Una rivoluzione fra le strade di Parigi, che diventa sempre più a misura di bicicletta. Da settembre l’amministrazione cittadina imporrà il limite di velocità di 30 chilometri orari su un terzo delle vie urbane: una misura già sperimentata nell’aprile del 2012 nel 10° arrondissement. La notizia arriva mentre anche in altre città europee si raccolgono firme per il limite dei 30 chilometri orari, mentre dalle nostre parti accade che il neoministro alle infrastrutture Maurizio Lupi assicuri il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, una mega defiscalizzazione per la realizzazione delle autostrade regionali (Tem, BreBeMi e Pedemontana)…
Uno degli aspetti più importanti della scelta parigina è che saranno interessate dal provvedimento, si legge su nonsprecare.it, qualcosa come 1.300 scuole. Come dire, il bicibus o il piedibus possono davvero diventare i modi ordinari con i quali bambini e ragazzi vanno ogni giorno a scuola. Un’ulteriore limitazione della velocità, a 20 chilometri orari, interesserà 23 «zone d’incontro», in prossimità di centri commerciali, scuole e università che si andranno ad aggiungere alle 15 già esistenti. Parigi potrà dunque contare su 560 chilometri di strade a velocità moderata, il 37 per cento del totale della rete stradale cittadina, e diventerà quindi una città perfetta per gli spostamenti in bicicletta.
Oggi, all’interno dei 20 arrondissement, il 60 per cento della popolazione si sposta a piedi, il 27 per cento col trasporto pubblico, il 7 per cento in macchina e il 4 per cento in bici. Obiettivo del provvedimento è favorire la convivenza di differenti tipologie di utenti della circolazione, ridurre il rumore, lottare contro lo smog, favorire la sicurezza stradale proteggendo i più vulnerabili: a 30 all’ora bastano 13 metri per fermarsi, a 50 ne servono il doppio e ovviamente aumenta il rischio di un incidente.
Insomma, Parigi resta un riferimento per i promotori della campagna Mobilita nuova, che intanto su facebook ragionano, tra le altre cose, di una proposta che ci piace e volentieri rilanciamo: perché non creare uno spazio eweb o un soggetto sociale che rilasci «bollini» bike friendly ai locali, ai bar, ai ristoranti, ai negozi… con rastrelliere e nelle vicinanze di aree pedonali, zone 30, ztl?
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Nando dice
Bellissima idea i bollini per i locali bike friendly!!!