di Associazione Casale Podere Rosa
Un’altra biblioteca, un altro luogo di cultura e di partecipazione popolare si avvia alla chiusura. E questo non perché sia venuto meno l’entusiasmo di chi l’ha gestita o la partecipazione di chi ne ha fruito. Al contrario.
La biblioteca “Fabrizio Giovenale” rappresenta per i cittadini della periferia nord est di Roma – tra la “Tiburtina valley” post industriale e la borgata di San Basilio – un reale punto di riferimento, un luogo di civile confronto e di crescita. Qui si è sperimentata una originale forma di produzione culturale fortemente legata al territorio e ai suoi valori (i parchi naturali, le piccole aziende contadine familiari, sostenibili e biologiche, gli orti urbani che si sono rivelati un potente volano di integrazione, solidarietà e partecipazione). Qui i giovani studenti, che a centinaia frequentano quotidianamente la biblioteca e preparano il loro futuro, hanno avuto modo di approfondire la storia del loro territorio e incontrare uomini di cultura, artisti, scienziati.
La biblioteca “Fabrizio Giovenale”, pur assolvendo a tutte le funzioni istituzionali di biblioteca federata con le Biblioteche di Roma, appartiene a quella rete informale di aggregati sociali, presidi culturali, occasioni partecipative che contribuiscono a rendere ancora vivibili e interessanti le periferie metropolitane.
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Allora perché chiude la biblioteca “Fabrizio Giovenale”? Perché la burocrazia e la politica hanno dimostrato di possedere una attenzione trascurabile per questo genere di ricchezza immateriale del territorio. La biblioteca è stata gestita in questi anni grazie ad una Convenzione con il Comune di Roma. Tuttavia solo ricorrendo alle risorse umane e materiali della nostra Associazione è stato possibile dare continuità al servizio nonostante mille traversie, i fondi erogati parzialmente e col contagocce e la colpevole inerzia dell’amministrazione capitolina.
Alla fine dell’anno la Convenzione si concluderà e il Comune di Roma, né prima della crisi, né ora mostra segni di interesse. Non un bando (pubblico e trasparente, come più volte richiesto), non una proroga, non una indicazione, non una parola …
Un luogo che si è dimostrato realmente centro propulsore della vita sociale e culturale del quartiere si avvia a diventare l’ennesimo luogo di abbandono e di degrado, l’ennesima maceria sociale, l’ennesimo relitto dimenticato di cui sono piene le nostre periferie.
Noi vogliamo scongiurare questo epilogo e chiediamo all’autorità comunale di adottare al più presto gli opportuni provvedimenti per impedire la chiusura della biblioteca “Fabrizio Giovenale” e impedire una ulteriore mortificazione della cultura.
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Una petizione per salvare la biblioteca
Qui invece i commenti
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