Nel libro La casa di tutti. Città e biblioteche, Antonella Agnoli racconta di biblioteche che sanno rivolgersi anche ai non lettori, che ripensano il loro compito di intermediazione tra cittadini e cultura attraverso la partecipazione del territorio, che si propongono come luoghi di relazioni per uscire dal privato e dal virtuale dove si trova sempre qualcosa da fare o qualcuno con cui parlare. A molti a Roma fa venire in mente Passepartout, la biblioteca sociale messa su all’interno del Casale Podere Rosa di Roma, al centro dunque di una comunità che pratica stili di vita a basso impatto ambientale e consumo critico. Al Casale ora è nata l’idea di riscaldare e raffrescare Passepartout – dotata di spazi per la consultazione e lo studio, postazioni con pc e una sala multimediale disponibile per le scuole del quartiere – senza far ricorso a fonti fossili: per farlo c’è bisogno della mano di tanti e tante…
Casale Podere Rosa è un’associazione di promozione sociale che gestisce da trent’anni l’omonimo centro socio-culturale nella periferia nord-est di Roma. Da sempre impegnato sulle tematiche ambientali e per un’altra economia, realizza percorsi didattici, formativi e di ricerca. Teorizza e mette in pratica un altro modello di sviluppo: dall’uso delle energie rinnovabili e alternative ai combustibili fossili, al recupero dell’acqua piovana, al riciclo e riutilizzo delle risorse, al sostegno all’agricoltura di piccole aziende biologiche, per il mantenimento e l’incremento della biodiversità sia in area urbana che agricola. Ma anche la realizzazione di uno spazio sociale e culturale, con una biblioteca sociale (Passepartout) a disposizione di tutti e tutte, come centro di una comunità che pratica stili di vita a basso impatto ambientale, verso un modello sociale alternativo all’aggregazione consumistica.
Il progetto “Una Biblioteca Leggera, anzi Leggerissima” è il proseguimento di un percorso di ristrutturazione ecologica della struttura finalizzato all’azzeramento delle emissioni di anidride carbonica (CO2), causa del surriscaldamento terrestre e dei cambiamenti climatici, eliminando l’utilizzo di fonti fossili, compensando le ridotte emissioni attraverso interventi di rinaturalizzazione e di rimboschimento: creare la prima biblioteca sociale ad impatto positivo.
È possibile riscaldare e raffrescare la biblioteca Passepartout con un’impronta ecologica leggera? Sì, si può fare. Con il sostegno di tanti e tante, potremo: eliminare le fonti fossili utilizzate per la climatizzazione della biblioteca; ridurre a zero le emissioni di CO2 della biblioteca, fino a renderla climaticamente positiva; sensibilizzare i cittadini sui temi della transizione ecologica con incontri, percorsi didattici e un’aula verde nel parco; realizzare uno spazio accogliente per lo studio e la socializzazione, per tutte le generazioni, in una delle aree più periferiche della città.
Il nostro obiettivo è raccogliere 12.000 euro ma, grazie al sostegno di Banca Etica e Etica Sgr, sarà sufficiente raccogliere almeno 9.000 euro entro il 5 febbraio 2025 per ottenere il cofinanziamento dei restanti 3.000 euro. La donazione in questo caso vale molto di più, perché ci può permettere di raggiungere il cofinanziamento. Questa cifra ci permetterà di realizzare un primo step: quello di installare un sistema di climatizzazione sostenibile per la biblioteca e di coprire i costi della campagna (qui il progetto e il costo dettagliato dei singoli interventi).
Con l’ausilio di énostra-L’energia buona collocheremo una pompa di calore idronica, alimentata da energia fotovoltaica, collegata a pannelli radianti a parete in grado di funzionare in inverno con acqua calda e in estate con acqua fredda garantendo il necessario comfort nella biblioteca senza produrre ulteriori impatti sull’ambiente mentre il giardino con le numerose piantumazioni “darà ossigeno” al quartiere circostante.
In questo modo renderemo ancora più “leggera” l’impronta ecologica del Casale Podere Rosa, uno dei nostri principali obiettivi da quando abbiamo recuperato, nel 1993, l’immobile.
È possibile partecipare e scegliere una delle ricompense uniche, ispirate ai valori della sostenibilità: una piantina, una cena biologica, un albero da piantare, e molto altro.
Qui la pagina per fare la donazione e sostenere il progetto
(Si tratta di una erogazione liberale a un ente del terzo settore e pertanto è detraibile o deducibile nella dichiarazione dei redditi)
Giulio Chiaramente dice
Bravi ❤️