Nel 2009 una decina di persone, quasi tutti ragazzi del Salento, andati lontano per studiare e poi tornati senza riuscire a trovare un lavoro e soprattutto senza prospettive, fondano “Diritti a Sud” con l’intento di sostenere le persone sfruttate che vivono nelle campagne e ai margini delle città in condizioni di vita disumane, persone alle quali il caporalato agricolo ha tolto dignità e diritti. Nel 2014 nasce così il progetto SfruttaZero, portato avanti dall’Associazione Diritti a Sud a Nardò (Lecce) e Solidaria a Bari: una forma di lotta per la tutela della dignità, di un reddito dignitoso. «Eravamo dieci e ora siamo il doppio: un gruppo di persone fra i venti e i sessanta anni, con una rete di collaboratori che ci dà una mano a svolgere tutte le nostre attività. Ad oggi non abbiamo ancora una sede fissa ma, negli anni, abbiamo portato avanti numerosi progetti, fra cui una scuola di italiano completamente gratuita e, nel 2015, abbiamo creato il nostro progetto più importante: “Sfruttazero“: il marchio della nostra salsa di pomodoro, realizzata da lavoratori assunti e contrattualizzati e con busta paga regolare, così come prevede il contratto nazionale. Offriamo occupazione e diamo tutto ciò che prevedono le leggi sul lavoro. Sembrerebbe una storia normale e invece è eccezionale in alcuni contesti».
I pomodori di Sfruttazero, come sanno bene i lettori di Comune, sono coltivati con il minimo dispendio di acqua, con prodotti a bassissimo impatto sulle colture e assolutamente privi di prodotti di sintesi. Un progetto ambizioso costruito in perfetta sinergia tra migranti e locali. Sostenuto con i fondi dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese e con il supporto di Banca Etica, il progetto è cresciuto e se nel 2015 i ragazzi di “Diritti a Sud” producevano 2.500 vasetti di salsa, oggi ne producono circa 22.200.
Diritti a Sud ha inoltre intessuto rapporti anche con altre realtà simili, quali l’Osservatorio Migranti della Basilicata, per creare una rete sempre più ampia per la tutela dei diritti umani. Per questo l’associazione ha ottenuto due premi internazionali come il Livatino, un premio antimafia che riconosce l’impegno sociale, e il Lush Spring Prize dove Sfruttazero ha superato oltre 250 candidati. «Ora la sfida è trasformare i “Sud del Mondo”, inteso come disagio e diritti negati, in Sud dell’accoglienza, della legalità, delle opportunità, del riscatto e dei diritti. Per tutti».
Fonte:
Sandra Cangemi dice
Ciao. Le passate Sfruttazero sono distribuite anche a Milano? Da chi? Faccio parte di un gruppo d’acquisto e sarei interessata. Tutto il mio appoggio al vostro difficile impegno.
Sandra
Graziana dice
Ciao Sandra, a Milano la salsa SfruttaZero è distribuita dalla fabbrica recuperata e autogestita Ri-Maflow (Trezzano sul Naviglio), che puoi trovare su questo sito: https://www.fuorimercato.com/punti-fuorimercato/milano/trezzano-sul-naviglio.html. Grazie.