di Domenico Giannone
Oltremanica sono conosciute con il nome di “Telephone booth books”, si tratta di un modo utile e originale per riconvertire in mini biblioteche le vecchie cabine telefoniche, ormai inutilizzate, di Londra e dintorni. Il lancio del progetto nato nella piccola comunità di Westbury e denominato “Adopt a Kiosk” non ci ha messo molto a sbarcare nel continente. Questa iniziativa infatti prenderà il via, a partire da questo mese, anche nella nostra città. Il merito di ciò va al comitato del quartiere di Torresina; il progetto partirà in forma sperimentale, inizialmente con un’unica Biblio Cabina (così è stata denominata questa ex cabina della Telecom trasformata in biblioteca) che farà, si spera, da apripista a molte altre.
Il centro di questo progetto è rappresentato dalla volontà di creare anche nelle nostre strade uno o più punti di condivisione culturale alla portata di tutti coloro che ne abbiano interesse e perchè no, a far avvicinare più persone possibili all’immenso mondo dei libri. Il funzionamento di queste piccole biblioteche è semplice: chiunque può entrare, scegliere un libro, e riconsegnarlo una volta terminato. Come ha spiegato Antonio Giustiniani, coordinatore di questo interessante progetto, i libri saranno timbrati in modo da evitare spiacevoli furti e, almeno per il primo mese di attività (se non oltre), la cabina sarà tenuta sotto stretta sorveglianza al fine di salvaguardarla da atti di vandalismo o mancanze di rispetto da parte di utenti o semplici passanti poco attenti.
Se da un lato sappiamo bene che le biblioteche sono luoghi da sempre al centro della nostra sfera culturale, dall’altro bisogna prendere atto dell’originalità di un’idea che sicuramente desterà la curiosità di molti cittadini e, in caso di successo, saprà dare all’arte dello scrivere un meritato riscatto, in un periodo in cui l’interesse per la lettura sta purtroppo diminuendo in misura sempre maggiore. Adesso non ci resta che attendere, per vedere se i cittadini romani e non solo, daranno il giusto valore a un’iniziativa che, date le premesse, ha tutte le carte in regola per ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto all’interno della scena culturale della capitale.
Fonte: romacheverra.it
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Paola dice
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