che ormai più della metà delle persone navigano da smartphone,
ma non tutti passano ancora la vita incollati a appendici multimediali minuscole,
c’è anche chi preferisce usare un computer tradizionale, uno schermo grande e una tastiera.
Personalmente non ho neanche uno smartphone, nonostante le pressioni del mercato.
Sono cosciente che questa mia presa di posizione è un po’ giurassica,
ma dato che vi occupate di economia circolare, riciclo, riuso
(e mi auguro non sia solo una posa),
mi sembra davvero un controsenso che obblighiate le persone ad usare
uno strumento come lo smartphone, con un ciclo vita brevissimo,
un prodotto che diventa obsoleto a livello di percezione e di programmi,
un prodotto che inquina, devasta l’ambiente, sfrutta le persone,
e che potremmo definire il simbolo di questa società dei consumi usa e getta.
Questo mi sembra un po’ incongruente.
A parte questa riflessione, che spero di cuore non venga presa come una critica
ma che possa esservi utile per implementare un progetto di valore come il vostro…
Come posso fare per accedere alle vostre informazioni?
Ho provato a scaricare l’app dal google store ma non mi fa vedere nulla
se non indico uno smartphone.
E’ possibile?
Grazie di cuore e buon lavoro!
ツ
Viviana Taccione
Presidente A. C. I FEEL GOOD
Soluzioni per il Benessere, l’Abbondanza e la Liberta’ Personale