L’eccellenza del cioccolato di Modica per una barretta chiamata Comune
Forse leggermente provati da sette anni di esistenza soltanto virtuale, magari anche un po’ invidiosi delle migliaia di esperienze di vita reale che abbiamo raccontato provando a mettere a fuoco soprattutto quella che chiamiamo “la ribellione del fare“, ci siamo detti: ya basta! È venuto il momento di produrre qualcosa che si possa toccare, tirare in aria, rompere o perfino digerire. Il periodo, certo, non è dei migliori, però è un periodo ipotetico, a essere ottimisti. La rivoluzione non è, come si dice, dietro l’angolo, ma se… Ecco, sì, se potessimo almeno mangiare un’idea.
Mangiare? Ma come, da soli? Non sia mai. E le taverne comunali? E il piacere dello stare insieme, e il gusto della convivialità? È stato così che, grazie a Sara e Saro della cooperativa Quetzal, è nata questa inaudita idea commestibile, una leccornia: l’eccellenza del cioccolato di Modica. Adesso, si tratta di condividerla, di farla scoprire e assaggiare ovunque. Non basta darne notizia, stavolta. E noi non siamo affatto attrezzati per questa evenienza. Le feste di Natale e il tempo dei regali più golosi sono alle porte. Volete darci una mano? Volete partecipare a una nuova avventura con noi prenotando subito dieci, venti, cento barrette della cioccolata Comune. Perché? Ma come perché? Perché è squisita e fa bene a chi la mangia e molte altre persone. Un buono comune.
La condivisione è un piacere che può cambiare il mondo in profondità.
Abbiamo scelto il cacao di una Comunità che scavalca le frontiere e i territori del possibile: vive da oltre vent’anni in mezzo alla guerra senza diventare come chi la fa. I campesinos di San José de Apartadó resistono disarmati nella selva colombiana alla violenza dei paramilitari, agli interessi miliardari dei narcos e agli insaziabili appetiti delle multinazionali.
https://comune-info.net/2018/12/il-lungo-addio-alle-armi/
Dall’altra parte dell’oceano, a Modica, quel cacao diventa cioccolato grazie alla cooperativa Quetzal, che produce secondo la tradizione locale, la più vicina alle sane e antiche ricette azteche, e vive il lavoro come affermazione del prendersi cura degli altri e del benessere di tutti.
Abbiamo chiamato questa barretta Comune, il nome di questa nostra piccola grande avventura del web, un mezzo di comunicazione sociale che racconta ogni giorno i mondi nuovi che si aprono e la ribellione del fare contro la devastazione ambientale e l’umiliazione della dignità delle persone.
Prendetevi una libertà di movimento e assaggiate qualcosa che non dovrebbe esistere e adesso c’è.
Mica un cioccolato qualsiasi
Il cioccolato prodotto da Quetzal, a Modica, viene preparato in modo semplice e naturale con ingredienti esclusivamente biologici, senza macchine raffinatrici né derivati di origine animale. Segue la secolare tradizione locale, la più vicina alle antiche ricette originarie atzeche. Le principali differenze con ogni altra produzione di cioccolato sono che non si utilizza burro di cacao aggiunto a quello già presente nel seme, né lecitina di soia, ma si evitano anche le alte temperature per mescolare il cacao con lo zucchero. Le fave, almeno 50 per cento nel nostro caso, vengono riscaldate a bagnomaria conservando così l’essenza e il sapore del cuore del cacao.
Gli ingredienti di un’avventura ribelle
Gli ingredienti della nostra barretta sono soltanto due. Le fave di cacao, di qualità estremamente elevata, sono conservate ed essiccate con le modalità e il tempo necessario, a differenza di quelle utilizzate dalla grande produzione industriale. Provengono soltanto dalla Comunidad de Paz di San José de Apartadó, assediata e minacciata da oltre vent’anni dalla violenza dei paramilitari e dei narcos e simbolo riconosciuto, a livello planetario, della resistenza disarmata alla guerra interna che insanguina da decenni la Colombia. Il secondo ingrediente sono i cristalli di zucchero Mascobado integrale di canna. Arrivano solo dai mulini tradizionali e autogestiti del Panay Fair Trade Center delle Filippine, un’altra esemplare e ribelle esperienza contadina, che resiste allo strapotere dei zuccherifici industriali e dei grandi proprietari terrieri in un paese di cui si parla pochissimo, malgrado la tremenda repressione che lo affligge.
La cooperativa Quetzal
Nata nel 1995 per promuovere a Modica il commercio equo e solidale, in particolare quello tessile legato a un’associazione di donne maya del Guatemala, Quetzal intuisce presto che in Sicilia, per essere credibile, un’attività deve creare occupazione e promuovere un’economia diversa, con circuiti di produzione locali, puliti e sostenibili. Quattro anni dopo, la cooperativa comincia dedicarsi alla cioccolata, il prodotto locale per antonomasia, e nel 2004 apre il suo primo laboratorio. Oggi è impegnata anche in attività di formazione e accoglienza sul territorio e nello sviluppo di diverse reti solidali locali e internazionali.
Le barrette Comune (60 grammi) verranno prodotte in pre-acquisto. Per ordinarle, scrivete ad indicando il numero di barrette desiderato, l’indirizzo completo a cui spedire e la copia del bonifico effettuato direttamente alla Soc. Coop. Soc. Quetzal – La Bottega Solidale conto corrente Banca Popolare Etica – IBAN IT56G0501804600000011140985. Il prezzo di vendita per ciascuna barretta è di 2,80 euro più il costo di spedizione (8 euro fino a 5kg e 12 euro oltre i 5kg). La spedizione, che viene fatta da Modica, diventa invece gratuita per ordini superiori ai 250 euro (iva esclusa). L’ultimo ordine del primo anno del cioccolato Comune si chiude il 21 dicembre, in tempo perché possiate mettere le barrette nella calza della Befana e farla finita, una volta per sempre, con il dannoso consumo di carbone.
Le barrette Comune (60 grammi) verranno prodotte in pre-acquisto. Scrivete ad indicando il numero di barrette desiderate, l’indirizzo completo a cui spedire e la copia del bonifico effettuato direttamente a:
Soc. Coop. Soc. Quetzal – La Bottega Solidale
conto corrente Banca Pop. Etica
IBAN IT56G0501804600000011140985
Il prezzo per ciascuna barretta è di 2,80 euro più il costo di spedizione (8 euro fino a 5kg e 12 euro oltre i 5kg). La spedizione, fatta da Modica, diventa gratuita per ordini superiori ai 250 euro (Iva esclusa).
Per segnalare la disponibilità a promuovere ordini collettivi – con cui eliminare le spese di spedizioni e creare legami – scrivete a, per fare gli ordini a
A gennaio inoltrato, contiamo di poter regolarizzare le spedizioni periodiche, perché possiate avere un anno intero per gustare il buono Comune
DA SCARICARE
Una breve presentazione da diffondere e stampare delle barrette Comune
DA VEDERE
Il video dell’Operazione Colomba, i cui volontari proteggono con la loro presenza ogni giorno la Comunità di Pace dall’assedio dei paramilitari colombiani.
A Modica, c’è una straordinaria cooperativa che sostiene l’economia pulita locale e il commercio equo e solidale
Betta Kimetta dice
Cioccolato! Cioccolato! Buono, anzi buono al cubo! Prevedo di trasformare casa dei miei in centro di smistamento. Amici palermitani fate convergere gli ordini (che un pacco solo spreca meno energia di tre o quattro e poi gli ordini grossi sono sempre meglio).
Virginia Benvenuti dice
Ma sta cosa è fichissima.,.. potrei farla mettere nei pacchi di Natale in ufficio da me.
Daniella Ambrosino dice
Ma a chi va inviato il bonifico?!
redazione di Comune dice
Quando hai deciso il numero di barrette da acquistare scrivi a : in base all’ordine avrai la conferma del bonifico da effettuare.
Giulia Giordano dice
Figata, buona idea! Così faccio i regali per Natale ai parenti. Adoro la cioccolata di Modica!
Daniella Ambrosino dice
comuneinfo.it risulta un dominio inesistente. Insomma l’indirizzo mail è sbagliato e non si capisce a chi fare il bonifico
Daniella Ambrosino dice
comuneinfo.it risulta un dominio inesistente. Insomma l’indirizzo mail è sbagliato
Barbara Pulliero dice
Vi siete rivolti proprio ai migliori! Queztal è il mio cioccolato preferito. Adesso potreste partecipare anche a Sorgentedelvino.it come produttori.
gisella rossi dice
conosco bene il cioccolato di Modica, ma questa mi sembra una bellissima iniziativa….manderò un’email
gisella rossi dice
indirizzo sconosciuto…………potete ridigitarlo?
gisella rossi dice
forse è questo l’indirizzo giusto:
Peppe Tarallo dice
Un’idea fuori… dal comune!
Valter Fabris dice
Per noi diabetici ci sono barrette 100% cacao o poco meno, senza zucchero o con percentuali bassissime?
Miguel Martinez dice
Visti i costi di spedizione per piccoli quantitativi, c’è qualcuno a Firenze interessato a un acquisto collettivo?
Chi fosse interessato ci scriva a
livia Lionnet puccinelli dice
Adoro il cioccolato di Modica di cui faccio provviste quando ho la fortuna di essere in Sicilia o a Roma; farei un ordine con gran piacere, ma quanto mi costa la spedizione qui in Francia? fatemi sapere al più presto e provvederò all’ordine. Grazie! Livia lionnet
Daniella Ambrosino dice
ATTENZIONE! IL cioccolato fatto con questa ricetta ha gusto e consistenza diversi dal cioccolato tradizionale a cui siamo abituati. Non essendoci aggiunta di burro di cacao non è “fondente” e sotto i denti resta granuloso anche perché lo zucchero, alle basse temperature con cui viene preparato, si scioglie meno. In bocca sembra quasi più un biscotto al cioccolato che un pezzo di cioccolata. Molto dolce perché contiene il 50% di zucchero.
Siate preparati a una consistenza particolare che potrebbe non piacere.
maomao comune dice
Cara Daniella,
ci avevi già scritto e ti avevamo risposto. Lo ribadiamo: siamo davvero molto spiacenti che a te non piaccia il cioccolato di Modica, che francamente però è ormai piuttosto famoso e distribuito ovunque, naturalmente non quello fatto esclusivamente con il cacao della Comunità di pace di San José de Apartado come il nostro. Qualcuno dice perfino che va troppo di moda. Avendo ricevuto l’Igp, con un disciplinare molto controverso che ha suscitato l’irritazione di molti produttori artigianali, adesso quello di Modica è anche il primo cioccolato a essere tutelato dall’Unione Europea.
Per quel che ci riguarda, però, ci pare di aver segnalato con molta evidenza che a Modica si segue una ricetta antica e molto diversa da quelle che tu definisci “tradizionali” che prevedono – come segnali giustamente – aggiunte di burro di cacao, l’utilizzo di alte temperature e di lecitina o materie emulsionanti varie.
A oggi, a parte il tuo caso, abbiamo ricevuto davvero solo apprezzamenti, spesso entusiastici, sul gradimento del gusto della barretta, ma ognuno ha i suoi gusti e certo quella di Modica è una ricetta originale, per questo a noi è piaciuta tanto. Sappiamo bene, però, che c’è anche chi ama solo il cioccolato al latte, chi preferisce una percentuale di cacao al 60-70-80 e anche 90 per cento. Noi abbiamo scelto quella tavoletta lì e ci pare di aver fatto una gran buona scelta.
Comunque, per eccesso di zelo e sensibili al tuo rilievo, riportiamo anche qui la nota sulle caratteristiche organolettiche del cioccolato di Modica che c’è nel sito dei nostri amici di Quetzal e che peraltro è già “linkata” nell’articolo qui sopra. Meglio abbondare con le informazioni sempre, a maggior ragione se, come nel nostro caso, non possono che confermare una qualità del prodotto eccellente.
Dal sito di Quetzal:
Assaggiare una barretta di cioccolata di Modica è fare l’esperienza della preistoria del cioccolato.
L’antico Cioccolato di Modica ha una consistenza non burrosa né raffinata, l’aspetto non è lucido né uniforme, come di solito è invece una tavoletta di cioccolato. Perché il cioccolato di Modica è tutto un altro cioccolato, caratteristico e unico. Sei nel posto giusto per iniziare a scoprirlo!
Questo era il cioccolato naturale prima che venisse aggiunto più burro di cacao di quello che c’è nel seme (ossia il cioccolato fondente). Prima che venisse lavorato ad alte temperature, prima che venisse concato e temperato, prima che gli si aggiungesse la lecitina di soia: queste sono le barrette del cioccolato che conosciamo oggi. Ma un tempo non era così.
La cioccolata di Modica è semplice, naturale, vicina al sapore della sua materia prima e alle origini maya ed azteche di questo prodotto. Come in Centro America per millenni, anche a Modica fino agli anni ’50, le fave di cacao venivano macinate sul metate, la pietra lavica ricurva che nelle comunità indigene serviva e serve ancor oggi a macinare il cacao, le spezie, il mais.
Naturalezza e semplicità di lavorazione permettono, in un assaggio, di arrivare al cuore del cacao, ai toni e ai retrogusti delle spezie, mai aggressive, ma di accompagnamento, ai cristalli dello zucchero che si avvertono integri e non sciolti nell’impasto, dando la caratteristica consistenza granulosa. Se a qualcuno la cioccolata di Modica non è piaciuta al primo assaggio per la consistenza particolare, suggeriamo di scoprire i nostri prodotti con lo zucchero di canna integrale o senza zucchero o con percentuali alte di cacao o con la vaniglia.
La cioccolata modicana contiene meno grassi di qualsiasi altro cioccolato: solo quelli naturalmente presenti nei semi del cacao, mentre tutti gli altri cioccolati contengono burro di cacao aggiunto nel processo di lavorazione.
Affioramenti del burro di cacao con macchioline più chiare o patine sulla superficie della barretta, non pregiudicano la qualità del prodotto, ma indicano che non ha subito, secondo tradizione, il temperaggio che stabilizza il prodotto rendendolo lucido.
Il confronto fra il cioccolato “normale” e la cioccolata di Modica
Per il cioccolato “normale” l’avventura è molto più lunga che per la cioccolata di Modica.
Dalla massa di cacao deve essere estratto a pressione il burro di cacao che viene aggiunto ad alte temperature alla massa di cacao (il cioccolato bianco invece è solo burro di cacao, la parte incolore, inodore e insapore del cacao). Il nuovo impasto deve essere poi concato (cioè fatto riposare e rimescolato per alcuni giorni), vi deve essere aggiunta la lecitina di soia che lo rende omogeneo e uniforme. Infine deve essere temperato, affinché resti lucido e brillante, a meno che non subisca forti sbalzi di temperatura.