Un recente rapporto dell’Unicef dichiara che il cambiamento climatico e i conflitti stanno intensificando i rischi per i bambini di vivere senza acqua a sufficienza, e che i più poveri soffriranno sempre di più. La Ong WaterAid chiede ai leader internazionali e nazionali di mantenere le promesse di soddisfare gli obiettivi per uno sviluppo sostenibile, compreso quello di garantire a tutti l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici
di Alessandro Ghebreigziabiher
C’era una volta la giornata dell’acqua.
La sua festa, ovvero il suo compleanno e il suo onomastico tutti insieme.
Oggi la sala è gremita, ci sono tutti.
O quasi, come spesso capita.
Trattasi di salone per i festeggiamenti particolare, poiché non vi sono pareti e soffitti, cavi elettrici e intercapedini, infissi vari e altre diavolerie umane.
Perché alla fine di tutto comporterebbe uno spreco di tempo e il tempo non è denaro, da queste parti.
E’ molto di più.
E’ acqua.
Anzi, è il tempo dell’acqua.
Lo è oggi e forse lo è sempre stato, sul pianeta dal nome usurpatore.
Accadueo, altro che Terra, questo dovrebbe essere il giusto soprannome, l’azzeccato nickname.
Gli invitati sono tutti intorno a lei, o quasi, e la regina della ricorrenza piange di gioia, ride per non soffrir più, e balla e ringrazia.
Auguri, fa un bicchiere a nome dei suoi simili, perché tu colmi la mia anima invisibile.
Buon compleanno, amica mia, esclama un fiore per tutti gli altri, perché come madre generosa e affettuosa tu mi sollevi verso l’alto che ciascuno sovrasta inondandomi con il tuo amore.
Che tu sia benedetta, lodano all’unisono il verde prato e la brulla terra, l’arida steppa e l’immancabile arroventato deserto, perché malgrado ogni difformità decisa dalla sorte come dalla natura, premiandoci con la tua armonia, tu ci rendi cosa unica e felice.
Grazie, infinite volte grazie di esistere, esclamano montagne e colline, dossi e vulcani, valli e pendici più o meno ripide, perché rendi il disegno multiforme e interessante come le storie che vale la pena leggere e vivere.
Ti siamo debitori e lo saremo per sempre, intonano i mari e gli oceani, legati da fiumi di riconoscenza e da un lago di stupore ancora innocente, ancora più vibrante che il primo giorno, di fronte al miracolo liquido che tiene in gioco tutto e tutti.
Cento e altri cento, mille e di nuovo mille, tutto il tempo dell’universo e anche quello che non fu mai scoperto dai contatori di stelle a occhi aperti, recitano in coro gli animali giunti alla corte dell’unica sovrana che trasforma tutti in re con una semplice goccia del suo cuore.
C’era una volta la giornata dell’acqua, si diceva all’inizio.
Un compleanno, ma se non è proprio l’esatto genetliaco, magari è l’onomastico.
La festa è comunque già iniziata.
Ci sono tutti, loro ci sono sempre stati, tutti.
Ma, a dirla tutta, tutti non sono.
Forse ci sarà ancora un domani da celebrare, non per sempre, ma magari possiamo sperare ancora in altri giorni come questo.
Se a render grazie e più che mai a offrir la giusta devozione e il sacrosanto rispetto.
Ci saremo anche noi, sopravvalutati bipedi che calpestano bellezza e divorano futuri.
Ascolta la sua canzone La libertà
Guarda un estratto del suo ultimo spettacolo E’ incredibile quello che una piccola luce può fare
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