In fondo è questo, sempre più, lo scopo delle living library, istituzioni molto diffuse in Danimarca, in Finlandia o in Gran Bretagna e divenute punti di incontro per gruppi di cittadini che hanno esigenze culturali ma soprattutto sociali. È una novità che prende piede anche in Italia, specie nei piccoli centri, dove la biblioteca di paese è vissuta come vero e proprio ente di welfare.
Qualcuno per caso vuole proporre le biblioteche condominiali anche a Roma e nel Lazio?
Città invisibile è un piccolo collettivo attento ai temi sociali e della decrescita, nato all’interno dell’omonima libreria della Città dell’altra economia (info [at] editoriadellapace [dot] org).
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