Portiamo la Roma invisibile in Campidoglio

PORTIAMO LA ROMA INVISIBILE IN CAMPIDOGLIO

APPELLO ALLA MOBILITAZIONE POPOLARE IN DIFESA DEI DIRITTI

DELLE CITTADINE E DEI CITTADINI ROMANI

Siamo la Roma delle palestre popolari, degli spazi di aggregazione, dei teatri e dei cinema, delle periferie utilizzate come discariche, della lotta dal basso per la difesa dei territori e della salute dei cittadini e delle cittadine. Siamo una Roma luminosa, vivace e visibile da chi la vive, la attraversa e la sostiene, e che risulta “invisibile” solo a chi resta chiuso nelle stanze del Campidoglio, e rivolge lo sguardo esclusivamente verso la Roma dei grandi affari.

Il 28 maggio dalle ore 15 saremo in piazza del Campidoglio per renderci finalmente visibili agli occhi del Sindaco Gualtieri, al quale stavolta basterà affacciarsi dal Palazzo Senatorio.

L’agire dell’amministrazione di centro sinistra a guida Gualtieri, infatti, si è caratterizzato in questi quasi tre anni di governo per l’assoluta marginalizzazione di tutte le istanze provenienti dai cittadini e dalle cittadine non inquadrati nelle logiche della maggioranza.

“Se non sei allineato alle scelte della maggioranza non meriti risposta”, questo il senso dell’agire politico di chi amministra Roma oggi.

In questo sistema, la sinistra di governo non solo non ha posto al centro temi quali la lotta alle disuguaglianze e la partecipazione civica, ma ha costituito un freno alle ulteriori istanze provenienti dal basso, proprio perché inquadrata in logiche spartitorie, che nulla hanno a che vedere con il bene collettivo.

Conseguenza è stata che numerosi cittadini e cittadine si sono mobilitati sulle vertenze che li riguardano nell’interesse della collettività, mettendo a nudo la mancanza di visione e di un’idea di città da parte dell’attuale Amministrazione, che in molte delle sue scelte politiche e di investimento si è fatta garante di interessi di parte che non mettono al centro delle politiche pubbliche il benessere delle cittadine e dei cittadini di Roma.

Tante sono, infatti, le vertenze aperte che agitano la città: da quella in difesa degli spazi popolari contro le Delibere 104 e Beni Comuni, alla mobilitazione degli operatori della cultura; dall’inceneritore di Santa Palomba, al biodigestore di Casal Selce, passando per la cancellazione del Parco di Pietralata attraverso l’infrastruttura dello Stadio, il consumo di suolo con la trasformazione in edilizia residenziale di aree destinate a servizi, a San Lorenzo come all’ex Fiera di Roma, fino all’agonia dei teatri storici e alla chiusura di presidi culturali e sportivi come Scup e il Teatro Piccolo di Pietralata.

È arrivato il tempo di unire le voci delle organizzazioni e delle cittadine e dei cittadini che ogni giorno contribuiscono alla tenuta sociale, alla crescita culturale, ala salute, al benessere e alla costruzione di legami mutualistici e solidaristici nella Capitale. Uomini e donne che hanno un’idea ben chiara della città che vorrebbero e che si impegnano quotidianamente per costruire la Roma del futuro: una città solidale e pubblica.

Per questo vi chiediamo di dare vita ad una mobilitazione comune, che possa unire e dare a tutte queste vertenze una forza maggiore di quella che singolarmente hanno, perché dietro a tutte le nostre battaglie ce ne è una che ci riguarda tutti e tutte: quella per la Giustizia sociale e la difesa dei diritti e della Dignità delle persone.

Per INFO e ADESIONI:

Adesioni (in aggiornamento):

• Arci Roma
• CAIO
• Comitato Difendiamo Casal Selce
• Comitato No Inceneritore a Santa Palomba
• Coordinamento delle lavoratrici pendolari del settore pulizia di Ostia
• CUB Roma
• La Fionda
• Sì al Parco, No allo Stadio
• Teatro Piccolo di Pietralata