Camminare nel bosco, risolvere enigmi matematici e disegnare mappe, incontrare fornai e assaggiare il pane impastato il giorno prima dai bambini e dalle bambine, mettersi in cerchio e mangiare insieme. Si può fare scuola in tanti modi diversi
La giornata del lungo cammino la scorsa settimana ci ha portati ad attraversare i boschi di Serravalle d’Asti permettendoci di raggiungere la panetteria Antico sapore di pane, percorrendo sentieri nuovi e poco battuti, a volte ripulendoli dai rovi e dai rami che li stanno inghiottendo a causa del poco passaggio.
I bambini di prima e seconda elementare, divisi nelle squadre dei Gherigli, Noccioli e Piccioli, guidati dalle maestre Maria e Mariagrazia hanno raggiunto il luogo della tappa, nei pressi della yurta. Lí, risolvendo alcune operazioni aritmetiche, le bambine e i bambini, hanno scoperto la chiave per sciogliere un enigma che li ha condotti al sentiero che sovrasta il lago del castello. Qui sono stati raggiunti da Riccardo ed Annalisa, i nostri due volontari di servizio civile, e tutti insieme si sono addentrati nel bosco, iniziando a disegnare la mappa del percorso. A metà sentiero mi sono aggiunto anche io (che li stavo precedendo per posizionare segni di pista per indicare direzione del percorso e verificare che tutto fosse come pianificato).
Abbiamo così raggiunto la valle lasciandoci alle spalle il bosco e sempre costeggiando i prati e i campi abbiamo raggiunto la panetteria dove abbiamo trovato un regalo delle fate che ci ricorda l’importanza di costruire legami positivi e colorati tra tutti. Il panettiere Silvio, ci ha anche consegnato, cotto e fragrante, il pane che avevamo impastato il giorno prima e ci siamo messi in cerchio per pranzare. Era anche il compleanno della maestra Maria, così abbiamo festeggiato con pane e gorgonzola e salame, pezzetti di pizza, colomba e biscottini.
Emozionante anche il momento in cui un signore che abita in una casa vicino al campo nel quale eravamo seduti in cerchio, è venuto a salutarci, perché eravamo per lui belli da vedere: ci ha portato un barattolo di nocciole raccolte nel suo campo, raccontandoci che ormai lui non le raccoglierà più perché troppo anziano. Ci è venuto in mente che l’anno prossimo, per restituire la gentilezza, potremmo tornare ad aiutarlo nella raccolta delle nocciole.
Al rientro abbiamo provato un nuovo sentiero, impervio ma bellissimo. Un tratto ha qualche rovo di troppo ma la prossima volta ci porteremo dei forbicioni con i quali ripulire il sentiero. I nostri piedi e il passaggio faranno sì che il sentiero gradualmente torni praticabile.
È stato certamente impegnativo ma alla fine tutti erano ultrà felici e soddisfatti. Una giornata all’insegna della condivisione di risorse, fatica, saperi, entusiasmo.
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Giampiero Monaca, autore di questo racconto, è un maestro di una scuola pubblica a Serrvalle d’Asti (che si ispira alla pedagogia del bosco) e fa parte della Rete di Cooperazione educativa. Ha aderito alla campagna Ricominciamo da 3.
PATRIZIA MAINARDI dice
FANTASTICO!!!