«Non buttate via niente, ma suonatelo!». Questa la filosofia della nuova corrente musicale green che vede protagonisti tutti quei gruppi musicali decisi ad abbandonare i comuni strumenti, per ricercare un nuovo sound attraverso l’utilizzo di materiali di recupero. Frugando in una cantina o cambiando destinazione d’uso ad un vecchio elettrodomestico, in questo modo prendono vita nuovi strumenti musicali con cui creare suoni unici e originali con lo scopo di intrattenere il pubblico e allo stesso tempo sensibilizzare sui temi dell’ambiente. Lungo la nostra penisola sono diverse le formazioni impegnate su questo fronte: qui segnialiamo le più conosciute.
Cominciamo con i bergamaschi Manzella Quartet? Formazione Instabile, la più particolare tra le band ecologiche del nostro paese, che si distingue per due caratteristiche: la totale mancanza di strumenti musicali «classici» sul palco e il cambio di formazione ad ogni concerto. Da qui appunto la definizione di «formazione instabile», può capitare anche che al quartetto si aggiungono altri elementi, creando così un sound sempre differente e proponendo al pubblico uno spettacolo imprevedibile e coinvolgente grazie all’aiuto dei loro attrezzi musicali (come amano chiamarli). (…)
Strumenti usati dal Manzella Quartet? Formazione Instabile: lo Stendofono (strumento ricavato da uno stendibiancheria cui sono stati applicati una cassetta di legno che funge da cassa armonica, viti e bulloni come chiavi per accordare, corde da chitarra acustica); la tegliarra (utilissima per virtuosismi culinari, la tegliarra è apprezzata anche per l’antiaderenza, che consente un basso consumo di corde durante l’utilizzo); l’Eco-batteria (la vera anima dei Manzella è una vera e propria discarica: un bidone dell’immondizia, un bidone di olio per motore a gasolio, una pentola per le castagne, due padelle antiaderenti, un coperchio, un secchio di vernice e un piatto rotto, un campanaccio…); il bidonbasso (un bastone per le tende, un bidone, una corda per stendere i panni. Proprio come un vero contrabbasso, almeno, per l’orecchio, finchè non lo vedi); la washboard (un asse per lavare i panni, che insieme con le fruste per sbattere le uova, un cucchiaino da caffè e un piatto tagliato, diventa uno strumento musicale strepitoso, in grado di creare uno stupendo tappeto sonoro); il battifono (altro strumento a denominazione di origine (in)controllata proveniente dal mondo fiabesco dei Manzella…due piccole assi di legno e un battiscopa segato in più parti che creano una pseudo marimba molto minimal. Un bidone per la raccolta del “verde” a fare da cassa armonica di uno strumento veramente eco-chic);
A Mantova troviamo loro i Miatralvia (in dialetto non buttarlo), un gruppo di giovani musicisti nato nell’aprile del 2010 all’interno di un progetto di animazioni e laboratori per bambini e ragazzi di tutte le età della Cooperativa Lunezia. (…) Una volta scoperto che la discarica può diventare il loro personale negozio di strumenti, questi ragazzi iniziano a servirsi ogni volta di oggetti diversi riarrangiando così in versione “eco” cover di band famose spaziando dai Kraftwerk ai Coldplay, da Paolo Conte ai Depeche Mode, dagli AcDc a De Andrè, dai Ramones ai Bluvertigo. (…)
Arriviamo nelle Marche dove incontriamo il Riciclato Circo Musicale, quattro musicisti che dal 2005 hanno deciso di sposare la causa dell’ecosostenibilità producendo musica alternativa attraverso l’utilizzo di strumenti ricavati da materiale di recupero (…), sonorità sorprendenti prodotte dall’uso degli elettrodomestici. Stimolando così la fantasia degli ascoltatori e proponendo loro una vasta gamma di generi musicali: dalla World Music al Trip Hop, dal Rock alla Techno. Proprio il pubblico diventa il protagonista delle performance live dell’ eco- band, che a ogni concerto distribuisce un centinaia di strumenti alla platea formando una vera e propria orchestra alternativa. (…)
Il nostro tour dello stivale alla ricerca di gruppi green si ferma in Campania con i Capone & BungtBangt. Sono loro i veri pionieri dell’eco-music con alle spalle dieci anni di onorata carriera e ben cinque album all’attivo (…). Un percorso che nasce osservando una nonna impegnata nella realizzazione di bambole con materiali di scarto: la retina delle patate come vestito, quella del caciocavallo come sottoveste, gli orecchini con gli anelli dei portachiavi e il velo realizzato con l’organza delle bomboniere. (…) Capone e soci hanno deciso di non tenere per loro questa capacità, ma vogliono coinvolgere anche le nuove generazioni attraverso seminari, workshop, lezioni e incontri in cui trasmettono il concetto del riciclo creativo.
Nel sito comesuonailcaos.it è possibile trovare dei video tutorial dai quali poter imparare i rudimenti di quest’arte e costruire strumenti sempre nuovi con materiali che andrebbero nel cestino della spazzatura. In questa pagina potete accedere non solo a tutti i più recenti workshop, ma aggiornarvi sulle prossime date e città per partecipare ai prossimi incontri. (…)
Ampi stralci di un articolo pubblicato da stilenaturale.com il 27 settembre.
Rici Riu dice
Prototipi Discartus live!!
all’Eco.Logic Market
al Brancaleone
il 30 settembre