Non è stato ascoltato neppure il fermo richiamo del Commissario ai diritti umani del Consiglio d’Europa, da anni critico sugli accordi di cooperazione operativa tra Italia e governo di Tripoli, che neppure rappresenta tutta la Libia, sul fronte del cosiddetto contrasto dell’immigrazione “illegale”. Accordi che si basano sul coinvolgimento di milizie apertamente colluse con i trafficanti, come dimostrano i casi Dabashi a Sabratha e Bija a Zawia. Trafficanti “in divisa” che hanno avuto libero accesso nei ministeri italiani e nel centro di accoglienza di Mineo (CT).
Si rinnova per altri tre anni il Memorandum d’intesa tra Italia e Libia, firmato il 2 febbraio 2017, con il trasferimento di risorse e mezzi alla sedicente “Gurdia costiera libica” che, come denunciato anche da Amnesty International, in questi anni ha rigettato nelle mani dei trafficanti decine di migliaia di persone. Una complicità manifesta che ha violato i diritti umani e ha costituito le basi per veri e propri crimini contro l’umanità. Nessuno conosce ancora i termini nei quali… SEGUE QUI
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Cancellate quel Memorandum campagna Io Accolgo
Mailbombing: l’accordo con la Libia va cancellato subito
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Anna Maria Piemonte dice
Che orrore, la storia non insegna e la memoria è perduta, è un’Italia che, sempre più, sta resuscitando le peggiori nefandezze del passato a partire dalle ideologie che hanno sostenuto il colonialismo e il razzismo, ed hanno costruito i nostri immondi immaginari postcoloniali, contribuendo a creare bieca e malcelata xenofobia, fino agli atti più criminosi del fascismo, oggi perfino ridimensionati se non addirittura giustificati e perfino negati. Questo disumano accordo con la Libia porta il segno di un triste passato con il quale la nostra piccola Italietta ancora rifiuta di fare i conti.