A Valencia sono state le auto ad uccidere
Ragazzi e spazio pubblico
Un muretto, una scalinata, un albero oppure una panchina. Perché quei luoghi di incontro sono stati importanti e in qualche caso lo sono ancora? Come possiamo trasformare gli spazi pubblici, nel tempo dell’ossessione del controllo, quella che fa vietare il gioco e gli schiamazzi dei cortili e nei giardini o stendere un asciugamano in tante spiagge, in luoghi delle relazioni, del piacere, dell’ovvio e dell’inatteso?
Aprire spazi di partecipazione
Anche a livello locale, la democrazia sembra una giostra abbandonata
Una comunità di speranza tra territorio, scuola e cultura
Oggi, almeno qui nel ricco occidente, stiamo tutti “de abajo”, o perlomeno la stragrande maggioranza dei cittadini. “De arriba”, un pugno di manipolatori delle masse. Quelli in basso, benestanti o […]
Governare le città
La città è sempre un insieme di sistemi interconnessi
Aprassia costruttiva
Perché vediamo solo una metà delle cause che generano un problema?
Per sentirsi sempre accettati
Comune, per non dare nulla per scontato, per sentirsi ascoltati, per vedersi pubblicati, per sentirsi sempre accettati, per non temere di essere fraintesi, per informarsi in modo non comune. Grazie […]
Il questionario
Un racconto sulla tranquillità di sentirsi appartenente al pensiero dominante
2084
Due versioni, a seconda dei “vincitori”, della storia di questi mesi di pandemia
Paura, fede e fiducia
Abbiamo bisogno di legami di fiducia, cioè di incontri e contatti
La vita di ogni giorno
La pandemia e il bisogno di fare nostro il principio olistico
La libertà è prestare un libro
Le difficoltà della lingua italiana. Un racconto
L’ossessione delle auto elettriche
Non esiste soltanto il problema dello smaltimento delle batterie
Quei palazzi pieni di vita
Prima la spasmodica ricerca del colpevole, negli ultimi giorni l’ossessione della ricostruzione. Una domanda resta occultata: come è stato possibile approvare un cavalcavia che passa sopra palazzi, quasi li sfiora?
Città ed educazione diffusa
Quando la scuola esce dal suo ambito può cambiare le città
Che i bambini tornino in strada
Si può ragionare se sia più fruttuoso per la crescita di bambini e ragazzi oppure per la vita delle città sempre più agonizzanti, ma certo favorire la scuola oltre le mura resta una strada da percorrere subito e in molti modi
Piazza Apple
Restyling urbano per piazza Liberty, a Milano. L’operazione riguarda un centro Apple, che subdolamente si nasconde sotto il piano stradale, ma che sconvolge l’intera piazza e di fatto se ne appropria
È tutta colpa di un logo
La città è un organismo vivo. Non si cambia chiamandola smart city
Vivere e muoversi nella città fragile
Come restituire dignità alla città e ai suoi cittadini