La guerra, il genocidio, la deportazione di massa sono tornate nel nuovo secolo. Intanto il signor Emmanuel Macron incita i leader europei a non essere vigliacchi di fronte alla guerra che ritorna sul suolo europeo, e ad essere all’altezza della Storia. Questo è il panorama. È ora di mettersi accanto a cerca linee di fuga. È ora di disertare. È ora inventare modi diversi per sopravvivere
Ho sempre resistito all’idea di creare un blog personale, ed è forse per disperazione se adesso mi decido a fare questa cosa un po’ ridicola. La disperazione è l’ultima risorsa del pensiero che si riconosce impotente davanti all’orrore, e l’orrore è sotto i nostri occhi, in ogni anfratto della Mediasfera, in ogni luogo del pianeta, in ogni ora della giornata.
L’orrore è la naturale prevedibile conseguenza dello scatenarsi del principio competitivo che da quaranta anni ha cancellato l’etica, l’estetica, e inquinato la percezione. La legge del più forte è dilagata dall’economia alla biopolitica alla psicosfera. E il più forte è uno squilibrato nazista: Elon Musk, Netanyahu.
Nel 1919 Sandor Ferenczi disse che la psicoanalisi non ha strumenti per curare la psicosi di massa, e la psicosi dilagò nei decenni successivi. La psicoanalisi non ha trovato gli strumenti per la cura, e la politica neppure.
La guerra, il genocidio, la deportazione di massa sono tornate nel nuovo secolo, e nell’anno 2024 promettono di estendersi e intensificarsi.
Nel 1945 avevamo detto: mai più Auschwitz. Nie wieder. Nevermore. Ma nie wieder è adesso, a Gaza. Never more è adesso alla frontiera tra il Messico e gli Stati Uniti, nel mar Mediterraneo tomba di centomila annegati. Mai più è adesso lungo tutta la linea che divide la razza bianca agonizzante ma super-armata, dalle masse dei colonizzati che avanzano inarrestabili determinate alla vendetta senza speranza e senza internazionalismo.
Il ritorno di Auschwitz nella striscia di Gaza prova che l’esperimento umano ha fatto fallimento. Quali forme tende ad assumere la terminazione? Sterminio nucleare, collasso climatico o sospensione definitiva della riproduzione sessuata?
Emmanuel Macron incita i leader europei a non essere vigliacchi di fronte alla guerra che ritorna sul suolo europeo, e ad essere all’altezza della Storia. Altezza? La Storia è storia della bassezza armata cui nulla può opporsi.
Ipocrisia e romanticismo dominano il linguaggio degli europei. Su Liberation un ex maoista convertito alle leggi del mercato e della guerra lancia il demente appello: Aux armes, européens, sulle note della Marsigliese. “Le moment est venu pour l’Europe de mettre en place une véritable industrie de défense”, proclama Serge Juli. Romanticismo rancido, riarmo accelerato, mobilitazione di un continente di vecchi terrorizzati e rabbiosi, di giovani psichicamente fragili, sessualmente anoressici, decisi a non riprodurre un’umanità tanto schifosa.
Un continente la cui intellighenzia è in preda all’Alzheimer. Questo è il panorama. È ora di cercare linee di fuga. È ora di disertare, cercare nuove armi e nuove tecniche di sopravvivenza.
[Pubblicata anche nella newsletter https://francoberardi.substack.com e qui con l’autorizzazione dell’autore]
maza dice
Sì disertare! Le nuove armi saranno le nuove tecniche di sopravvivenza
(decrescita!), ma non prima di uno sforzo organizzativo collettivo enorme quanto insperato, per uno sciopero generale, occupando tutte le piazze al grido Basta Guerre! Sciopero ad oltranza fino alla fine di tutte le guerre..se non proprio tutte almeno quelle a noi più vicine, per dio!
Daniela Dal Lago dice
Sì la storia bellica con tutti i suoi orrori ci ha insegnato poco, ma sono ottimista sull’ultima possibilità: diserzione in massa! Almeno questo avremo imparato, o no?!
Stavolta le dispute se le risolvano LORO, quelli che le guerre le hanno sempre decise ma mai combattute!
maria criistina laurett dice
si può aprire un pubblico dibattito sugli strumenti da adottare Gli scioperi generali ce li ricordiamo come andarono venti anni fa e così le grandi manifestazioni
Pensavo a conferenze stampa di denuncia contro il nostro governo e il parlamento europeo indette da accademici,intellettuali artisti ecc da tenersi davanti alle sedi significative ( Paazzi di governo,commissione europea,ambasciate USA e Israele)
noemi bruna eisera dice
Le piazze “oceaniche” fanno molto. Le conferenze e i messaggi di gente importante pure…..sono cose che vengono per forza viste ed ascoltate anche da chi è meno interessato e partecipe e che quindi arriva anche lui a prendere una posizione per la Pace. La cosa certa e che si DEVE fare qualcosa!!!!
Luca Bergo dice
Mi spiace. Ero a Bruxelles, quando un milione di persone manifestarono li contro l’invasione dell’Iraq e dell’Afghanistan e altri milioni in tutta Europa. Usa. Non servì a molto….
Gian Franco Zavoli dice
Fin quando non sapremo creare il cibo senza uccidere cellule animali e vegetali, saremo costretti di uccidere per sopravvivere invano, poichè si finisce sempre per morire comunque. Noi uccidiamo su scala industriale, nei macelli, tanti esseri viventi piccoli e grandi e questo significa che nel nostro inconscio si è creato l’istinto di uccidere che porta alle guerre ed agli omicidi. Chi non uccide o fa uccidere, non sopravvive e muore di fame e questo mi fa pensare che noi stiamo in inferno, dove nascono le guerre un pò dappertutto. Per conquistare il paradiso dobbiamo creare il cibo senza uccidere cellule vive. Quando ci riusciremo, pian piano, l’istinto di uccidere si cancellerà dal nostro inconscio ed avremo fatto un passo in avanti in direzione del “paradiso”. Questo istinto di uccidere che è in noi, mi fa pensare a mia madre, che quando disobbedivo, mi diceva : mi fa venire una rabbia che lo ammazzerei !
stella gaetano dice
CONDIVIDO L’ASSUNTO DI FONDO. ED E’ DA TEMPO CHE RITENGO CHE L’APOCALISSE E’ IN ATTO. Ma il problema è IL CHE FARE. Io ritengo che l’unica proposta concreta è LA PRATICA DELL’UTOPIA. Disertare eserciti armi guerre…ma anche consumismo usa e getta plastica …. LA CONVERSIONE ECOLOGICA l’eco paCIFISMO IL TRANSFEMMINISMO IL SALVARE VITE IN MARE …SONO IL RIBALTAMENTO DELLA STORIA. lA PRATICA DI UNA ALTERNATIVA DI VITA è UNA PROPOSTA “UNIVERSALE”. cOME IL SABOTAGGIO DI suv-jet-yacht-…SI PUò FARE DAPPERTUTTO. ed è UN ALTRO MODO DI disertare….costruire contropoteri nelle città del mondo unendo i movimenti è pratica dell’alternativa . GRETA che fa STRIKE davanti al PARLAMENTO SVEDESE smuove il mondo. Come andare in AMERICA in barca a vela. Se si facesse ora ponendo come obiettivo “immediato” CHIUDERE LE FABBRICHE DI ARMI E SMETTERE DI FINANZIARE I FOSSILI DAPPERTUTTO e FERMARE IL GENOCIDIO A GAZA…? Anche lo SCIOPERO UNIVERSALE può essere disertare ….LA DIALETTICA SERVO-PADRONE salta solo se il “servo” smette di “servire” il padrone…La conquista dello STATO come strategia è fallita nel secolo bREVE. E l’immaginazione può andare ancora al POTERE come si gridava sulle barricate a PARIGI….e, caro BIFO, abbiamo bisogno di UNA RADIO ALICE quotidiana come nel 77…. G.s. -blog.gaetanostella.it….intanto fare UNA LISTA ecopacifista per le elezioni europee potrebbe essere incredibilmente importante….
Daniela Dal Lago dice
Per questo ci siamo noi di Servizio Pubblico che stiamo provando a candidare qualcuno che ci rappresenti al Parlamento Europeo
Franco dice
Ciao Stella, il sottoscritto è più idealista e visionario di te. Ma ogni manifestazione e presidio contro la guerra, pure davanti alle fabbriche di morte, per non parlare della disobbedienza civile con la detrazione fiscale, si sono sempre rivelate un fallimento, dal punto di vista quantitativo….
Stefania Bianchi Janetti dice
Ho 67 anni e mi angoscia questo tempo di “occlusione” mentale. Chi comanda e decide di mandare al massacro i propri cittadini, sia che siano di un paese aggressore che di un aggredito, andando a dormire serenamente la notte? Temo per le generazioni future che magari, a nostra insaputa, stanno già facendo breccia e ci stupiranno.
Franco dice
Ciao Stella, il sottoscritto è più idealista e visionario di te. Ma ogni manifestazione e presidio contro la guerra, pure davanti alle fabbriche di morte, per non parlare della disobbedienza civile con la detrazione fiscale, si sono sempre rivelate un fallimento, dal punto di vista quantitativo….
Franco Casagrande dice
Sono sulla soglia dei 70, con un passato di attivista in zone di guerra e di conflitto. Ma l’essere idealista e visionario, si è scontrato violentemente contro una terrificante attuale realtà. Dove imperversa una geopolitica di guerra totalizzante, facendo finta di ignorare il secolo appena trascorso, di due guerre mondiali e tante altre guerre minori. La “pacifica” Germania si è impegnata con il suo governo “rossoverde”, a spendere cento miliardi di euro per il suo riarmo… Tralasciando tutti quanti umanità, empatia, riempiendosi di ipocrisia e tronfia retorica. Purtroppo sono profondamente pessimista riguardo il futuro. Dato che la maggioranza dell’ opinione pubblica occidentale è come minimo rassegnata, se non accondiscendente, di questa infame politica con elmetto e mimetica, la quale può portarci dritti verso un conflitto atomico generalizzato….
Carla dice
De Andrè, tanti anni fa, cantava “chi fermerà la guerra”? E poi rispondeva “la fermerà il soldato che non la farà”. L Italia ripudia la guerra ed ha pure una legge x l obiezione di coscienza. Io mi auguro che si riprenda questa scelta da fare in massa. È tempo di scelte coraggiose. Bisogna andare contro corrente, non temere i giudizi che ne conseguiranno. Se non ci si oppone alla violenza….si finisce col restarci dentro.
Michele dice
Gli esseri umani hanno un comune sentore, da tempo; io che di anni ne ho più di cinquanta questo rumore di fondo lo sento quasi da quando sono nato, è un precipitare, un lasciarsi andare, ballando sul ponte del Titanic, lo sappiamo tutti ma non vogliamo ammetterlo, stiamo andando verso il baratro e non possiamo fare nulla proprio perché noi stessi (chi ha la sensibilità e chi lo fa inconsciamente) aggiungiamo mattone dopo mattone alla causa del caos. La non natalità, la fluidità di genere (senza giudizio), il culto dell’effimero, sono segnali inequivocabili e inarrestabili, l’istinto ce lo dice ma la ragione vuol farci lavare una coscienza ormai compromessa. Sediamoci e stiamo a guardare.