redazione di Comune
Facciamo Comune insieme
Raccontare il mondo ogni giorno per non abituarsi al dominio
Il tempo del terrore ha rubato la scena del circo mediatico. Quella che chiamano “la dolorosa ma inevitabile rinuncia a un po’ della nostra libertà” sembra aver seppellito anche il tempo della crisi. E poi, dicono i network che contano, il peggio è passato: dalla crisi stiamo cominciando ad uscire. Le guerre devastano il pianeta come forse mai era accaduto prima ma si sa che in passato hanno spesso salvato l’economia. Come avvenne dopo la grande depressione del ’29.
La guerra dei giorni nostri è ovunque, tra gli Stati e dentro gli Stati. Insegue, spietata, perfino chi lascia tutto e fugge per allontanarsene. E poi c’è la guerra di tutti gli Stati contro tutti i popoli, con le sue armi, i muri e i recinti. È la stessa guerra che si combatte contro i fiumi, l’aria e la terra ma soprattutto contro la dignità delle persone per sottometterne ogni aspetto della vita alle insaziabili esigenze dell’accumulazione di denaro e di potere.
È insensato continuare a chiedere ai potenti di fare il contrario di quel che fanno, è assurdo aspettarsi da loro i cambiamenti alla profondità necessaria. Possiamo costruirli noi, ogni giorno, ma dobbiamo imparare ad ascoltare e ad ascoltarci. E poi bisogna inventare uno sguardo diverso sulla realtà e una nuova capacità di sognare. Noi pensiamo che sia essenziale cominciare anche a raccontarli, quei cambiamenti. Vi andrebbe di aiutarci?
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VI ANDREBBE DI AIUTARCI?
Per una volta parliamo di noi. Sì, di questa piccola avventura che fra qualche mese vorrebbe compiere quattro anni. Un’età delicata, bella e difficile. Così abbiamo pensato che sia arrivato il tempo di cambiare passo soprattutto su una questione. Quella della consapevolezza di non poter fare da soli. Lo abbiamo sempre saputo, l’abbiamo scritto spesso. Dobbiamo inventare un “come” fare comune insieme. Con chi vuole, come può e quando potrà. Per questo vi chiediamo di condividere un problema e lanciamo una nuova campagna da far vivere ogni giorno. Se questa nostra appassionata fatica serva davvero a qualcuno o a qualcosa, dovrete dircelo voi che leggete. Alla vecchia maniera: poche righe di adesione alla campagna 2016 () per spiegare se e perché volete che Comune continui a esistere ma, per chi può, anche un essenziale sostegno concreto di almeno 20 euro, o 5 euro al mese per tutto il 2016, se preferite
L’ARTICOLO COMPLETO
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Versamenti sul: c/c bancario dell’associazione Persone Comuni
IBAN IT58X0501803200000000164164; Banca Pop. Etica, Roma;
causale Campagna 2016 – È possibile inviare il sostegno anche con PAYPAL
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Rosetta Cavallo dice
Anch’io aderisco e sostengo con convinzione il prezioso lavoro che Comune-info svolge.
Altri mondi sono possibili. Altre realtà esistono e vanno raccontate e supportate con tenacia e passione. Sostenendoci a vicenda acquisiamo maggiore forza, fare Comune insieme vuol dire sentirsi meno soli, vuol dire tenere accesa la speranza.
emanuela bussolati dice
aderisco di sicuro (e lo faccio domattina, così non me lo dimentico!)
Simona dice
Aderisco a “Comune – Info” perché è una delle poche realtà, in grado di rappresentare, chi, come me, riconosce i valori di una sana comunità fondata sul rispetto e la dignità dell’individuo. Chi, come me, non si rassegna di fronte a evidenti e continui atti di sabotaggio, all’equilibrio civile. Chi come me, è consapevole che il sistema socio-politico-economico attuale, non è compatibile con l’essere Umano. In prospettiva di ció è necessario sostenerci e fare comune insieme. Perché un futuro dignitoso è possibile, basta volerlo.
Un abbraccio comune alla redazione, complimenti per l’ottimo lavoro.
Simona
Antonietta Lelario dice
Aderisco alla campagna “Facciamo comune insieme” perchè spesso sono rincuorata dalle “buone”notizie che fate circolare. Non solo denunce e proteste, non solo attese messianiche, nè illusioni su un potere buono che agirà dall’alto. Capacità invece di girare lo sguardo verso ciò che già sta cambiando per interrogarne il senso. C’è consonanza con la politica delle donne che pratico da tanti anni nei collettivi femministi, nel Cidi prima e nel Circolo la Merlettaia oggi: una politica che vuole indirizzarsi a tutti e vuole ascoltare chiunque lo meriti. Invio contributo di 20 euro