Mentre sono in molti a darsi da fare per cancellare la labile memoria storica di una Repubblica nata grazie all’antifascismo, ha un grande valore simbolico il fatto che la Villa del Parco Petroselli acquisisca finalmente un nome che non evochi l’odio razziale. Il gerarca Roberto Farinacci, segretario nazionale del partito fascista, la fece costruire nel quartiere romano di Casal de’ Pazzi sottraendo del denaro pubblico per scopi privati. Nel corso degli anni Sessanta, la villa diventò un ristorante per poi essere abbandonata al degrado fino a che, con un’occupazione che nel quartiere molti ricordano per la violenza della repressione cui fu sottoposta, i ragazzi del Centro sociale La Torre le diedero una funzione di bene comune. Nel 1975 la Villa era stata intanto espropriata dal Comune, ma solo nel 2008 cominciarono i lavori di restauro. Oggi la proprietà è del Municipio 4 della capitale, ed è arrivato il momento di darle un nome che non faccia vergognare chi lo pronuncia
di Casale Podere Rosa
Siamo obiettivi: ci sono personaggi, luoghi o circostanze che assumono un valore simbolico particolare e speciale. Alcune persone hanno legittimamente osservato che non si dovrebbe chiedere di cambiare il nome di “Villa Farinacci” perché quel nome appartiene alla storia di quell’edificio, così come i nomi delle ville storiche romane (Borghese, Sciarra, Torlonia, ecc.) ormai da tempo di proprietà pubblica. C’è tuttavia a nostro avviso una differenza nel valore simbolico: i nomi delle famiglie patrizie e papaline non evocano più nei contemporanei la memoria viva del loro operato, vecchio ormai di 3 o 4 secoli. Farinacci si. Le leggi razziali, le campagne militari colonialiste in Africa orientale e tutte le altre nefandezze del regime fascista, restano indissolubilmente legate al nome di alcuni personaggi e tra questi sicuramente il gerarca Roberto Farinacci.
Cambiare il nome alla “Villa Farinacci” è un gesto simbolico. Ma in questa nostra epoca nella quale il fascismo e il razzismo stanno riemergendo utilizzando molto anche gesti simbolici (basti pensare agli striscioni inneggianti all’odio razziale, alla rimozione delle “pietre d’inciampo” a Roma e a molto altro ancora) un gesto simbolico di segno contrario può aiutare a riflettere e a recuperare la nostra memoria storica.
Poi, come molti giustamente dicono, bisognerà pensare a riempire di contenuti la “Villa del Parco Petroselli” (come a noi piacerebbe chiamarla), visto che finora le associazioni e i comitati del quartiere sono stati esclusi da qualsiasi programmazione delle attività.
Quindi … voltiamo pagina su “Villa Farinacci”. A partire da questa petizione: http://chng.it/DcnZyvGpH9
——
APPELLO ALLA SINDACA VIRGINIA RAGGI
PER RESTITUIRE UN NOME CIVILE E DEMOCRATICO
ALLA “VILLA FARINACCI”
I comitati, le associazioni e i cittadini riuniti nella RETE PER AGUZZANO, A.N.P.I. Sez. “Caterina Martinelli” – Tiburtino Pietralata e A.R.C.I. – Circolo Pietralata promuovono una campagna popolare e una raccolta di firme per restituire un nome civile e democratico all’edificio posto nel cuore del Parco Petroselli, tra la via Nomentana e il quartiere Casal de’ Pazzi, che tutt’ora porta il nome fascista di “Villa Farinacci”.
Nel 1940 il gerarca fascista Roberto Farinacci, tristemente noto per il suo viscerale antisemitismo e per le posizioni violentemente estremiste, utilizzò denari pubblici destinati alla realizzazione di un fondo agricolo per quella che sarebbe diventata una delle sue lussuose residenze.
Nel 1975 l’edificio fu acquisito al patrimonio del Comune di Roma e sottoposto a vincolo storico-artistico, pur mantenendo il nome che celebra la memoria del gerarca Farinacci.
Oggi, di fronte a manifestazioni sempre più gravi e allarmanti di fascismo, razzismo e antisemitismo che pervadono l’intero vivere sociale, riteniamo offensivo per la città di Roma, decorata con la Medaglia d’Oro alla Resistenza, che un edificio di proprietà comunale porti ancora il nome fascista di “Villa Farinacci”.
Chiediamo alla sindaca Virginia Raggi di cancellare per sempre questa offesa alla coscienza civile e democratica dei romani e restituire all’edificio il nome più consono di “Villa del Parco Petroselli”.
Firma la petizione on line:
http://chng.it/DcnZyvGpH9
per info:
Comitato promotore:
Rete per Aguzzano
A.N.P.I. – Sez. “Caterina Martinelli” – Tiburtino Pietralata
A.R.C.I. – Circolo Pietralata
Alex dice
Dopo la mobilitazione di cittadini, associazioni e comitati di quartiere, finalmente il 31 luglio il consiglio del municipio IV ha votato con i voti di M5S e PD il cambio del nome! Il nuovo nome della villa sarà scelto dalle scuole.