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Questa mattina la rete territoriale Cinecittà Bene Comune di Roma, con la collaborazione degli attivisti di S.cu.p., ha occupato simbolicamente per qualche ora l’ex deposito Atac di piazza Ragusa, da anni abbandonato e inserito nella lista delle 15 ex autorimesse in vendita da parte di Atac e Comune di Roma. La mobilitazione è riuscita ad ottenere un tavolo di trattativa che si terrà martedì 20 maggio alle ore 15 con l’amministratore unico Antonio Abate di Atac Patrimonio, azienda proprietaria dell’auto-rimessa.
La protesta ha lo scopo di bloccare il processo di svendita del patrimonio pubblico, e chiede invece la riqualificazione e la riconversione ecologica dello stabile. Visto il debito ingente di Atac, attualmente sprovvista dell’economia necessaria a una ristrutturazione, i soldi per la riqualificazione dello stabile, spiegano i promotori dell’azione, sarebbero da trovarsi fra i Fondi Strutturali Europei recentemente stanziati dalla Ue e gestiti dalla Regione Lazio. Una tale convergenza di risorse e di intenti permetterebbe di restituire al territorio del VII Municipio uno spazio pubblico sotto forma di servizio, capace di rilanciare l’occupazione e la mobilità sostenibile. Nel pomeriggio si è tenuta un’assemblea pubblica a Scup, in via Nola 5, alla quale sono stati invitati a partecipare i cittadini, i comitati, le associazioni, i lavoratori del trasporto pubblico e le forze politiche e sindacali.
L’azione al deposito Atac di piazza Ragusa è stata inoltre inserita dai promotori all’interno della campagna contro la privatizzazione dei beni comuni che avrà il suo culmine nella manifestazione del 17 maggio a Roma, indetta dal Movimento per l’Acqua Pubblica. E’ parte, infine, della campagna a sostegno di quattro delibere id iniziativa popolare chiamata DeLiberiamo Roma, essendo il deposito Atac parte di quel patrimonio immobiliare abbandonato che una delle quattro delibere propone di riqualificare e riconvertire a scopo sociale.
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