Pensano che una città a misura di bambini e bambine sia una città più accogliente e bella per tutti. Restano convinti, nonostante i muri tirati su in parlamento, che lo ius soli sia un passo importante per creare comunità diverse. Dicono anche che il gioco e le attività sportive possono essere strumenti per ricostruire le relazioni sociali nei territori. A maggio, l’associazione Genitori Di Donato apre il cortile della scuola trasformando il Rione Esquilino. In realtà hanno smesso di chiudere quel cortile ormai da molti anni: scuola aperta e diffusa da queste parti non sono etichette
di Associazione Genitori Scuola “Di Donato”
Ogni anno il primo o il secondo sabato di maggio le scuole del rione Esquilino di Roma aprono i loro cortili per una festa che coinvolge tutto il territorio. Si tratta della manifestazione “Una città a misura dei bambini” che, insieme ai tornei di basket e alle altre attività sportive, offre giochi, testimonianze, spettacoli, pranzo conviviale, danze popolari e una riflessione sul tema di fondo della giornata: progettare una città che metta in primo piano le esigenze dei bambini e dei giovani con spazi pubblici aperti, parchi e palestre attrezzate, luoghi di gioco e di sport, percorsi pedonali protetti, piste ciclabili.
La manifestazione rappresenta un momento importante di partecipazione da parte dei cittadini, le associazioni e i bambini del Rione Esquilino, per testimoniare il proprio impegno per l’integrazione, il rispetto e l’affermazione dei diritti di tutti e per giungere al riconoscimento della cittadinanza per tutti i bambini nati e cresciuti nel nostro paese.
La manifestazione è dedicata dal 2006 ad uno dei bambini della scuola Di Donato: si chiamava Mark, aveva dieci anni, è stato investito sulle strisce pedonali mentre andava a scuola a giocare a minibasket, domenica 10 luglio 2005. Abbiamo deciso di ricordare Mark ogni anno con una giornata di sport e di gioco per tutti i bambini del quartiere. Una giornata che sia un’occasione di riflessione tra i cittadini e le istituzioni su come i bambini vivono nella nostra città e nel nostro Rione. Perché la morte di Mark ci chiama ad impegnarci come adulti, genitori e istituzioni per accelerare la costruzione di una città e di scuole a misura di tutti i bambini, da ovunque essi provengano e qualunque sia la loro condizione sociale e la loro cittadinanza. Il torneo femminile è dedicato dal 2010 a Lavinia: aveva 10 anni, un malore improvviso, mentre giocava nel cortile di scuola, l’ha strappata all’affetto dei genitori, dei compagni di classe e di tutti coloro che hanno conosciuto la sua vitalità ed il suo dolcissimo sorriso. Anche lei avrebbe giocato e trascorso una giornata di festa con le sue compagne di squadra dell’Esquilino e con tutti noi. Due bambini che, una volta l’anno, aiutano gli adulti a fermarsi ed a riflettere sui diritti e sugli spazi della nostra città.
Il recupero degli spazi di tutti
La collaborazione di scuole, associazioni di genitori, gruppi sportivi, associazioni del territorio, cittadini attivi ed enti locali ha permesso di cambiare il volto del rione Esquilino. Una delle azioni più importanti è stato il recupero della piazza principale del rione (piazza Vittorio) al gioco dei giovani. L’occupazione progressiva, metro per metro, della piazza ha permesso tra il 2007 ed il 2011 il recupero sociale ed urbanistico di una piazza della città prima famosa per le sue molteplici attività illegali e polo di emarginazione.
Le attività dello sport sociale sono state il motore di questo cambiamento. Dal 2006 la rete delle associazioni ha recuperato, in collaborazione con gli istituti scolastici del quartiere, le due palestre pubbliche della ex-scuola Silvio Pellico, con un progetto che prevede l’utilizzo scolastico, sociale, culturale e del tempo libero, con piano di miglioria e ristrutturazione. Dal 2007 il Comune di Roma, su nostra richiesta, ha posizionato due canestri all’interno dei giardini Calipari di piazza Vittorio e le nostre associazioni si sono prese l’impegno di assicurarne la manutenzione: “Le nostre associazioni, in collaborazione con molte altre realtà del quartiere, hanno collegato il lavoro sociale di prevenzione al disagio giovanile attraverso lo sport con la riqualificazione dei cortili, delle piazze e dei giardini del rione Esquilino, promuovendo iniziative di recupero prima degli spazi della scuola di Donato, poi delle palestre Pellico ed ora degli spazi di gioco nei giardini di Piazza Vittorio. …oltre al risultato sociale ci sembra che questo semplice intervento contribuisca in maniera rilevante alla riqualificazione urbanistica dei giardini…”. Dal 2007 abbiamo promosso un progetto di rete che ha “occupato” la piazza Vittorio per 4 anni consecutivi 40 settimane l’anno tutti i giorni per 2 ore svolgendo una attività sportiva “in piazza”.
La tenuta sociale del progetto è stata possibile grazie alla spinta ed al contributo delle scuole del rione (I.C. Manin e I.C. via Guicciardini) e di 10 realtà sportive del territorio che hanno accettato la sfida di stare in piazza con l’obiettivo di riportare i giovani a riprendersi gli spazi di gioco. Efficace e strategica è stata la presenza in quegli anni di un progetto del Comune/Municipio di “Mediazione Sociale” che è stato avamposto e collegamento con tutti gli uffici e che ha sostenuto la composizione dei conflitti e la soluzione istituzionale dei temi di convivenza.
I nostri progetti per il quartiere
Abbiamo creato una rete informale che comprende le scuole e tutte le realtà di quartiere (per noi è “rione” il nome storico) che hanno a cura l’interesse generale della comunità. Ed abbiamo individuato i seguenti progetti per la nostra comunità che abbiamo iniziato a realizzare:
SCUOLE APERTE PARTECIPATE: Apertura delle scuole di quartiere oltre l’orario scolastico per attività di integrazione, inclusione, cittadinanza con gestione condivisa con i cittadini/genitori/studenti e con le realtà associative di rione
SPORT e PALESTRE PUBBLICHE: cura e valorizzazione delle palestre pubbliche delle scuole e dello sport sociale. Realizzazione di un impianto sportivo pubblico regolamentare coperto che manca nel rione.
GIARDINI e SPAZI ALL’APERTO: Attrezzare per lo sport dei bambini ed adulti i giardini pubblici ed i parchi del rione, restituire alla città gli spazi degradati e riqualificarli come luoghi d’incontro della comunità
USCITE SCOLASTICHE e ATTRAVERSAMENTI PEDONALI intorno alle SCUOLE: Mettere in sicurezza le uscite delle scuole, realizzare percorsi pedonali protetti casa-scuola-gioco (giardini e palestre). Bike to school: tutti a scuola in bicicletta. Ma serve costruire piste e percorsi ciclabili protetti.
MOBILITA’ SOSTENIBILE: Istituire il limite dei 30 km all’ora in tutte le strade non principali ed intorno agli stessi attraversamenti pedonali anche delle strade principali per andare a scuola a piedi o in bicicletta in autonomia su percorsi sicuri.
CITTADINANZA, INTEGRAZIONE ed INCLUSIONE SOCIALE: Cittadinanza italiana a tutti in bambini nati e cresciuti in Italia. Integrazione ed inclusione sociale di tutti i minori nelle attività sportive. Pari opportunità e cura nella crescita di tutti i minori nella nostra città.
Dieci punti per una città a misura dei bambini
In questi dieci anni abbiamo portato migliaia di bambini per strada a giocare e manifestare la loro gioia, abbiamo progettato con le amministrazioni disponibili la messa in sicurezza delle uscite scolastiche e degli attraversamenti intorno alle scuole, abbiamo sostenuto la cura dei percorsi pedonali della città, ma dal punto di vista della mobilità e della sicurezza delle strade poco è cambiato: Roma e il quartiere Esquilino sono ancora luoghi in cui le esigenze di gioco e di spostamento autonomo dei nostri figli non sono prese in considerazione e dove la loro sicurezza per strada non è garantita.
Per questo rilanciamo con forza almeno “10 PUNTI PER UNA CITTÀ A MISURA DEI BAMBINI” su cui chiediamo l’impegno delle istituzioni.
1. Istituire il limite dei 30 km all’ora ovunque nel Rione, tranne nelle principali vie di scorrimento (dove vanno previste corsie preferenziali per biciclette). Effettuare tutte le misure di contenimento e rallentamento del traffico. Far rispettare il limite!
2. Contrastare il fenomeno del parcheggio selvaggio (sulle strisce pedonali, in doppia fila, in prossimità di curve ed incroci, sulle corsie ciclabili).
3. Chiudere al traffico le strade delle scuole; ove non possibile istituire i limiti di 7 km/h e favorire la mobilità autonoma dei bambini a scuola attraverso tutte le iniziative di messa insicurezza delle strade: allargamento marciapiedi, rallentatori del traffico, rotonde (invece di semafori) segnaletica orizzontale e verticale (precedenza assoluta agli utenti deboli della strada, obbligo di procedere a passo d’uomo per i mezzi motorizzati).
4. Realizzare un impianto sportivo regolamentare e coperto, per consentire a bambini e bambine di proseguire la pratica sportiva nel proprio territorio, evitando spostamenti che sottraggono tempo allo studio e generano abbandono.
5. Favorire l’istituzione di gruppi per la mobilità nelle scuole composti da bambini e adulti per organizzare bicibus e pedibus con volontari, nonni, genitori.
6. Promuovere la mobilità nuova e la pratica sportiva attraverso campagne di sensibilizzazione, iniziative pubbliche, corsi di educazione.
7. Ristrutturare i pochi impianti sportivi pubblici esistenti nel rione, per permettere lo svolgimento delle attività sportive di bambini, adolescenti, ma anche adulti e anziani.
8. Investire nella manutenzione degli spazi pubblici e del verde (giardini, percorsi sicuri, parchi archeologici, ecc.), favorendo la realizzazione di orti e giardini curati dai cittadini.
9. Recuperare gli enormi spazi pubblici (nelle scuole ed in altri edifici pubblici) affinchè attraverso la gestione condivisa con i cittadini e le associazioni possano diventare centri di aggregazione, di discussione, di buone pratiche di cittadinanza dei residenti.
10. Ristrutturare e aprire le scuole ovunque oltre l’orario scolastico per garantire un luogo protetto ed autonomo per il gioco, lo studio, le attività sportive e culturali a tutti i bambini di tutte le provenienze, nazionalità ed estrazione economico-sociale.
Alcune foto del 5 maggio 2018 in via Bixio.
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