Cantava su piroscafi e treni-a-vapore a bassa velocità sventolando bandiere No-Tav
di Silvestro Montanaro
Il sospetto mi era già venuto. Più volte. Un’artista che invece di occupare “sanamente” il web con i gossip sulla sua vita privata e la celebrazione di se stessa, si occupava di Africa, di diritti umani, di libertà negate, di malapolitica. Strano, stranissimo. Una donna, pure baciata dal successo, che viveva semplicemente e metteva in mostra idee. Preoccupante, davvero preoccupante. Una regina del palcoscenico che invece di occuparlo per intero ne faceva partecipi storie e critiche, bandiere umiliate e strappate. Che addirittura sui suoi palcoscenici invitava donne vittime di stupro e raccontava di non voler piu’ aver paura. Che baciava la mano ad uomini dalla pelle nera, quasi omaggiando il continente e le culture da cui provenivano, persino suonando e cantando le loro melodie. Inquietante, troppo inquietante. Una stella che sul palco sceglieva di divenir minuscola, esponendo la gigantografia di Thomas Sankara. Si, proprio lui, quel “terrorista” che pur essendo presidente, viveva povero. Quel “facinoroso” che pensava ed operava ,mettendo la felicità dei governati al primo posto. Quell’estremista che denunciava neocolonialismo e poteri finanziari, che osava ribellarsi all’esser lui e noi schiavi di quel potere. Quasi una confessione…
La conferma di quei sospetti ce la fornisce “autorevolmente” il senatore Pd Stefano Esposito.
Qualche giorno fa si e’ ritrovato sullo zerbino di casa alcune molotov ed un messaggio, l’ennesimo. Esposito e’ “colpevole” di sostenere la discussa opera pubblica che va sotto il nome di Tav. Per questa colpa lo si minaccia di morte, lo si costringe a vivere sotto scorta, si allude a ritorsioni contro la sua famiglia, persino contro i suoi bambini.
Conosco, per averlo vissuto sulla mia pelle quando mi occupavo di mafie e loro protettori politici, il sapore amaro e atroce della paura per i tuoi cari. E ricordo bene quanto orrore e quanta perdita di libertà ci siano costati, come paese e come movimenti, le sottoculture “elitarie” e violente di chi si riteneva in diritto di ammazzare e ferire selettivamente “nemici” ed osava persino chiamarlo rivoluzione. Sento dal profondo del cuore solidarietà verso la famiglia Esposito e vorrei sentirne in giro tanta, in più soprattutto dalla maggioranza assoluta del movimento No Tav che si e’ sempre affermata come non violenta. Che la violenza invece l’ha subita e tanto.
Ma che ti fa il senatore Esposito? La colpa, i “mandanti”, i “cattivi maestri” che hanno ispirato azioni mafiose e fasciste contro di lui e altri, con le loro famiglie, sarebbe di gente come Fiorella Mannoia. Ne ha fatto il nome. Ne ha identificato la responsabilita’ nell’aver dato spazio nei suoi spettacoli al movimento No Tav e alle sue idee.
Ho creduto di aver sentito male. La Mannoia maestra di terrorismo? Ma via. Se lo e’ lei, lo sono anche io che di tante delle sue idee e stili di vita condivido le ragioni di fondo.
Ho per un attimo pensato ad una momentanea mancanza di serenita’, visto quel che gli succede, del senatore Esposito. Sbagliavo. Per lui e tanti altri sembra proprio che ogni pensiero critico sia da bollare di pericolosita’ sociale, persino quello di storici non violenti come la Mannoia. Lei ed altri, poi, “non capiscono un cazzo di certe cose”. Insomma, stiano al loro posto, facciano canzoni e canzonette, ma lascino la politica a chi la fa per mestiere.
Trovo questo modo di pensare ed agire molto violento, “terroristico”, illibertario. Stramaledettamente vecchio ed arrogante, chiuso ad ogni serio dialogo.
La politica, grazie al cielo, torna ad uscire dai suoi palazzi angusti e si muove tra la gente. E’ il sale minimo della democrazia. Ed il pensiero critico, ne e’ il suo cuore piu’ vivo.
La pubblicazione di questo “post”, ci è stata gentilmente concessa da Silvestro Montanaro, autore di C’era una volta, la trasmissione sospesa in modo sconsiderato dalla Rai.
Il delirio di Stefano Esposito, senatore Pd: “Tra i mandanti morali delle molotov contro di me, ci sono gli autori dei libri e gli artisti che sventolano bandiere contro la Tv, per esempio Livio Pepino Fiorella Mannoia”
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