Se anche nella vita delle amministrazioni di prossimità non si riesce ad aprire qualche spazio minimo di partecipazione, se prevale l’ossessione delle elezioni, se non c’è modo di vivere “maggioranza” e “minoranza” in modo diverso significa che quella che chiamiamo democrazia è ormai soltanto una triste e vecchia giostra abbandonata
La nostra democrazia è fondata da una maggioranza che governa e una minoranza che controlla il giusto operato e a volte consiglia o si oppone. Pensiero banale e scontato direte voi. Ma dai fatti politici quotidiani e dal linguaggio dei media, così non sembra, perché sentiamo esclusivamente parlare di “maggioranza” e “opposizione”, dando così per certo che il ruolo della minoranza, dal giorno stesso che si insedia, sia quello di far cadere il governo o la giunta. Un esempio illuminante lo abbiamo in questi giorni a Pomezia, città di 60.000 abitanti a venti chilometri da Roma.
Alcuni consiglieri di maggioranza si sono dimessi e di conseguenza altri di opposizione, per raggiungere il quorum e dimissionare l’attuale sindaca. Mancano però un paio di firme, fra cui quella del consigliere Giacomo Castro, candidato a sindaco della lista Valore Civico, il cui programma è proprio quello di riportare la politica nei luoghi preposti alla partecipazione dei cittadini. Pertanto, coerenza vuole che Giacomo Castro, prima di aggiungere la sua firma ha chiesto ai dimissionari di venire a spiegare le motivazioni delle loro dimissioni in consiglio comunale, per informare i cittadini. Attenzione non ha escluso la sua firma, ma l’ha solo condizionata alle istanze dei dimissionari, come dovrebbe essere, senza sollecitazioni esterne. Tuoni e fulmini sono caduti sulla sua testa, perché uscito fuori dagli schemi costituiti. E allo schema costituito ci siamo assuefatti tutti: far cadere la giunta, attendere i tempi di un commissariamento, rifare le elezioni nella speranza che gli elettori premino la vecchia minoranza, pardon opposizione, e si ricomincia un altro giro di giostra, senza che nessuno si chieda mai del perché. È così è basta. Questa è la politica ridotta a un accordo di alternanza fra mercanti, per spolpare una volta l’uno e una volta l’altro, l’ingenuo elettore.
Ecco perché quella che sembra una giusta ma banale richiesta di Valore Civico, ha invece i connotati di uno tsunami, che se utilizzata anche a livello nazionale potrebbe forse riportare gli elettori alle urne. Purtroppo impresa difficile se non impossibile perché come sappiamo in questi giorni va di moda il cosiddetto “campo largo”, cioè un patto fra diversi e contrari con l’unico scopo di far cadere appunto “l’avversario”, senza naturalmente un programma che sarebbe peraltro impossibile, ma soprattutto che nega proprio il corretto ruolo della minoranza (controllare, consigliare, fare opposizione…) e il costante coinvolgimento degli elettori. E se questo vi sembra poco, allora veramente in Italia, democrazia e partecipazione, almeno a livello istituzionale, non si incontreranno mai, con grande dispiacere del povero Giorgio Gaber.
Paolo Moscogiuri, architetto da sempre attento alle questioni educative, vive a Pomezia ed è autore di due libri: La città fragile e La dignità del dignitario. I suoi articoli nell’archivio di Comune sono leggibili qui. Ha aderito alla campagna Partire dalla speranza e non dalla paura.
IOLANDA MERCURI dice
Non posso che condividere questo semplice “concetto” che in questi giorni a Pomezia sembra una CHIMERA!
Paolo dice
Grazie Iolanda
Gianni dice
Mi sembra che il pensiero dell’architetto Moscogiuri sia assolutamente semplice e lineare quanto condivisibile. Ma come diceva qualcuno..le cose semplici sono a volte troppo forti per piacere a tutti…specie ai soliti volponi della miseria politica che viviamo.
Paolo dice
Grazie Gianni
stella gaetano dice
NON VIVIAMO SOLO UNA “MISERIA-MISERABILE POLITICA”viviamo un cambiamento epocale. E’ sotto i nostri occhi ma non ne abbiamo percezione. IL SISTEMA non ha bisogno più neanche della DEMOCRAZIA” finta…e vara decisamente verso la democratura l’autocrazia e la dittatura…per esempio in FRANCIA. E nel nostro paese è già un “nuovo fascismo”… IN FRANCIA E’ IN ATTO UN COLPO DI STATO- INVITO ALL’INSURREZIONE!
QUELLO CHE IL CRETINO FRANCESE STA FACENDO E’ DI FATTO “UN COLPO DI STATO”. E’ l’azzeramento del concetto stesso di “DEMOCRAZIA”. Dopo 53 giorni ha dato l’incarico di “formare” il governo a BARNIER , che con il suo partito è arrivato ultimo alle elezioni. VINTE DAL FRONTE POPOLARE. E’ una VERGOGNA planetaria. Io invito i francesi ALL’INSURREZIONE. E a tutte le persone ancora sane di mente , anche a prescindere dalla collocazione politica, a protestare in tutto il mondo. Perché quello che sta succedendo in FRANCIA ha un valore universale e epocale. Un pagliaccio, mediocre e presuntuoso, che ha perso miserabilmente le elezioni , dopo avere sfidato tutti con le elezioni immediate dopo avere perso le europee , non accetta il verdetto elettorale e rovescia il risultato e la storia. E’ UNA SFIDA ai lavoratori agli sfruttati agli ultimi a quelli che una volta si chiamavano giustamente I PROLETARI , ma anche a tutte le persone oneste e alla cultura all’intelligenza alla giustizia. LIBERTE’ EGALITE’ FRATERNITE’ già ampiamente sepolte negli anni del trionfo liberista, costruito e fallito, vengono calpestate. Aprendo di fatto la strada ai FASCISTI : La LE PEN, che ha perso le elezioni , diventa l’ago della bilancia. Ma il “campo largo” italiano e mondiale tace…e di fatto acconsente. Dimostrando di fatto insipienza e complicità. E’ chiaro infatti che in EUROPA e nel nostro paese i FASCISTI ( autonominandosi in vario modo per nascondere l’essenza) servi padronali e atlantisti vanno bene. Purchè stiano al gioco DEI PADRONI . Che impongono al mondo LA GUERRA e il riarmo e fanno della CONTINUITA’ fossile del sistema della disuguaglianza e dello sfruttamento del razzismo e della devastazione ambientale e climatica il loro peana dissimulato negato e nascosto. Ma evidente. IL SISTEMA POLITICO MEDIALE mondiale e nazionale accompagna l’operazione controrivoluzionaria e reazionaria in atto. Il CORRIERE DELLO ZAR la REPUBBLICA DEI “puttani” e il FOGLIO del figlio del “comunista” (padre) si sperticano in elogi per il miserabile francese. Il cialtrone di Rignano e IL CIALTRONE DEI PARIOLI, mister NULLITA’, gongolano. IL CENTRO (?) si mostra per quello che è : il cavallo di TROIA del nuovo fascismo. Io invito all’INSURREZIONE. In tutti i modi e in tutte le forme possibili. E chi tace è COMPLICE. GRIDIAMOLO!
Gaetano Stella – Lago di Chiusi -11-9-24
-passaparola! – blog.gaetanostella.it
paolo dice
Grazie Stella per l’interessante e condivisibile contributo