Informazione indipendente
Una giornata all’Esquilino per ricordre il massacro di Addis Abeba
ore 11.00-13.00
“Piazza della Cittadinanza Planetaria”
(giardini di piazza Vittorio Emanuele II)
Attivazione pubblica del Calendario Planetario, meridiana delle feste e delle ricorrenze della Città Mondo con l’innalzamento dello gnomone e la registrazione del punto di ricordo dello Yekatit 12
alle ore 12 del 19 febbraio.
Giochi di strada interculturali e inclusivi
per bambine e bambini.
ore 13.00 – 14.00
“Piazza delle Cinquecentomila
(vittime del colonialismo italiano in Africa)”
Monumento ai caduti di Dogali
Proposta di estendere il ricordo delle 500 vittime di Dogali a tutte le 500.000 (stima) vittime del colonialismo italiano in Africa, in nome delle quali si celebrerà un minuto di silenzio.
Seguiranno letture ed azioni per ricordare.
ore 18.00 – 20.00
Mad’O Museo dell’Atto di Ospitalità
presso Spin Time, via Carlo Emanuele I, 26
incontro con Aster Carpanelli e Sandro Triulzi
proiezione del film documentario
“If only I were that Warrior ” di Valerio Ciriaci
Una proposta di Mad’O, Museo dell’Atto di Ospitalità (AMM – Archivio delle memorie migranti, Spin Wide Shots, Stalker/NoWorking, Women Crossing)
aderiscono le comunità etiopi ed eritree a Roma, A4C- artsforthecommons, ANCIS Associazione Nazionale Comunità Italo Somala, Associazione Genitori Scuola Di Donato, CRS, Centro per la Riforma dello Stato, CSOA eX-Snia, Mama Termini, Polo Civico Esquilino,
Resistenza in Cirenaica, Scomodo, Spin Time Labs, Termini TV, Collettivo Tezeta, ZaLab.
Celebrare la data in cui ebbe inizio il massacro della popolazione civile di Addis Abeba, scatenato da fascisti, militari e civili italiani tra il 19 e il 21 febbraio 1937 non è solo giusto e dovuto, ma necessario per avviare finalmente la costruzione di una memoria pubblica e condivisa sui crimini coloniali dell’Italia, in Africa come in Europa, attraverso un processo nazionale e internazionale di riconciliazione e rigenerazione civile e spirituale.
Pertanto accogliamo e rilanciamo l’invito a commemorare il 19 febbraio, giornata dell’eccidio di Addis Abeba, in cui gran parte della popolazione civile e militare italiana ha in tre giorni, trucidato migliaia di etiopi, uomini, donne e bambini, come isterica rappresaglia per l’attentato in cui rimase ferito Rodolfo Graziani, comandante in capo delle truppe di occupazione.
Assumere questa Giornata della Memoria riteniamo che sia l’occasione per il nostro Paese di sollevare una coltre di rimozione e di ambiguità, che ci impedisce da troppo tempo l’emancipazione civile e spirituale da un passato coloniale, fascista e razzista che adombra e pregiudica ancora oggi la nostra storia democratica.
E’ urgente un processo di pubblica condivisione dell’investigazione storica, dell’accertamento dei fatti criminali e delle diverse responsabilità che porti al riconoscimento condiviso e alla comprensione diffusa di quanto successo, di qui alle scuse e se e quando possibile al perdono: quindi ad una reale riconciliazione, nazionale e internazionale.
Si verrebbe così a colmare un vuoto nella memoria collettiva in cui oggi si insediano rinnovati germi di colonialismo, fascismo e odio razziale che insidiano sempre più le fondamenta stesse della nostra democrazia e della convivenza civile.
E’ per amore verso l’Italia e il mondo intero, non certo per perpetrare odio o per vendetta che chiediamo agli italiani di assumersi la responsabilità civile di ricordare un passato criminale.
Chiediamo a istituzioni, scuole, realtà culturali, politiche e sociali di aderire e dar vita insieme a questo Processo di Riconciliazione Nazionale e Internazionale (PRNI), per una necessaria e urgente rigenerazione civile e spirituale nel nostro Paese.
Proposte:
Trasformiamo Piazza dei Cinquecento nella
“Piazza delle Cinquecentomila vittime del colonialismo italiano in Africa”, consapevoli che purtroppo sono state molte di più e che molte altre ce ne sono state in Europa ancora da ricordare.