La crisi che precipita sull’Europa, capace solo di ricette di austerità. Ma anche la resistenza e la vivacità di pezzi di società attenti ai temi dei beni comuni (come il teatro Valle e la Fondazione, alla cui nascita collabora Banca etica). Questo il contesto in cui si muove la finanza critica oggi. Un pezzo importante di questo mondo si prepara all’assemblea nazionale di Banca etica (che si svolgerà a Roma il 18 maggio) e all’appuntamento annuale di Terra futura a fine maggio. Per questo, martedì 8 maggio, dalle 18 alle 20,30, alla Città dell’altra economia c’è l’assemblea dei soci del Lazio.
«Alcuni dicono che la crisi è arrivata all’improvvis0… per affrontarla bisogna fare sacrifici, puntellare il sistema in cui viviamo – si legge nella nota che convoca tutti i soci di Roma e del Lazio – Altri cercano di comprendere cos’ha provocato la tempesta e come possiamo fermarla, da subito. Hanno capito che la speculazione finanziaria è un grande gioco d’azzardo in cui pochi furbi scommettono sull’economia sana e vera, sul lavoro, sulla produzione, sul commercio e sulle risorse, usando i soldi degli altri: i nostri, i tuoi. E tu: l’hai capito? Vuoi puntellare il sistema e aspettare o contribuire a cambiarlo?…».
valutazioni etiche e sociali ai soggetti che richiedono prestiti alla Banca. E ancora: l’impegno a sostegno della nascente Fondazione Teatro Valle Bene Comune, che prevede la partecipazione di una serata di raccolta fondi il 18 maggio al Teatro Valle; la presentazione dei temi dell’Assemblea Nazionale della Banca Popolare Etica, che si svolgerà a Roma, il 19 maggio alle 10 presso l’Università La Sapienza. Tra gli altri, intervengono Andrea Baranes (presidente Fondazione Culturale Responsabilità Etica), Mario Crosta (direttore di Banca etica), Paolo Pavone (direttore della filiale di Roma).
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