Il secondo incontro annuale di Genuino Clandestino – tra Mondeggi, Firenze e Campi Bisenzio – si tiene tra il 7 e il 9 ottobre. È come sempre “intergalattico” perché non si sente a suo agio nei confini, a cominciare da quelli “nazionali”, ma si apre a ogni mondo nuovo che si prova a costruire a partire dalle resistenze e dalle ribellioni esistenti nei territori. A quelli più geograficamente vicini, ma anche alle risonanze di quelli che da ogni angolo del pianeta mandano segnali antisistemici. Quest’anno l’incontro si propone, tra le altre cose che ne segnano e inventano ogni volta il profilo (convivialità, festa, allegria, condivisione di cibo, musica, mercati, ecc.), di mettere a confronto e sviluppare ogni convergenza possibile in modo particolare tra almeno tre grandi vertenze del territorio: quella di Mondeggi Bene Comune, quella del collettivo di fabbrica della GKN e quella dell’Assemblea Ecologista Toscana, che a sua volta ne racchiude molte altre. Quello che è appena cominciato non sarà certo un autunno facile, venti di guerra e di devastazioni sociali e ambientali soffiano con inedita violenza, per coltivare speranza forse mai come oggi dobbiamo affidarci alla terra
Il 13 e il 14 maggio la carovana di Genuino Clandestino si ritrovò nella verdissima Irpinia con rinnovato entusiasmo e rinnovata voglia di esserci dopo il problematico buio pandemico (ancora da digerire). Il giorno successivo, domenica, come di consueto facemmo il mercato tutti e tutte insieme a Napoli, a Scampia, sotto al centro territoriale Mammut e insieme ai compagni e alle compagne del Gridas.
La terza e ultima giornata di questi nostri incontri che chiamiamo “intergalattici” segue sempre ai due giorni di discussioni, tavoli di lavoro, cerchi e tanta convivialità e condivisione di cibo, sguardi, sorrisi, gesti, parole, idee e pratiche a confronto. È un momento che prevede, alla fine, i saluti, gli abbracci, gli “arrivederci alla prossima”. Poi, già mentre percorriamo le strade che ci riportano ai nostri territori, ci immaginiamo come raccontare il vissuto nelle nostre assemblee, nelle nostre comunità con l’entusiasmo e la carica ricevuta e data.
La terza giornata dell’incontro intergalattico è sempre un momento di fortissima intensità politica ma anche di festa, di pura convivialità e di apertura del movimento a tutti e tutte. Genuino Clandestino incontra la città che ospita la tre giorni e le reti locali che organizzano si danno da fare per trovare situazioni e luoghi che abbiano qualcosa da dire e da ricevere.
Luoghi che ispirano la possibilità di far incontrare mondi apparentemente lontani ma che, attraverso i contenuti e l’immaginario agitato da GC, possano trovare chiavi di lettura del nostro presente che ci diano la forza di lottare insieme in una ottica antisistemica.
Lotte, agende di mobilitazioni, rivendicazioni, campagne informative, difesa dei territori, autodeterminazioni personali, alimentari, energetiche e territoriali, condivisione di piattaforme, di programmi politici, di quella politica che è l’essenza del vivere comune, mutualismo e cooperazione, dal basso, decentralizzando e disperdendo il potere, prevedendo la partecipazione attiva e non la delega.
Una politica che riguarda i nostri territori, il nostro abitare i luoghi, che richiede il nostro impegno e la nostra partecipazione ad essa non nel tempo libero lasciatoci dalle nostre occupazioni, lavoro o studio, ma che si esprime con le nostre vite, tutti i giorni, in tutte le ore, continuamente.
Perché chiamiamo questi incontri “intergalattici”? Niente di molto particolare, è solo che una volta usavamo definirli “nazionali”, poi quell’aggettivo ci è sembrato un po’ riduttivo e abbiamo deciso di aprire l’orizzonte della partecipazione, senza limiti. Anche se, per ovvie ragioni, ci sono persone che arrivano da territori italiani, ci sentiamo parte di mondi più vasti, aperti e allergici ai confini.
È inoltre consuetudine, ad ogni incontro intergalattico di GC (ce ne sono due l’anno, uno in primavera, possibilmente appena prima di essere sequestrati dai nostri orti, ed uno in autunno, fra le vendemmie e le raccolte delle olive), decidere insieme dove si effettuerà il prossimo, ovvero dove una rete locale si propone di organizzare il concentramento delle altre reti portandone alla luce le motivazioni.
Può succedere, lo si è visto in passato, che si decida di aiutare nella costruzione dell’incontro reti nascenti o meno radicate nei territori per dare una “scossa “ ai processi aggreganti che, inevitabilmente, uno sforzo comune scatena.
Nel maggio scorso, durante l’incontro nei territori campani, fu deciso che il prossimo, quello autunnale, si sarebbe svolto in Toscana, con la rete fiorentina impegnata in prima persona (comunità di resistenza contadina Jerome Laronze).
Il motivo per il quale fu approvata la proposta era, in primo luogo, di sostenere la rete locale che si sentiva di impegnarsi in quel percorso organizzativo. Non meno importante, per determinare la scelta, era però la coincidenza, nei territori toscani, di tre importanti vertenze che hanno avuto grande risonanza per le tematiche di interesse generale in loro contenute e dall’importanza di unirle in qualche modo.
Questo incontro intergalattico sarà dunque incentrato sulle convergenze.
– La prima delle tre è l’esperienza di Mondeggi Bene Comune, fattoria senza padroni.
Fra GC e Mondeggi c’è un rapporto particolare in quanto ci sentiamo un po’ parte dell’esperienza fin dal suo nascere. Di conseguenza questa grande sperimentazione sociale e produttiva racchiude in sé tutto l’immaginario e tutte le pratiche che Genuino Clandestino promuove e realizza. Un immaginario di neocontadinità che, partendo dalla terra come bene comune, pratica l’accesso ad essa in modo collettivo, dal basso. Poi, attraverso mutualismo e autogestione, ne definisce l’uso civico sottraendola alla speculazione dell’agrobusiness .
La comunità di Mondeggi, dopo 8 anni di gestione civica di un bene comune, si trova ad affrontare una delicata fase politica nella quale la necessità di sperimentare nuove forme di convivenza produttiva si scontrano con percorsi di normalizzazione imposti dall’alto.
– La seconda realtà dei nostri territori è l’Assemblea Ecologista Toscana. Questo coordinamento racchiude al suo interno molte delle vertenze di comitati, gruppi, movimenti di persone impegnate in difesa dei propri territori. La forte ed evidente interconnessione fra i tentativi di difendere i territori dalle devastazioni e la voglia/esigenza di ricostruire le comunità territoriali che siano in grado di esercitare la loro autonomia e la loro sovranità alimentare e territoriale si combina totalmente con le pratiche proposte dalle reti di GC .
Il collettivo studentesco EXPLOIT di Pisa sottolinea come quella economia e quella politica che il sistema ci impone come uniche praticabili considerino la natura una risorsa gratuita ed infinita dalla quale i potentati economici sono autorizzati all’estrazione di risorse, al consumo di suolo, alla devastazione dei territori ed allo scarico indiscriminato dei rifiuti sovraprodotti.
Il MOVIMENTO NO BASE né a Coltano né altrove, ci dice che la connessione tra estrattivismo e militarizzazione dei territori intossicherà sempre di più il nostro futuro e quindi diventa pressante l’esigenza di costruire alternative dal basso in sintonia con le comunità e l’ambiente in cui viviamo.
Stesse suggestioni provengono da L’ASSEMBLEA PERMANENTE NO KEU che a Empoli si organizza contro le amministrazioni pubbliche e le mafie in relazione allo scandalo dei rifiuti tossici provenienti da fanghi dell’industria conciaria di Santa Croce interrati nelle massicciate stradali dell’empolese. Idem il COORDINAMENTO LA LECCIONA NON SI TOCCA difende l’ultimo bene pubblico e naturalistico ancora rimasto inviolato in un territorio devastato dalle mire speculative in Versilia.
Il collettivo ATHAMANTA denuncia l’estrattivismo delle cave di marmo nelle Alpi Apuane e promuove percorsi di critica antisistemica con pratiche di formazione e informazione.
Il PRESIDIO NO INC NO AERO – la piana contro le nocività, ha costruito uno spazio fisico, un presidio dove si realizzano, in modo conviviale, autoformazione e informazione contro le devastazioni proposte dalle amministrazioni sulla pian Fiorentina con il progetto dell’inceneritore e per la costruzione del nuovo aeroporto. Dal presidio partono le mobilitazioni .
Trovano spazio in quel contesto ALTERPIANA, che propone: dal collasso ad un nuovo ambiente di vita per l’avvio di un processo comune di iniziative e sperimentazioni e gli attivisti della strategia RIFIUTI ZERO.
Ovunque ci sia attivismo nei confronti delle ennesime grandi opere inutili e dannose, dovunque ci sia reazione in difesa dei propri territori, dovunque si rivendichi la sovranità territoriale delle comunità locali si intraprendono percorsi all’interno dei quali si allargano gli orizzonti delle lotte che si fanno antisistemiche. In questi contesti diventa naturale ricercare percorsi conviviali intorno alla terra che vanno in direzione dell’autonomia e delle autodeterminazioni.
– La terza vertenza è quella degli operai della GKN, terza ma non certo ultima, anzi così presente nei nostri territori, si è allargata enormemente e sta proponendo su tutto il territorio nazionale un interessante collegamento fra le questioni produttive e occupazionali tradizionalmente care al mondo del lavoro e la questione ecologista, in relazione alla sovranità territoriale.
Il prezioso lavoro del collettivo di fabbrica della GKN che in questo anno di presidio ha saputo comunicare e sviluppare non ha bisogno di presentazioni. Una considerazione su tutte:
Questa impostazione mette finalmente in crisi il paradigma crescita e produzione di beni e servizi a prescindere, funzionali solo all’occupazione come unica fonte di risorse per vivere, anche se di impatto devastante e mortifero sul piano sociale e ambientale.
La fabbrica che diventa di fatto “pubblica” perché ripartirà solo con l’intervento di fondi pubblici dovrà anche essere integrata, dovrà quindi produrre per il territorio ciò che serve al territorio.
Alcuni dei più anziani operai della GKN hanno detto che in quel luogo, prima della fabbrica c’erano campi che producevano il cibo per le comunità locali, sono stati distrutti per “dare lavoro” e adesso non ci sono più i campi e non c’è più neanche il lavoro: riprendiamoci tutto!
La vertenza è in completa apertura ad idee e proposte, a contaminazioni e vere e proprie convergenze e condivisione di lotte e obbiettivi .
Il 7-8-9 ottobre ci sarà l’incontro intergalattico di Genuino Clandestino A Firenze -Mondeggi-Campi Bisenzio davanti ai cancelli della GKN.
I primi due giorni, il venerdì e il sabato saranno a Mondeggi con una piccola incursione al mercato contadino di Firenze in Piazza Tasso il venerdì pomeriggio e, specie con il sabato, saranno ricchi di incontri tavoli tecnici e tematici. Il tutto sfocerà, nella giornata di domenica, con il mercato contadino di GC incastrato fra i cancelli della fabbrica in presidio e il centro commerciale più grosso dell’area fiorentina, I Gigli.
I “mostri ” dell’idra capitalista neoliberista, con le loro colate di cemento, hanno distrutto il nostro ambiente e hanno consolidato il paradigma lavora (sempre più precario), consuma (sempre più spazzatura), crepa (solo come un cane).
Oltre alle consuete attività del mercato con prodotti contadini, musica, teatro, chiacchiere in libertà in un contesto conviviale ci saranno anche due importanti assemblee dalla mattinata. Una nel mercato sulla convergenza fra le reti contadine, la fabbrica in agitazione e i lavoratori della grande distribuzione organizzata e l’altra sulla fabbrica pubblica e socialmente integrata.
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