S. ha chiesto calmo il cellulare alla maestra, con disinvoltura ha installato la tastiera cinese e ha cercato una canzone a lui cara su YouTube. Sorpresa: era Fra Martino campanaro. Accade anche questo nelle scuole quando c’è da apprendere con i canti di Natale
“Sarebbe bello per la festa di Natale cantare ai genitori una canzone in un’altra delle nostre lingue… Una canzone facile”. “Io ne conosco una per bambini piccoli”. S. ha chiesto calmo il mio cellulare, con disinvoltura ha installato la tastiera cinese e ha cercato la canzone su YouTube. Sorpresa: era Fra Martino campanaro!
“Ma come facciamo a impararla?”. “Ve la scrivo!”. E si è messo a scrivere alla lavagna questo piccolo capolavoro di “traduzione” dei suoni da una lingua all’altra. In pochi minuti la cantavano tutti.
Quando qualcuno mi chiede se i bambini stranieri rallentano il programma io penso a S., bravissimo in tutto e gentile, mito per tutta la classe. E mi piace immaginare per lui un bel futuro.
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Antonella Meiani, maestra a Milano, è autrice del libro Tutti i bambini devono essere felici (Terre di mezzo)
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