di Paolo Limonta*

Per raggiungere l’istituto penale per minorenni “Cesare Beccaria” di Milano dopo essere uscito dalla mia scuola basta prendere la circolare 91, scendere in Loreto e con la metropolitana raggiungere il capolinea di Bisceglie. Il Beccaria è lì a due passi.

È stato facile arrivarci.

Ci sono venuto per partecipare all’inaugurazione della nuova sala teatrale. E sono contento di esserci venuto partendo dalla mia scuola. Un luogo dove ogni giorno lavoro per far star bene le bambine e i bambini, per farli crescere bene, per fare in modo che ognuno di loro possa affrontare il proprio futuro a testa alta.

Qui al Beccaria incontri ragazze e ragazzi che sono stati bambine e bambini come i miei e poi sono inciampati in una realtà troppo grande per loro. E qui hanno incontrato molte delle persone ordinariamente straordinarie che ho la fortuna di conoscere e che gli hanno fornito strumenti per rialzarsi e ripartire. Uno di questi strumenti è il teatro. Adesso sono lì sul palco a cimentarsi in “Sogno di una notte di mezza estate”.

Sì, è stato facile arrivare qui dalla mia Scuola. Così come è facile per quelli come noi che si occupano di bambini e ragazzi decidere di non arrendersi. Mai…

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* maestro a Milano, cresciuto in una famiglia di partigiani, collabora volontariamente con diverse associazioni che si occupano di bambini, questioni sociali e cooperazione internazionale. Ogni maestro e maestra, dice, dovrebbero prima di tutto cercare di far crescere nei bambini “un sano spirito critico e indipendente”